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Autore: cliolove    12/03/2011    1 recensioni
Venerdì 17 Luglio. Cinque e mezza. L'inizio delle mie due ore settimanali in paradiso, ovvero l'ora della partenza per andare in maneggio. Chiara non sa ancora che quel giorno in maneggio conoscerà un nuovo ragazzo, con due occhi terribilmente scuri e un sorriso da capogiro.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Venerdì 17 Luglio. Cinque e mezza. L'inizio delle mie due ore settimanali in paradiso, ovvero l'ora della partenza per andare in maneggio. Mio nonno, puntuale come suo solito suonò il campanello e io, infilati gli stivali, presi il cap e la borsa, mi precipitai giù per le scale e entrai in macchina. Quel giorno la mia migliore amica non sarebbe venuta perchè era al mare quindi imboccammo subito la tangenziale, senza deviare verso casa sua. Man mano ci avvicinavamo al maneggio la mia mente si svuotava e sul mio volto andava allargandosi sempre di più un sorriso, del resto stavo andando nel mio piccolo angolo di paradiso, come non esserne felice?

Arrivati in maneggio scesi dalla macchina salutando mio nonno che iniziò come sua abitudine a fare le sue adorate parole crociate. Mi diressi davanti al campo coperto, nessuno, mah, allora andai dietro la stalla dove c'erano le poste e trovai preparati solo le tre cavalli, tra cui la mia amata Lioness, una sella italiana baia. Perfetto pensai alla fine, meno siamo meglio si lavora. Un pensiero un po' cinico in effetti ma realistico, dopo qualche minuto arrivò Andrea, un uomo che faceva lezione come me al venerdì, dopo di lui arrivò anche Elisa, un'altra amica di sella, come mi piaceva chiamarla. Così iniziammo a fare due chiacchiere, poi alle sei comparì Luca, il nostro istruttore che ci fece segno di andare a prendere i cavalli e seguirlo nel campo aperto da salto Incredibile! Montare lì è un privilegio riservato a pochi, poi è gigante! Wow! Così andai di nuovo alle poste, slegai la Lio e la portai in campo, seguita da Andrea con Quando e dall'Eli con Remy. Arrivati a destinazione trovammo ad aspettarci insieme a Luca un ragazzo, alto, moro con gli occhi tremendamente scuri, insomma quasi nella media. Non era con un cavallo quindi evidentemente non avrebbe fatto lezione con noi. Chissà chi è questo qua....giusto! Dov' è finito Kevin? Mi chiesi, di solito mi veniva sempre a dare una mano per salire. Lui era uno degli stallieri, eravamo diventati amici, l'unico tra di loro con cui avevo legato, lui era il mio IDOLO e io, ovviamente, la sua IDOLA, questa è una delle tante stupidaggini che era uscita un giorno dai nostri cervellini. Sta di fatto che in quel momento non c'era, mah, eppure lo sa che al venerdì monto.....avrà altro da fare... -Ciao!- immersa nei miei pensieri non mi ero accorta che il misterioso sconosciuto mi si era avvicinato – ti do una mano a salire?- mi chiese, io dire il vero sapevo salire anche da sola ma vedendomi lì ferma avrà pensato che stessi aspettando un aiuto, che comunque non disdegnai, almeno ero sicura che la sella non si sarebbe mossa -Ok grazie- risposi sorridente, lui allungò le mani e si posizionò per darmi la gamba* -Allora al mio 3- e al 3 grazie alle nostre due spinte simultanee mi ritrovai in sella senza praticamente il minimo sforzo. Mi regolò anche le staffe e lo ringraziai, poi se ne andò prima che realizzassi che non gli avevo neanche chiesto il nome.

Ancora con la sua voce profonda nelle orecchie, lo ammetto, mi aveva colpito molto il suono della sua voce, soave direi, comunque, misi al passo Lio e dopo un giretto cominciammo a lavorare al trotto, quel giorno mi sembrava di sentirla più concentrata e sciolta, di solito non era così, chi dovevo ringraziare per questo miracolo? O forse ero io? Mah...Dopo circa 20 minuti di circoli, alt, mezze volte e compagnia bella Luca ci disse di cominciare, uno alla volta, a lavorare al galoppo. Partì Andrea in sella a Quando, un bellissimo Belga sauro gigantesco, era il mio secondo amore dopo Lioness, purtroppo non potevo più montarlo perchè veniva assegnato sempre ad Andrea. Dopo Andrea fu il turno di Elisa su Remy, un Sella Italiano morello che se doveva saltare V O L A V A!

