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Autore: _Syn    15/03/2011    2 recensioni
50 Frasi per il pairing 4827 [Spanner/Tsuna]
#20 – Fede
Quando Tsunayoshi gli dice che ha fede in lui, che sicuramente riuscirà a terminare quel lavoro senza sfigurare rispetto a Irie o Giannini – padre e figlio – Spanner sa che non potrà usare concretamente quella fiducia e inserirla come un motore del suo progetto, ma in qualche modo le sue mani cominciano a muoversi prima che se ne renda conto.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Spanner, Tsunayoshi Sawada
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '50 Sentences'
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Fandom: Katekyou Hitman Reborn
Coppia: 4827 - Spanner/Tsunayoshi
Set di temi: Alpha
Rating: Giallo
Credits 1: I personaggi di Tsunayoshi Sawada e Spanner non appartengono a me, ma sono proprietà di Amano Akira. Non scrivo a scopo di lucro.
Credits 2: Questa fanfiction partecipa alla Challenge indetta dalla Community 1frase.

Note: Questa è la seconda volta che scrivo 50 frasi per questo pairing e qui trovate il primo set di frasi: Forever Burning Moments


Non sono una il seguito dell'altra, quindi potete leggerle in maniera indipendente. Inoltre, nella prima serie di frasi, avevo scelto di non considerare il fatto che Spanner avesse ricevuto i ricordi del futuro attraverso Uni, in quanto trovavo interessante analizzare uno Spanner ragazzino che incontra Tsuna senza sapere chi sia. Invece, in questo secondo set di frasi, Spanner ha ricevuto i ricordi, come da canon. Inoltre la storia si svolge duranti i 17 anni di Spanner e Tsuna
Buona lettura!



Fifty Sweet Flames

4827


#01 – Anima

La mente scientifica e esatta di Spanner ha realizzato solo più tardi che inserendo informazioni nel computer per prevedere l'esito di uno scontro di Tsunayoshi Sawada avrebbe sempre ottenuto risultati falsati, perché l'armatura di carne del Vongola, pur non essendo provvista di ventimila strati fortificati d'acciaio, resta in piedi grazie a qualcosa di impalpabile – l'anima – che neanche lui potrebbe tradurre in numeri.


#02 – Seconda volta

Quella è la prima volta che incontra in quell'epoca il Decimo Vongola e, frugando nei ricordi ricevuti in “dono” da Uni, Spanner si accorge che è la seconda volta che la sua curiosità si accende in quel modo, anche se è un po' strano aggirarsi nei ricordi di una sua versione futura, e prima ancora che il piccolo Boss possa dirgli che non ha bisogno di finire invischiato nella mafia, Spanner sposta lo sguardo verso Reborn e annuisce.


#03 – Uomo

Se nel futuro era quel tipo di uomo, capace comunque di passare dalla parte dei “buoni” e, soprattutto, il tipo di uomo capace di costruire macchine così forti, proprio non può rifiutare di unirsi alla famiglia dell'uomo – è ancora un ragazzo come lui, in verità – che animerà il suo genio scientifico negli anni a venire.


#04 – Denaro

Non lo fa per una questione di denaro, anche se non è così stupido da pensare che i pezzi di cui ha bisogno appariranno dal nulla, ma la sua motivazione principale trova ragione nel modo in cui Tsuna gli assicura – come ha fatto in passato – che si fida di lui e che, se proprio vuole, può unirsi alla famiglia: se lui è bravo con le macchine, Tsunayoshi è bravo con le persone, e questo gli basta.


#05 – Preghiera

Ha lo sguardo colmo di preghiera, Tsuna, mentre aspetta notizie di due dei suoi Guardiani, attualmente impegnati in una missione, e l'intensità di quelle suppliche potrebbe piegare il cacciavite che Spanner ha tra le mani.


#06 – Padrone

Lui è il padrone in quella villa, può andare dove gli pare, eppure in quel momento difficile di tutti i luoghi esistenti, Tsuna ha deciso di andare nella sua “officina” per aspettare la chiamata di Gokudera Hayato e Yamamoto Takeshi.


