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Autore: Hanatamago    15/03/2011    5 recensioni
Tema: Nome
La scelta del nome che accompagna una persona per tutta la sua vita.
Perché il nome non è solo come gli altri ci chiamano, ma rappresenta destino, scelte, ricordi, auguri, speranze …
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Sei stata bravissima, Kagome” le disse dolcemente Kaede porgendole un neonato appena nato “è una bellissima femminuccia”.
“Grazie di cuore, venerabile Kaede” le sussurrò commossa Kagome prendendo fra le sue braccia quella piccola creaturina.
“Ciao, piccolina!” le disse sorridendo “Io sono la tua mamma” si presentò come se fosse un dovere.
La piccola dal canto suo sapeva benissimo chi era sua madre e smise immediatamente di strillare, accettando di buon grado di essere fra le sue braccia e sentire di nuovo il calore materno dopo l’acqua fredda con cui era stata lavata.
“Io vado” mormorò Kaede “sta entrando il padre”.
Kagome congedò l’anziana sacerdotessa con un gentile cenno del capo e allargò ancora di più il suo sorriso quando vide entrare Inuyasha.
“Ciao, Kagome” salutò lui un po’ imbarazzato.
Che cosa si doveva aspettare?
“Spero che tu non ti sia fatta male” le disse accoccolandosi accanto alla giovane moglie.
“Sto benissimo” sbuffò lei “Piuttosto guardala, è bellissima”.
“Una femmina?” chiese Inuyasha, osservando bene il fagottino.
“Mmm mmm”.
La piccola non aveva ovviamente molti capelli, ma aveva alcuni ciuffi scuri in testa e due piccole e graziose orecchie nere, delizioso incrocio dei caratteri paterni e materni.
I suoi occhi erano ancora chiusi. Le ci voleva ancora un po’ di tempo per abituarsi al nuovo mondo.
“Sai già come chiamarla?” le chiese lui.
Durante la gravidanza Kagome era convinta che sarebbe stata una femmina e ovviamente aveva ancora ragione lei.
Aveva però insistito con il nome ‘Izayoi’, la madre di Inuyasha.
Non che quel nome fosse sgradevole per Inuyasha, ma sentirlo gli provocava nel cuore, oltre a una note di dolcezza, ancora un’ondata di tristezza per la sua morte prematura.
Avrebbe volentieri chiamato sua figlia come sua madre, ma magari la seconda. Adesso sentiva che era troppo presto e sperava che Kagome si fosse arresa.
“Sì” gli rispose decisa e calma Kagome “Kikyo”.
“Kagome, stai scherzando?!” alzò involontariamente la voce. Tacque all’istante, nel timore di aver spaventato la piccola. Per fortuna si mosse solo un po’ e si calmò subito.
“Niente affatto” rispose Kagome cullando sua figlia fra le braccia “Kikyo è un bel nome, mi piace, è il nome di un fiore stupendo” disse guardando fuori alla finestra.
L’erba era colorata di violetto per via delle campanule.
“E inoltre non è ridicolo come ‘Kagome’ ” aggiunse lei con sorriso.
“Tesoro, sai che non ho mai trovato il tuo nome ridicolo” le disse tenero Inuyasha appoggiandole una mano sulla spalla.
“Allora che ne dici?”
Inuyasha scosse la testa “Ma Kagome …”.
“È il nome di una grande guerriera” continuò lei senza tradire emozioni “ha salvato delle vite e ha sacrificato se stessa in nome della pace … Vorrei che mia figlia avesse un nome così, ecco tutto”.
Inuyasha strinse inconsapevolmente i pugni e guardò bene il volto di sua figlia.
Chiamare la piccola ‘Kikyo’ sembrava anche peggio di ‘Izayoi’ …
“Spero di avere due figlie …” continuò dolcemente Kagome “Ovviamente avrò i figli che Dio vorrà, ma vorrei che le mie figlie si chiamassero Kikyo e Izayoi”.
“Ma perché devono avere i nomi di due persone care solo per me?!” si chiese frustato Inuyasha, sentendosi ancora egoista nei confronti di quella ragazza così generosa.
“Non sono mica scema” rispose lei di rimando “Uno, se Izayoi non fosse stata una donna così dolce e allo stesso tempo così forte non ti avrei mai conosciuto e per questo le sarò sempre grata anche se non ho mai potuto conoscerla, purtroppo. Due, se non fosse esistita Kikyo, non sarei esistita io. Punto. Come vedi ho anche i miei motivi … E comunque, se non ti dispiace, se avremo un maschietto vorrei chiamarlo come mio padre …”.
La piccola in quel momento aprì gli occhi, riflessi in quelli di Inuyasha.
Il mezzo demone pensò che quegli occhi fossero i più belli del mondo.
Gli occhi della donna che l’avevano fatto innamorare.
Gli occhi della sua donna.
“Deluso?” chiese Kagome “Non ha gli occhi dorati come i tuoi, ma sono solo marroni …”.
“Stai scherzando?” le chiese lui in un tono quasi di rimprovero. Gli piaceva ancora giocare così con lei.
“Ha gli occhi più belli che io abbia mai visto, scema. Ritira subito quel commento”.
Mentre parlava provò il curioso effetto di avvicinare il suo indice sulla manina della piccola, così liscia e delicata.
“Ehi” il volto di Kagome s’illuminò “Vuoi prenderla in braccio?” chiese in tono speranzoso e più vivace.
“E-eh? Va bene …” era un po’ preoccupato di toccare una cosetta tanto fragile. E se sbadato com’era la faceva cadere?!
“Andrà tutto bene …” sussurrò Kagome ponendo delicatamente la piccola nelle braccia del padre.
Inuyasha si alzò lento e si stupì di essere capace di cullare un fagottino così morbido fra le sue forti braccia di mezzo demone.
Intanto padre e figlia si fissavano negli occhi e Inuyasha in quell’attimo sapeva già che cosa avrebbe fatto: avrebbe coccolato e viziato quella piccola come non aveva mai fatto con nessun altra donna, l’avrebbe protetta da qualsiasi bulletto che si fosse permesso di prenderla in giro per la sua natura, avrebbe vegliato nel suo sonno e le avrebbe insegnato a difendersi e combattere quando sarebbe stata abbastanza grande.
“Ciao, piccola Kikyo” le disse infine con un sorriso “Io sono Inuyasha, tuo padre”.
La piccola per tutta risposta emise un piccolo verso.
“Credo che abbia appena detto che le piace il suo nome” disse Kagome sorridente.
Inuyasha guardò sua moglie e le sorrise a sua volta: “Sì, lo credo anch’io”.




 

Ciao!
Sono tornata a rompere!
Mmm … Credo che le fan di InuyashaxKagome mi fucileranno … Vista la grande generosità di Kagome non mi sarei stupita se avesse chiesto a Inuyasha di chiamare la loro figlia come il suo primo amore …
Se non lo sapevate, Kikyo è il nome del fiore  campanula.
Spunto preso da una puntata di Flor 2!

  
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