Serie TV > Castle
Segui la storia  |      
Autore: elycastle    16/03/2011    3 recensioni
Cosa vorrei davvero?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Stiracchiandosi, non riuscì a trattenere un rumoroso sbadiglio. Kate sorrise guardandolo. “Sei stanco, lo so. E’ stata una giornata lunga e faticosa per tutti.” L’orologio segnava le 9.30 pm, il distretto era ormai dominato dal silenzio, illuminato dalle luci del nuovo albero di Natale alto due metri e regalato da Castle. “Non capisco perché ti ostini a rimanere qui anche quando tutti sono andati via.” Disse Rick, guardando la sua musa mentre scriveva concentrata e sistemava le ultime cose. “Perché i rapporti non si compilano da soli. E non mi va di rimandarlo a dopo Natale. Castle, torna a casa, Alexis e Martha ti staranno aspettando.” La detective si sentì in colpa a trattenerlo per tutto quel tempo, ma le faceva piacere che fosse lì con lei. “Non ho alcuna fretta, Beckett.” Rick si alzò, dirigendosi verso la finestra. Sotto i suoi occhi si apriva una fantastica New York innevata, durante un freddo e magico 23 dicembre. “Dannazione, amo il Natale.” Sospirò, e uno spicchio di vetro si appannò a causa del suo fiato caldo. Gli venne voglia di scriverci qualcosa, ma la voce di Kate lo distrasse. “Anche a me piaceva tanto, quand’ero bambina. Poi è cambiato tutto..pochi sono i fortunati che riescono ancora a percepire quella magia tipica di dicembre. Per me.. per me il Natale è diventato solo un pretesto per essere più frenetici del solito, e per spendere assurde cifre in regali che poi alla fine non piacciono mai. Ma amavo il Natale di un tempo.” Rick si voltò verso di lei, ma rimase in silenzio. Colse una vena malinconica nelle parole e nel viso di Kate. D’improvviso pensò al regalo che le aveva comprato, un cappottino bianco di un’importante griffe italiana. Quando, pochi giorni prima, erano passati per caso di fronte il negozio, Kate era rimasta ad ammirare la vetrina per un po’, e a Castle non era sfuggito. Eppure pensò che, al di là di ogni cappotto, il regalo che avrebbe reso Kate più felice era ridarle il Natale di un tempo, con sua madre. Ma questo, purtroppo, Rick non poteva comprarlo. “Ehi Castle, io ho finito..” Beckett lo riportò alla realtà. “Andiamo” Lui le sorrise e si infilò alla svelta la giacca. Quando uscirono dal distretto, aveva ripreso a nevicare. “La macchina è a pochi passi, ti do un passaggio.” Disse Kate, indicando la strada. “Ehm.. no, grazie. Stasera torno a piedi” Lei si stupì della risposta negativa. “Non mi fraintendere, ogni giorno spero che tu mi offra un passaggio e mi dica “Ehi Rick, posso salire per un bicchiere di vino ?” Ma stasera ho davvero voglia di godermi questa neve.” Beckett sorrise rassegnata per l’affermazione, poi tornò a guardarlo, dolcemente maliziosa. “Peccato, perchè stasera avevo proprio voglia di chiederti di invitarmi per un drink..” “Dici davvero?!” “No.” “Lo sapevo.” “Però sai che ti dico?” Rick spalancò le braccia. “Illuminami, mia musa.” “Questa neve ispira anche me. Per stasera niente macchina.” Castle le sorrise e si mise al suo fianco, Beckett lo prese sottobraccio e iniziarono a camminare. Quando arrivarono sotto casa della detective, lei si fermò un istante a pensare. “Castle, so che è tardi, ma dato che sei qui potrei darti il mio regalo. Ci metteremo pochissimo.” Abbozzò un sorriso, un po’ imbarazzata. Infondo lo stava pur sempre invitando a salire.. sì, ma solo per dargli un regalo. Non gli avrebbe rubato più di qualche minuto. Rick sorrise a quella proposta inaspettata. “Volentieri, Beckett. Mi dispiace solo di non avere qui il regalo per te.” “Non dovevi..” “Beh, allora neanche tu.” “Ma io.. ah, tanto sono sicura che non ti piacerà.” Beckett gli fece strada nel palazzo. “Stai scherzando?” “Credimi, non sei obbligato a dire che ti piace.” Castle non rispose, limitandosi a guardarla male. Era diventato estremamente curioso, e la reazione di imbarazzo che stava avendo Kate lo lusingava non poco. L’appartamento della detective odorava di buono, odorava di lei. Un misto tra profumo di ciliegia e di cannella, e anche di mobili antichi. Dopo l’esplosione del precedente appartamento, Castle non aveva mai avuto l’occasione di vedere quello nuovo. “Fai come se fossi a casa tua.. vuoi qualcosa da bere?” Kate spostò i cuscini dal divano, per poi rimetterli nella stessa posizione. Non capiva perché quell’improvviso nervosismo.. “No grazie, sono apposto.” Rick le sorrise sincero, continuando a vagare per il salotto, cogliendo ogni minimo particolare di quella stanza che lo affascinava così tanto. Beckett tornò da lui con una bustina. “Ti prego di essere sincero. Puoi sempre cambiarla se non ti piace, e credimi, è davvero una sciocchezza.” “E’ un tuo regalo, non potrà mai essere una sciocchezza.” Nello scambiarsi il pacchetto, le loro dita si sfiorarono. Calde quelle di Kate, leggermente più fredde quelle di Rick. Una meravigliosa sciarpa blu fece capolino dalla busta. “Castle, se non ti piace..” Lui la zittì, poggiandole l’indice sulle labbra. “E’ bellissima, e sappi che non so fingere. Grazie.” Le