#07 – Attesa

Ha solo diciassette anni e, anche se probabilmente quelle attese non smetteranno mai di tormentarlo quando si tratta dei suoi Guardiani – amici – Spanner gli chiede di provare quella versione delle lenti X per far passare il tempo più in fretta.

#08 – Miglior amico

Non l'ha mai sentito dire “migliore amico”, Spanner, e dubita che Tsunayoshi Sawada sarebbe capace di concedere a qualcuno un onore che superi quello di tutti gli altri.


#09 – Notte

Per lavorare resta alzato fino a notte tarda, praticamente fino all'alba qualche volta, e quando la lancetta delle ore raggiunge un orario indecente Spanner sente dei passi fuori dal suo “studio di lavoro” e un profumo di tè verde giapponese accompagna l'entrata del Boss, che gli rivolge uno sguardo – cerca di essere severo – per fargli capire che è ora di riposare.


#10 – Pazzia

Se Tsunayoshi pensa che lui sia pazzo a restare alzato fino a quell'ora, allora dovrebbe vedere Irie e la sua incapacità di controllare il suo orologio interno e le sue reazioni psicosomatiche – lui, almeno, sa controllare le sue forze e non si fa prendere dall'ansia, rischiando di lanciargli qualcosa quando va a trovarlo per vedere a che punto è.


#11 – Fidanzamento

Alla parola fidanzamento Tsunayoshi – gli piace usare il suo nome completo – diventa rosso e comincia a balbettare il nome di “Kyoko-chan”, per poi mettere su uno sguardo confuso e pieno di dubbi.


#12 – Vita

Dopotutto la vita è fatta anche di amore – gliel'ha detto qualcuno – ma il problema è capire dove questo amore voglia andare a parare: è come cercare di usare una vite sbagliata e poi vedere un capolavoro di Mosca cadere a pezzi al primo soffio di vento.


#13 – Noia

Spanner si annoia quando i corrieri ritardano nel consegnargli i pezzi di ricambio di cui ha bisogno e, tanto per non starsene con le mani in mano, sale al piano di sopra e, qualche volta, come quella per esempio, trova il Boss intento a studiare matematica sotto lo sguardo attento del suo precettore – ovvero un Reborn travestito da radice quadrata – e sono quelli i momenti in cui si rende conto che la noia, alla fine, è parecchio relativa in quella villa.


#14 – Indifferenza

Non ce la fa: solitamente i suoi coetanei gli sono indifferenti, quelli fatti di carne e ossa, ma Tsunayoshi Sawada deve avere qualcosa di strano, come delle calamite che scorrono nell'olio – sangue, si corregge – e che distruggono ogni tipo di indifferenza.


#15 – Letto

E' già a letto, a casa sua, quando il telefono squilla e la suoneria personalizzata annuncia una chiamata di Tsunayoshi, che si scusa mille volte mentre una voce furiosa di sottofondo – deve essere Squalo Superbi, Spanner non l'ha ancora visto di persona – e gli chiede di raggiungerlo a villa Vongola per mostrare i progetti dei nuovi Mosca ai Varia.


#16 – Stelle

Per un motivo che non comprende, il Boss dei Varia esige che il nuovo Mosca abbia il nome di “Star Mosca” e, quando Spanner incrocia lo sguardo di Tsuna facendo cozzare denti e lecca-lecca, gli sembra che gli stia suggerendo di non negare a Xanxus ciò che ha chiesto, altrimenti, parlando di stelle, sarà capace di vederle da vicino, in maniera metaforica e non.


#17 – Minuto

Un minuto dopo, lo Star Mosca è nato e i Varia sono usciti, lasciandoli soli: sono le quattro del mattino e un minuto in più su quel divano insieme al Decimo Vongola non farà differenza, pensa.


#18 – Limite

Il lecca-lecca si è sciolto completamente nella sua bocca e se prima si rende conto di non averne un altro con sé, dopo Spanner percepisce il desiderio di un sapore diverso, più caldo, e privo di limiti.


