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Autore: PollyFTSissi    12/03/2011    1 recensioni
Alfred guardava fuori dalla finestra soddisfatto, e dopo tanto tempo sorrise di nuovo mentre il sole finalmente splendeva raggiante sull'America.
Arthur firmò quel maledetto pezzo di carta, poi posò lo sguardo verso il ragazzo affacciato alla finestra, per una volta vestito come si deve.
«Adesso che hai avuto ciò che volevi ti senti soddisfatto?»
L'americano si voltò verso di lui e gli sorrise radioso «Tantissimo».
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Da quando quel marmocchio era diventato il suo “fratellino” la sua vita era cambiata radicalmente, il suo umore era migliorato, e non badava più a le provocazioni di quell'idiota di Francis.

La sua colonia era così piccola e indifesa che la lasciò libera, e col tempo crebbe tantissimo e diventò una terra popolosa e fertile.

All'inizio l'Inghilterra si accontentò di avere qualche prodotto della loro terra, ma quando si resero conto che l'America stava diventando davvero molto ricca, gli imposero delle tasse, che col tempo divennero sempre più salate.

Come temeva, Alfred chiese di parlare con lui, e di certo non poteva rifiutare.

Quando arrivò da lui, temeva davvero il peggio, ma quando si girò verso di lui, con un sorriso tranquillissimo, quasi non ci credette.

Doveva ammettere che era cresciuto davvero tanto ed era diventato un bellissimo ragazzo, era davvero cambiato. Ma una cosa che non era mutata nel tempo, erano i suoi stupendi occhioni blu.

«Arthur, ti ho mandato a chiamare per discutere di queste tasse che ci avete imposto»

L'inglese sospirò «Sì, io...»

«Siamo disposti a pagarle»

Sbarrò gli occhi verde prato e lo guardò, pensando di aver capito male «...davvero?»

«Certamente! In cambio vogliamo solamente che tu accolga nel parlamento di Londra dei nostri rappresentanti»

«Ovviamente dovrò chiedere l'autorizzazione, ma ti manderò due righe per farti sapere»

L'americano lo abbracciò sorridendo «Grazie, sapevo di poter contare su di te»

Appena tornato a Londra, però, tutti gli risero in faccia, americani a Londra? Allora, anche se a malincuore, dovette dargli delle brutte notizie.

 

Caro Alfred,

ho fatto di tutto per soddisfare la tua richiesta, ma purtroppo i miei tentativi non sono andati a buon fine... Ti prego, perdonami se puoi.

Attendo tue notizie.

Arthur

 

La cosa più sconvolgente fu però la risposta che Alfred gli inviò

 

Caro Arthur,

prima di tutto grazie per aver tentato ma ora non ci lasciate altra scelta... Vogliamo l'indipendenza Arthur, non reggiamo più la situazione, e grazie al vostro rifiuto abbiamo capito che possiamo diventare uno stato autonomo. Grazie per averci aperto gli occhi.
Aspettatevi di tutto.

Alfred

Dopo questa lettera, l'America stava dando seriamente molti problemi, allora l'Inghilterra nel 1774 fece un ultimo, disperato tentativo di fermare gli americani nella loro rivolta.

 

«Alfred cerchiamo di parlarne in modo civile!»

«Parlare con voi non è possibile! Avete negato tutti i nostri diritti, ci avete sfruttato per fini personali! Questo non è assolutamente essere civili!»

«Sarà anche vero, ma noi vi abbiamo sempre assicurato protezione!»

«Perché? Perché ti ostini tanto a trattenermi quando vorrei solo essere libero?»

«Io ti ho cresciuto come fossi figlio mio, a me devi la tua cultura, la tua religione, mi devi tutto quello che sai!»

«E te ne sono grato, ma alla fine anche i “figli” vanno via di casa»

«Alfred, non voglio farti del male»

«Nemmeno io vorrei ma non ci lasciate altre alternative»

 

Prima della grande guerra che incombeva su di loro, avrebbe voluto dirgli perché si ostinava a volerlo trattenere con lui, l'unica verità è che si era innamorato di lui, col tempo non aveva potuto evitarlo. Che grande sbaglio che aveva fatto.

 

Si ritrovarono a combattere bagnati dalla pioggia, sembrava che la natura ce l'avesse con loro due. Erano ore che andavano avanti così, alla fine Arthur riuscì a disarmare Alfred con la baionetta(1) del suo fucile, che gli puntò contro. L'americano aprì le braccia attendendo il colpo di grazia «Avanti, spara. Finiscimi, hai vinto, non è questo che volevi?» l'inglese lo fissò per alcuni secondi, poi gettò a terra l'arma crollando in ginocchio davanti a lui «Idiota, non potrei mai farti del male» si prese il viso tra le mani e pianse, come facevano le nuvole sopra di loro.

 

4 Luglio 1776

 

Ed eccoli lì, in una grande stanza a firmare la dichiarazione d'indipendenza. Alfred guardava fuori dalla finestra soddisfatto, e dopo tanto tempo sorrise di nuovo mentre il sole finalmente splendeva raggiante sull'America.

Arthur firmò quel maledetto pezzo di carta, poi posò lo sguardo verso il ragazzo affacciato alla finestra, per una volta vestito come si deve.

«Adesso che hai avuto ciò che volevi ti senti soddisfatto?»

L'americano si voltò verso di lui e gli sorrise radioso «Tantissimo».

Si alzò dalla sedia e fece qualche passo verso di lui «Adesso ti dirò perché mi ostinavo tanto a trattenerti, adesso capirai che non era solo un capriccio, Alfie»

Rabbrividì, erano anni che non lo chiamava più così.

Gli si avvicinò e posò delicatamente le labbra sul suo orecchio, così che potesse sentirlo forte e chiaro «Ti amo Alfred»

Poi premette appena le labbra contro le sue, giusto quel poco che serviva per fargli sentire il suo sapore, poi gli sorrise un'ultima volta ed uscì dalla sala a testa bassa.

Spalancò gli occhioni blu, e crollò sulla sedia. Restò così dei minuti, poi iniziò a camminare avanti e indietro per la stanza, per fermarsi di nuovo accanto alla finestra poggiandoci sopra una mano «Perché lui ha avuto le palle di dirmelo e io no? Ho avuto il coraggio di affrontarlo, ma non sono riuscito a dirgli davvero quello che sento... Complimenti Alfred, davvero»

Poggiò la fronte contro il vetro freddo e sospirò pesantemente.

I love you too...

 

(1) La baionetta è una punta montata sulla canna di un fucile che consentiva alle formazioni di fanteria di attaccare il nemico dopo aver scaricato le armi.

     

Note dell'autrice: Ok, durante l'ora di storia mi vengono le fantasie più assurde xD Di solito le UsUk trattano solo della battaglia, mentre io ho voluto spiegare com'è accaduto il tutto °w° Dedicato alla mia Polly e alla mia Jè che sicuramente mi daranno un giudizio <3 Recensite in tanti, mi raccomando =) 

   
 
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