Una bimba, dai lunghi capelli biondi a boccoli, girava per le strade della città con la neve che le cadeva sui capelli. Svenne. Al suo risveglio si ritrovò a casa mia. Quel giorno feci la conoscenza di colei che sarebbe diventata la mia allieva. Ricordo che un giorno di primavera io, lei e il terzo incomodo cornuto (Sion) andammo a vedere gli alberi di ciliegi in fiore.

Sion era voluto venire con noi, e dopo dieci anni che la mia allieva stava con noi, non ero mai riuscito a capire perché lui si intromettesse sempre. I petali cadevano su di noi, e mentre lei ballava sotto gli alberi in fiori felice e contenta il cavaliere dell'ariete le andò alle spalle e le mise un fiore di ciliegio fra i capelli. Lei si avvicinò a me sorridente, e iniziai ad avvertire il cosmo di Sion che ribolliva dalla rabbia.

D'un tratto lei ci chiese di aiutarla a salire sul ciliegio più alto, io le dissi che era pericoloso e che sarebbe potuta cadere, ma bastian contrario l'aiutò, e voltandosi verso di me disse:-Non la farai mai felice se non cogli i dolci fiori che cadono dalla sua dolce voce. Per me le sue richieste sono ordini da rispettare, sono il mio bene primario e io farò di tutto per servirla anche se questo significa andare contro le regole di noi cavalieri d'oro. Farò di tutto pur di far sbocciare in lei l'amore verso di me. Doko, tu non l'avrai mai.-

Feci per controbattere ma lei ci chiamò dall'alto e Sion fù il primo a salire, ma quando la mia allieva poggio la testa sul mio petto, riavvertì quella sensazione sgradevole provenire dal cosmo dell'altro saint.

Petali di ciliegi caddero su di noi e a giudicare dall'espressione di Sion, avrebbe preferito che sulla mia testa cadesse un incudine. Verso sera tornammo alle dodici case, dove il cavaliere della prima casa con una scusa fece restare da lui la mia allieva.

Dopo quella sera io, lei, non l'ho più rivista e Sion si rifiuta di darmi spiegazioni. Dopo la prima guerra sacra anche Sion sparì, anzi, morì.

Ora siamo di nuovo in primavera, nel bel mezzo della nuova guerra sacra. Mentre giro nei meandri degli inferi provo a vedere se ritrovo quello scalmanato di Sion...e preferibilmente non specter.

Vedo degli alberi di ciliegio...possibile che anche negli inferi ci siano le stagioni?

Mi reco in quella direzione e sento un gradevole profumo di ciliegio.

-Ferma il tuo passo cavaliere! O non potrò assicurarvi l'immunità. Or dunque vi avverto:se vorrete sfidarmi avrete la peggio Dunque ditemi:qual'è la vostra scelta cavaliere di Libra?Vorreste tentare la fortuna o arrestare la vostra inutile corsa verso il castello del sommo Ade?A voi lascio la scelta cavaliere di Atena.-

Una donna versione specter mi si para d'avanti. I suoi capelli sono corti ma il volto e impossibile da vedere perché il copricapo non me lo consente.

-Donna non lotto contro chi non mi si presenta. Io sono Doko di Libra ma tu chi sei?-

-Ma come avete già dimenticato la mia voce?Bene allora mi presento:sono colei che un tempo fu la vostra allieva prediletta assieme a Tenma e che ora presiede qui negli inferi e protegge l'unica via d'accesso per arrivare al tribunale di Lune-sama. Il nome che mi avevate dato non lo ricordo però potete semplicemente chiamarmi Specter, perchè è questo che sono ora, uno Specter al servizio del sommo Ade. Ora in guardia cavaliere, vi concederò l'onore del primo attacco.-

Rimango immobile...possibile che anche lei sia passata dalla parte di Ade?!Ma perché...