#19 – Cuore

Fa qualcosa di strano il suo cuore mentre quel desiderio cresce lentamente e, nel momento in cui riesce ad afferrare quello che gli sta dicendo, si volta verso Tsunayoshi e lo trova addormentato contro i cuscini del divano: il suo cuore deve essere molto più tranquillo del proprio.


#20 – Fede

Quando Tsunayoshi gli dice che ha fede in lui, che sicuramente riuscirà a terminare quel lavoro senza sfigurare rispetto a Irie o Giannini – padre e figlio – Spanner sa che non potrà usare concretamente quella fiducia e inserirla come un motore del suo progetto, ma in qualche modo le sue mani cominciano a muoversi prima che se ne renda conto.


#21 – Estate

Reborn ha concesso a Tsunayoshi un periodo estivo di riposo – non dopo averlo distrutto con i lavori dell'ultimo momento – e quando si libera della soffocante cravatta nera che porta sempre, il diciassettenne Boss della Famiglia Vongola sorride, e Spanner si accorge, come colpito da uno di quegli insight che portano a scoperte grandiose, che quel sorriso gli piace.


#22 – Pioggia

Mentre cammina con la testa tra le nuvole, il pensiero fisso a una teoria di fisica che ha studiato a un corso speciale all'università riservato agli studenti migliori del suo liceo, Spanner gira l'angolo e si scontra con Tsuna, evidentemente distratto anche lui: la fronte del Boss che gli sfiora il collo, per errore, è come una pioggia rinfrescante che gli svuota la mente.


#23 – Cielo

Tsunayoshi è il detentore dell'Anello del Cielo, dell'Armonia, e questa è un'altra cosa che a Spanner piace: anche lui ricerca l'armonia degli elementi e cerca di riunire in un vasto cielo di teorie e ingranaggi tutto ciò di cui ha bisogno per far sì che l'esito finale sia un successo.


#24 – Nero

Quel ragazzo può sembrare prevedibile, le sue intenzioni chiare, ma Spanner si ritrova davanti al nero più totale nel momento in cui i loro occhi si cercano senza un motivo: di nuovo quel rumore del cuore.


#25 – Medico

Forse ha bisogno di un medico, e dovrebbe andarci davvero, perché “meccanico tachicardico” non suona per niente bene.


#26 – Parole

Parlare è facile, soprattutto quando sai cosa dire, ma Tsuna non ha discorsi pronti, non è disinvolto quando quello che deve salvare da qualunque cosa, imbarazzo compreso, è se stesso, perciò nessuna parola fuoriesce dalla sua bocca quando Spanner si china verso il suo volto e gli osserva le labbra con quegli occhi capaci di penetrarlo da parte e parte.


#27 – Uccidere

Potrebbe ucciderlo se non si decide a spezzare quella situazione impossibile, tesa e incomprensibile, ma crede di morire comunque quando il volto di Spanner si avvicina a tal punto che le loro labbra si incontrano.


#28 – Posto

E' un posto assurdo per baciarsi l'enorme palestra semidistrutta dalla nuova tecnica di Tsuna e diventerà ancora più assurdo quando Giannini tornerà per riparare i danni, eppure nessuno dei due sembra intenzionato a usare quella scusa per fermare le labbra e le mani che si cercano.


#29 – Credere

Tsuna crede che Spanner, ora che si è allontanato dal suo volto, dopo una veloce occhiata esaminatrice andrà via, per tornare alle sue ricerche, ma crede qualcosa di sbagliato, perché il giovane meccanico gli passa un dito sulle labbra umide e gonfie e sorride – quel sorriso strano – e sembra aver afferrato un concetto particolarmente importante.


#30 – Lontano

Quando sei stato vicino a una persona in maniera così intima, quando hai scoperto cosa significa che anche lei è stata così vicina a te, allora la lontananza si trasforma in un pensiero ricorrente, che può destabilizzare, ma Spanner non si pone il problema e aspetta di scoprire che effetto avrà su di lui il loro prossimo incontro.


