{P r a y }
Porta la sua croce in silenzio, di fronte ad un mondo che guarda le sue ferite senza vederle.
Passerà.
Arriverà il tempo, la fine di queste ferite che dilaniano la pelle cerea.
Arriverà il momento in cui resteranno solo cicatrici, in cui questo castigo immeritato sarà soltanto un vago ricordo.
Ora, però, ora può soltanto guardare, vedere davanti ad uno specchio rotto il suo volto infranto in altri mille.
Vedere occhi velati da una disperazione sottile, mentre una lacrima gelida gli graffia le gote, trascinando con sè un misto di fango e sangue.
Vedere un corpo marcio, immobile, scudo incrinato a celare un'anima esausta, che urla per il dolore.
Ed i colpi, quelli, ancora non si fermano.
Vede le labbra piegate in un sorriso spento.
Aspetta, ora.
Aspetta che il sole sorga di nuovo.