mi trovavo ancora sotto le coperte. la sveglia aveva ormai suonato tipo mezz'ora fa ed ero a casa da sola quindi non c'era nessuno che poteva costringermi ad alzarmi. avevo il volto che sprovondava nel morbido cuscino del mio letto, mentre ad avvolgermi non c'era solamente il piumone, ma anche i mille fazzoletti di quando avevo pianto la sera prima.

io mi ero aperta, avevo cercato di essere sincera, non solo con lei ma anche con me stessa. mi scese un'altra lascrima che spazzai via subito con un gesto della mano, ancora non riuscivo a credere di essere seriamente stata rifiutata.

- santana! - nel sentire il mio nome alzai, anche se di pochissimo il volto, tenendo ancora gli occhi chiusi. non ero abbastanza in me per riconoscere quella voce. - ma sei ancora nel letto! forza che siamo in ritardo! - era brittany, proprio l'ultima persona che volevo vedere, anche se la prima con cui volevo stare.

con le poche forze che avevo afferrai il cuscino sotto di me alzandomi. non appena focalizzai dove fossi glielo lanciai colpendola in pieno. si sent́ quindi un piccolo gridolino acuto dalla sua bocca.
- ma che ti prende? - mi domanḍ avvicinandosi poi al mio letto.
no, non le risposi nemmeno.