#31 – Barca

Tsuna si trova su una barca completamente diversa, perché mentre deve preoccuparsi di Ryohei e Hibari impegnati nel Nord Italia con una famiglia ostile – più che la famiglia, sono quei due insieme a preoccuparlo –, al tempo stesso non riesce a spiegarsi per quale dannato motivo continui a sentire una dolce pressione sulle labbra, anche se l'unica cosa che le sfiora è il vento.


#32 – Ricordi

Ricorda che una volta ha sognato di baciare Kyoko-chan – ma solo sulla guancia – e se ci ripensa arrossisce come un bambino; invece, quando ripensa al bacio con Spanner perde il respiro, la salivazione si interrompe e, improvvisamente, fa davvero caldo.


#33 – Morte

Se “morisse” in quel momento, colpito dal Dying Will Bullet, Tsuna ha un'idea precisa, che lo rende nervoso come non mai, riguardo l'ultimo rimpianto che gli permetterebbe di scampare alla morte e animare la fiamma della volontà, e sa anche che se fosse in mutande e in stato furia-implacabile la situazione risulterebbe ancora più imbarazzante di quanto già non sia.


#34 – Peggio

La cosa peggiore è esserne coscienti ma non possedere l'altra metà della consapevolezza, quella che si trova nella testa – cuore? – dell'altro, oppure è non volerla vedere per via di una strana paura che attanaglia lo stomaco e sconvolge la vita, rivoltandola come un calzino.


#35 – Braccia

Spanner ha bisogno di misurargli il braccio destro per finire di costruire un supporto che aumenterà la potenza del “Cambio Forma” di Nuts, perciò, al momento, gli sta sfiorando quella porzione di pelle con le dita, in religioso silenzio – se non per dirgli di stenderlo meglio o di piegarlo – e quando si piazza davanti a lui, piegandosi un po' in avanti, le dita di Tsuna toccano il colletto della sua tuta: in uno slancio di coraggio, nato anche dai brividi e della patina di nervosismo e confusione che lo scuotono, Tsuna stringe un po' il colletto, finché, lentamente, il braccio destro si piega.


#36 – Elettricità

Potrebbe affermare con certezza che ci sia elettricità nell'aria in quel preciso istante, mentre guarda Spanner con un'espressione che chiede solo di non giudicarlo, di restituirgli esattamente lo stesso sguardo, o uno più sicuro – perché Tsuna sente che presto le gambe gli cederanno e il cervello si sta spegnendo – e poi succede.


#37 – Cellule

A Spanner sembra che le cellule del suo corpo siano passate allo stato gassoso mentre bacia una seconda volta il Boss – Tsunayoshi – che, in maniera quasi inaspettata ha fatto una cosa strana con le dita, come per chiamarlo, e lui ha sentito una lucina accendersi, poi spegnersi e accendersi ancora, come un messaggio intermittente, e qualunque cosa avesse voluto comunicargli, il meccanico non ha aspettato di tradurlo e ha lasciato che gli occhi venissero catturati ancora una volta da quel viso.


#38 – Promessa

Tsuna aveva promesso a se stesso che si sarebbe impegnato per passare dallo stato di Dame-Tsuna a uno più dignitoso, ma quando succedeva era sempre coinvolto in situazioni di crisi che coinvolgevano la famiglia – situazioni gravi che gli permettevano di crescere per poterle affrontare – ma essere coraggiosi in quel genere di cose è tutto un altro paio di maniche, eppure comincia a dimenticare tutti quei pensieri quando il corpo di Spanner si fa più vicino, premendo contro il suo, e promette a se stesso di non dimenticare mai le sensazioni che sta provando.


#39 – Speranza

Spera che non sia un sogno, o un incubo, quando arriva il momento di recuperare il respiro e aprire gli occhi e, quando Spanner lo guarda – quello sguardo che ti paralizza e non si fa leggere – sembra abbastanza sicuro che quella sia la realtà e arriva a una conclusione importante: non sono solo le labbra del Decimo Vongola che gli piacciono (o il modo in cui sembra accendere la sua curiosità) ma è qualcosa di più complesso, che riporta a galla quell'anima che non è riuscito a inserire nel computer.