Mentre lei galoppava io mi trovai al passo appena prima dell'entrata del campo dove un baio spettacolare attendeva di entrare, alzai lo sguardo per scoprire chi fosse il fortunato proprietario e ODDIO! MA è LUI! Lui, ovvero il ragazzo di prima, su quel meraviglioso cavallo emanava un fascino che mi lasciò senza parole e, per mia grande vergogna, sì, a bocca spalancata come uno stoccafisso. Lui mi squadrò con un sopracciglio leggermente inarcato, mi sorrise, un sorriso così non l'avevo mai visto, quello che all'inizio avevo catalogato come ragazzo nella norma si trasformò in un Principe Azzurro, con tanto di cavallo stupefacentemente bello, mi imposi di scostare lo sguardo e magari chiudere la bocca anche se tanto la figura di baccalà l'avevo già fatta, lui intanto, rivolto a Luca disse, alzando la voce -Permesso?- -Entra pure- gli rispose. Ma insomma perchè nessuno lo chiama per nome? Comunque, ormai che avevo fatto la mia magra figura rimanendo lì imbambolata tanto valeva farlo passare, quando fu entrato ricominciai a lavorare, cercando di concentrarmi, anche se il risultato non fu dei migliori, non so se fissavo di più lui o il cavallo, ero abbagliata, completamente andata, per fortuna arrivò il mio turno di galoppare e l'andatura che più amavo mi distolse da ogni distrazione, sarà stata l'aria che mi accarezzava il viso o il sentire Lioness sotto di me che si impegnava e liberava al tempo stesso, ma mi venne spontaneo sorridere, Dio quanto adoravo cavalcare! Dopo aver galoppato notai che anche il ragazzo misterioso era giunto al termine del suo lavoro con il cavallo perchè passeggiavano a redini lunghe per il campo, poi vidi che Luca gli diceva qualcosa e lui che usciva dal campo diretto alle scuderie, peccato....non lo rivedrò più, magari stava solo provando quel cavallo e non è suo, ma se anche fosse, grazie alla mia proverbiale sfiga non lo incrocerò mai più, senza contare che avrà pensato che fossi una maniaca da come lo guardavo.....Ma come faccio a fare sempre queste figure?!