-Tu non sei lei, sei solo uno Specter che vuole farmi perdere tempo, lei scomparve circa due secoli orsono...e so per certo che una fanciulla gentile come lei non era destinata agli inferi.-

-Sensei credi davvero che non sia io?Allora lascia che ti rammenti cosa successe quella notte di primavera in cui io scomparii:ero uscita dalla prima casa verso notte fonda per venire da voi, ma quando arrivai da voi mi ritrovai con una spada conficcata nel petto. Volete sapere di chi e ra quella spada?Vostra, del clot della bilancia. Voi mi uccideste ma Ade mi salvò facendomi diventare uno Specter minore. Ora vi restituirò il favore.-

-Non so di che parli io non ti ho uccisa!-

-Ma davvero allora ditemi come mai quando ho urlato voi non siete corsi in mio aiuto?Quando arrivò Sion-sama per me era già troppo tardi...e dire che io...io...-

Sul suo volto scendono le lacrime e io non riesco a credere a ciò che ho sentito.

-Ti giuro io non...-

-Basta parlare io devo uccidervi!-

Mi ritrovo con una lama conficcata nello stomaco. Il suo sguardo è crudele e maligno, sono sicuro che quella sera fu qualcun altro ad ucciderla. Ma ci, chi poteva avere interesse nel separarci? Continua ad attaccare senza sosta e io che fino a poco fa mi difendevo ora l'attacco, ho ricevuto l'ordine d eliminare tutti gli specter che mi si paravano d'avanti, e visto che lei non è più la mia dolce allieva ma un fantoccio di Ade, non mi resta altro che lottare.

Lo scontro procede bene per me, e lei quasi in fin di vita.

Di colpo vengo afferrato da qualcosa...corde?Ma non sono corde normali. Di acciaio.

-Minos che ci fai qui lui è una mia preda.-

-Allora perché non lo hai eliminato subito?-

Un uomo dai lunghi capelli argentei appare vicino a lei che sembra più tosto spaventata.

-Lascialo Minos, va a cercare qualcun altro.-

-Se insisti...-

Minos lascia la presa e mentre lei mi si avvicina lui la infilza come uno spiedino.

-Mionos...-

-Ti ho accontentata ma dovrò almeno prendermela con qualcuno...sento il tuo cuore vacillare dinanzi quell'uomo e avverto in te un cosmo un pò debole. Non meriti di stare tra gli Spectere se risenti ancora della tua vita passata.-

Cade a terra e mi precipito vicino al suo corpo agonizzante.

-Doko di Libra la tua morte è stata solo rimandata...non scordarlo.-

Minos scompare e prendo tra le mie braccia il corpo di lei. Il suo volto è sporco di sangue e lo stesso anche l'armatura da Specter.

-...se non... avessi...avuto queste ferite io...lo avrei contrastato...e sarei potuta morire definitivamente per mano vostra... però sono felice di stare qui... tra le vostre braccia... per ben due secoli ho vissuto vicino questi alberi di ciliegio che ho...tenuto in vita...per ricordarmi dei bei momenti che...io, lei e Sion abbiamo passato assieme...perdonatemi se vi ho accusato della mia morte...so bene che ad uccidermi è stato uno specter e anche se Sion-sama fece il possibile io ebbi la peggio...e devo ammettere che...mi ha fatto piacere vedere che pur avendo me come nemica non...avete indugiato nello scontro...ma avete fatto il possibile per obbedire ad un ordine impostovi da Atena...sensei che avete perché versate queste inutili lacrime?-

-Non sono inutili:per rispettare uno stupido ordine non ho saputo riconoscere in te la fanciulla che persi quella notte di primavera, e tutto per inseguire uno stupido ordine.-

-Sensei non...piangete per me...un giorno ci rincontreremo...nei campi elisi...e li io,lei e Sion potremo divertirci tutti e tre assieme...come un tempo... L'ordine datovi da Atena è legge...e nemmeno i dolci fiori primaverili sono in grado di...cancellare il rispetto che voi cavalieri...provate per lei....Addio sensei,è stato un piacere...rivedervi.-

Il suo corpo si infrange come un cristallo e gli alberi di ciliegio si riduco in polvere per poi essere trascinato via dal vento...

Sento un dolce odore di ciliegio e mentre un fiore della mia vita è appassito a causa di una stupida guerra, ne nasce un altro che rappresenta la mia speranza nel domani.