#40 – Buco

Potesse analizzare la situazione, Spanner troverebbe un buco tra, per esempio, il modo in cui la pelle di Tsunayoshi è rossa e il suo respiro irregolare, perché mentre lo baciava, e l'altro ricambiava il bacio, c'era una forza bizzarra, di quelle che ti tengono in vita e a cui ti aggrappi istintivamente, e se dovesse studiarla, renderla concreta, Spanner ha paura che sarebbe capace di sciogliere, fondere, qualunque contenitore o strumento.


#41 – Rivelazione

Quella è una rivelazione che spiazza, pensa Tsuna, e mentre ripercorre con la mente i momenti appena trascorsi gli sembra di sentire, alle sue spalle, la risata del Primo, e ride a sua volta.


#42 – Volontà

E' una strana volontà quella che porta Spanner a dirgli:

Probabilmente starà succedendo la stessa cosa ai noi del futuro, ora.”


#43 – Facile

Per Tsuna è facile crederlo, ma difficile immaginarlo, perché nonostante si sia fatto un'idea del se stesso del futuro – si tratta della stessa persona dopotutto – è anche certo che il modo in cui quella situazione potrebbe svilupparsi a ventisette anni è un tantino diverso, forse più consapevole, ma è contento che loro abbiano diciassette anni, e che sia ancora facile credere a certe cose restando sdraiati su un divano con una ciotola di pop-corn e lecca-lecca.


#44 – Terrore

A Tsuna i baci di Spanner piacciono, perché hanno la dolcezza dei suoi lecca-lecca e sfumano da una modalità “metodica”, come se Spanner lo studiasse mentre lo bacia, a una modalità “più passionale” ed è proprio quando tutto diventa più veloce, sconnesso, quando il corpo sembra acquisire una volontà a parte, che Tsuna viene colpito dal terrore di sbagliare e che arriveranno a un punto in cui non sono mai stati.


#45 – Fuoco

Non è come entrare nell'Hyper-Mode, avere le idee chiare e una forza incommensurabile, ma sembra che il fuoco lo divori piano piano, che nel momento in cui le loro pelli vengono a contatto nasca qualche scintilla che brucia e cerca di trasformarsi in fuoco.


#46 – Risposta

Quando parla di quella situazione ai suoi amici le loro risposte sono tutte diverse, ma nessuno critica quella scelta, nessuno va contro il suo volere e contro ciò che è, perciò Tsuna tira un sospiro di sollievo e non protesta più di tanto quando Reborn – che in ogni caso aveva capito tutto molto prima – gli molla un calcio e lo minaccia di ritorsioni tremende se permetterà ai suoi ormoni di compromettere il suo “lavoro” di Boss.


#47 – Chiaro

Ora che non è un segreto è tutto più chiaro di prima, più stabile, e sorridendo Tsuna si accorge che è come se i suoi amici fossero la Soft Flame, che funge da supporto, è Spanner l'Hard Flame, quella difficile da controllare e comprendere all'inizio e che contiene in sé una potenza inaudita; poi scuote il capo perché quello è il tipo di pensiero che formulerebbe Spanner, non lui, ed è chiaro che, ormai, è giunto a un punto di non ritorno.


#48 – Insieme

Loro due non sono esattamente una “coppia” convenzionale – a Tsuna fa ridere solo pensare alla parola coppia – ma sono insieme in un modo unico, in un certo senso legato al “futuro già vissuto” ma anche disciolto da esso; sono insieme e basta, al punto in cui tutte le teorie sul tempo e sullo spazio di Spanner e Irie diventano inutili.


#49 – Mente

La mente di Spanner ogni tanto tende a isolarsi, concentrata su progetti, libri di fisica e meccanica, ma Tsuna nota che quando sono insieme quel suo modo di “isolarsi” mentre è impegnato a baciarlo – o a fare cosa che lo fanno arrossire se solo ci pensa – qualcosa è cambiato, e sembra che le loro menti riescano a sfiorarsi, toccarsi sempre di più.


#50 – Strada

Sono sempre stati sulla buona strada per capire di cose si tratti ed è una sensazione che afferrano entrambi dopo settimane da quel primo bacio impacciato: tutte le viti sono a posto.





  
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