Mentre vagavo per il campo con la testa da un'altra parte Luca cominciò a montare qualche ostacolo poi ci richiamò all'ordine e cominciammo a fare dei saltini di riscaldamento, poi ci chiamò al centro del campo dov'era lui e ci spiegò il percorso, 8 ostacoli con tanto di gabbia, anche più alti del solito, non potevo crederci, era fantastico quando ci faceva fare cose nuove o più difficili, comunque partì Andrea e completò il giro con un netto degno di applauso, del resto Quando era mitico e lui non era da meno, poi fu il turno dell'Eli, chissà perchè quel giorno ero sempre lasciata per ultima, ma alla fine non mi dispiaceva, avevo più tempo per ripassare il giro, anche Elisa finì con un netto, come al solito Remy aveva volato venti centimetri più alto del necessario, che avesse le ali? Fu poi il mio turno, quando vidi comparire davanti all'entrata del campo lo sconosciuto merda.....dai su, stai calma, inspira....espira..ecco così...cavolo ma cosa mi era preso? Sentivo il cuore esplodere, poi però mi ricordai che io e la mia Leonessa avevamo un percorso da fare così cercai di ritrovare la concentrazione, feci un alt e compiendo la giusta azione con le gambe partimmo al galoppo, il primo ostacolo era un dritto sul lato lungo, perfetto, poi ci aspettava un oxer e anche questo bene, avevo provato una sensazione stupenda volando su quel salto, più rilassata mi diressi verso il terzo salto, un altro oxer*, di nuovo perfetto, mi trovai poi a fare una girata proprio davanti all'entrata dove non potei evitare di guardare il ragazzo, sorrideva perchè sta sorridendo? Sono così divertente? Faccio veramente così schifo a montare? O forse è qualcos'altro....oddio...ecco un solo sorriso aveva provocato in me tutta una serie di dubbi come quelli e la concentrazione andò a farsi friggere, per fortuna Lio mi salvò sui due ostacoli successivi, che componevano proprio la gabbia, poi da brava stupida che ero (sono) la indirizzai così male sul sesto ostacolo che la povera cavalla che si trovava sotto di me rifiutò il salto, come biasimarla, ero tutta scomposta e non si sa bene come stessi in sella tanto che sentivo Luca che mi urlava qualcosa ma ormai ero andata, il mio cervello si era preso una bella vacanza, e anche i muscoli delle mie gambe evidentemente, perchè appena Lioness piantò i suoi zoccoli anteriori davanti al dritto che avrebbe dovuto saltare io venni sbalzata in avanti e iniziai a vedere avvicinarsi sempre di più la barriera che costituiva il salto bene, ora mi ammazzo, spina dorsale, ADDIO pensai, in effetti se avessi centrato in pieno la barra in legno la mia schiena non ne sarebbe stata molto felice, invece, non so come, feci una specie di capriola in aria e colpii solo di striscio la barriera per poi atterrare sulla morbida sabbia del campo, seduta. Stetti un attimo ferma imprecando tra me e me contro quel cavolo di ragazzo, contro il mio cervello e contro le mie gambe...ma alla fine tutta la rabbia finiva su quel ragazzo dal sorriso ammaliante, che mi aveva fatto deconcentrare mentre stavo portando avanti un percorso perfetto, poi il mio pensiero era andato alla mia cavalla, non mi passò neanche per la testa di dare la colpa a lei, solo mi chiedevo se stesse bene, ovviamente tutti questi ragionamenti li facevo mentre ero ancora col mio dolce di dietro per terra, quando ad un tratto una voce interruppe i miei vaneggiamenti, sembrava preoccupata -Ti sei fatta male? Riesci ad alzarti?- momento....questa non è la voce di Luca....ancora un po' disorientata voltai la testa in direzione di chi aveva parlato, come avevo fatto a non riconoscerlo, era di nuovo quel maledetto ragazzo, e questo da dove spunta? Due secondi fa era là in fondo all'entrata e adesso è qui che fa il preoccupato? mi stava anche tendendo una mano, ma io, ancora presa dai miei pensieri in cui lui era la causa di tutto, scostai la sua mano e con tono acido risposi -No grazie, faccio da sola- e mi alzai, per mia fortuna non sentii nessun dolore così scavalcai l'ostacolo e notai che Lio era rimasta ferma lì tutto il tempo, che poi non è che fosse passato tanto, ma i miei poveri neuroni stavano elaborando troppe cose per mantenere anche una cognizione del tempo decente, così mi avvicinai a lei le accarezzai il muso perchè in fondo era solo colpa mia (o dello sconosciuto) se aveva rifiutato, poi udii la più familiare voce di Luca che mi chiedeva se era tutto a posto, io annuii e gli chiesi se mi dava la gamba per salire, al suo 3 fui di nuovo in sella. Io e Lioness riprendemmo il galoppo e ci dirigemmo di nuovo verso il primo dritto, per completare il percorso dall'inizio concentrate e composte. Mentre galoppavo avvertii un paio di occhi in più del solito fissi su di me, ma per fortuna ero ancora accecata dal risentimento verso il loro proprietario, così non ci prestai attenzione e finimmo il giro con uno splendido netto, se non contiamo la caduta. Mentre accarezzavo il possente collo di Lioness Luca mi disse che era stata una caduta veramente stupida, che avevo rischiato di farmi veramente male, che dovevo stringere di più le gambe e cose simili, poi mi chiese dove avessi la testa in quel momento (ehm...), mi fece notare alcuni piccoli errori facilmente correggibili e finalmente mi fece anche i complimenti per l'ultimo giro...

Dopo di che mi riavvicinai ad Andrea e Elisa e cominciammo a passeggiare in sella ai nostri cavalli affiancati, mi domandarono per l'ennesima volta se fosse tutto a posto, sorrisi e li rassicurai, poi Elisa, che era di fianco a me, mi sussurrò che dopo doveva parlarmi di un certo Mr. Sorriso....ok aveva già capito tutto. -Dai, visto che siete stati tutti bravi oggi, potete andare a fare una passeggiata nei campi, però state al passo, Andrea, mi raccomando, controllale!- si raccomandò Luca, così uscimmo tutti dal campo ostacoli e ci dirigemmo sempre affiancati sul sentiero che costeggiava la terra di proprietà del maneggio. Con due occhi scuri che mi seguivano dispiaciuti.

 

Ho appena realizzato che non vi ho ancora svelato il mio nome, ebbene, sono Chiara Villa e questo episodio segnò l'inizio dei miei problemi, se così li vogliamo definire.






Spazio dell'autrice:
*Se non sapete cosa vuol dire guardate questo video:  
http://www.youtube.com/watch?v=S3ha7ChtteI trovate l'azione a cui mi riferivo al minuto 3.20 circa.
Non ho molto da dirvi, solo che è la mia prima fanfic e che spero vi sia piaciuta...beh se l'avete letta e avete qualche consiglio per migliorare accetto con piacere. Se non si era capito sono follemente innamorata dei cavalli quindi ho voluto ambientare la mia storia nel loro magnifico mondo. Ultima cosa, secondo voi può avere un futuro? Oppure pensate che sia noiosa? Non mi offendo, tranquilli :D Se avete altri dubbi potete chiedere ^^ In ogni caso spero che recensiate pleaseee *.*





 

  
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