sorrise e la baciò sulla guancia, Kate sembrò rilassarsi. “Detective, credo di essere estremamente affascinante con questa sciarpa, più del solito. E’ grave?” Beckett scoppiò a ridere notando l’espressione buffa di Rick, poi però il sorriso di lui si spense. “Andiamo, te lo leggo in faccia.. la sciarpa è bella ma..?” “Nessun ma!” “Non è quello che vuoi. Cosa vorresti realmente da questo Natale, Castle?” Gli sorrise, lui sospirò, aumentando di un po’ la distanza tra i loro corpi. “Credo che sia meglio che tu non lo sappia.” “E io credo il contrario, abbiamo detto massima sincerità. Avanti confessa!” La situazione la divertiva, invece lui restò serio. “Cosa vorrei davvero? Fare l’amore con te. Lo vorrei con tutto me stesso, Kate. Se me lo chiedessero, lo farei anche qui, adesso. O su una montagna, o a Central Park, sulla neve, o sulla Tour Eiffel. So che non ti aspettavi una risposta simile, non pensavo neanche che sarei arrivato a dirtelo, ma.. l’ho fatto. E ogni volta che ci pensavo, immaginavo due possibili reazioni; la prima, è che tu mi avresti preso a calci, o a schiaffi. La seconda invece, è esattamente la reazione che hai avuto adesso. Immaginavo la tua faccia... non so spiegarti come, semplicemente com’è ora. E sei sempre bellissima, anche con quegli occhi persi, ma che continuano a brillare. Adesso ti prego di non giudicarmi come un maniaco; io non voglio fare del comune, banale, vuoto sesso. Io con te voglio fare l’amore, è ben diverso.” Ci fu un attimo di pausa. Uno tsunami di sensazioni stava attraversando il corpo di Beckett, mentre Castle si sentì... forse un po’ più leggero. “Ecco, te l’ho detto, e forse ho rovinato tutto, forse non riuscirai più a guardarmi in faccia e finirà la nostra collaborazione, non lo so neanche io cosa accadrà, ma stasera ho lasciato la razionalità ed il buon senso a casa... in compenso sono carico di pura e semplice sincerità. Cosa siamo noi, Kate? Esiste un termine per definirci? Amici, colleghi, amanti..o perché no fiamme, ghiaccioli, calcolatrici? Cosa siamo? A me piace definire per bene le cose, sono uno scrittore d’altronde, ma con noi non solo non ci riesco, ma... non provo questo indispensabile bisogno. Siamo semplicemente... noi. Mi piace così. Potrei scrivere un intero romanzo per provare a catalogarci, tu mi ispiri, lo sai. Adoro la sciarpa blu e adoro te, ma è davvero questo ciò che vorrei. A questo punto, probabilmente, ti stai pentendo di avermelo chiesto. Ho parlato troppo, come al solito, e non credo di sapere bene cosa mi sta succedendo. Sono impazzito, o forse innamorato? Mi fai uno strano effetto, e credo che sia arrivato il momento che tu lo sappia. Buon Natale, detective.” Richard la guardò ancora una volta, poi appoggiò la mano sulla fredda maniglia della porta d’ingresso. “Castle.” Lui si voltò, mentre Beckett avanzava. “Dove credi di andare?” Lo spinse contro la porta, che si chiuse, e lo baciò. Lo baciò con tutto il desiderio e la passione che aveva repressi, e lui fece lo stesso. Si accasciarono lentamente sul parquet, senza staccare mai le labbra. Dopo un po’, Kate lo condusse verso la camera da letto e lo spinse sul materasso. Con movimenti veloci e precisi lo spogliò in poco tempo, mentre continuava a baciarlo sulle labbra, sul collo e sul petto. Improvvisamente poi, avvicinò le labbra al suo orecchio. “Sappi che se ti farai uscire una sola parola su quello che faremo stanotte, sei un uomo morto.” Rick sorrise. “Mi eccitano le minacce.” “Vedo..” Lui sorrise e le sganciò il reggiseno con un unico e preciso movimento. “Non pensavo ci mettessi così poco..” “Non immagini quanto sia esperto.” “Dimostramelo.” “Prima le signore, detective.” Kate sorrise, cambiando posizione per scendere più giù.. “Sarà mille volte meglio che dei tuoi romanzi, caro scrittore.” “Non ne dubito.” Mai una notte passò tanto velocemente. Quando Kate aprì gli occhi, il sole già splendeva e riscaldava la camera da letto. Non ebbe bisogno di impegnarsi per ricordare l’accaduto, ma anzi, ogni singola scena era impressa nella sua mente come una fotografia. Aspettò qualche minuto prima di guardare alla sua destra. Il corpo di Rick steso al suo fianco era come la rappresentazione della pace. Aveva un respiro così regolare che calmava solo a guardarlo. Beckett pensava a tutto e a niente, contemporaneamente. Si era lasciata andare, senza dubbio. Avrebbe dovuto come minimo rimuginarci su per l’intera giornata, trarre le sue razionali conclusioni. Ma non ne aveva nessuna voglia. Per una volta si era lasciata andare, e se la voleva vivere. Niente problemi, niente paranoie. Vivere. Si girò su un fianco e baciò la spalla di Rick, per poi rimanere a guardarlo. Sperò che a casa sua non si fossero preoccupati per lui. Con movimenti lenti si alzò dalle lenzuola, sbirciando fuori dalla finestra. “Mi preoccupi vicina alla finestra. Mi dai l’impressione di volare via.” Lei sorrise, ma non si voltò subito. “Mi verresti a riprendere, Castle?” “Ovunque.” Non ebbe bisogno di nient’altro.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Castle / Vai alla pagina dell'autore: elycastle