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Autore: Wrskfml    18/03/2011    4 recensioni
"E' davvero così grande questo peccato?" sussurro seccato.
Mi stendo di fianco dandogli le spalle, cerco di prender sonno, convincendo me stesso che domani cambierà qualcosa,
e che adesso non devo stare troppo a pensarci.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hayato Gokudera, Takeshi Yamamoto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tengo stretto il cuscino. 
Aspetto che qualche incubo voli via lontano, anche se, quando sono con lui, non mi capita spesso. 
Ha sempre quell'aria serena, tanto serena da coinvolgermi nel suo piccolo mondo dove dolore e felicità sono una cosa sola. 
La luce della luna illumina i suoi lineamenti definiti e marcati, i suoi capelli neri e ribelli, il suo sorriso... da ebete.
Per quanto io cerchi di disprezzarlo, per quanto io finga di non interessarmi a lui, finisce sempre per essere al centro dei miei interessi, al centro dei miei desideri, per niente casti. 
Più vado avanti mentre faccio finta di nulla, più lui sorride, più io impazzisco, e finisco per dare di matto. 
Non è colpa mia, ho un brutto carattere, lo so... poi se si parla di lui mi viene piuttosto facile infiammarmi. 
Un sentimento come il mio lo paragonerebbero ad un fuoco, bruciante, mentre io lo vedo come l'acido cloridrico: mi consuma dentro, lentamente, senza che me ne accorga. 
Ma il mio fisico ne risente, lo posso vedere; inoltre la tensione a cui sono costantemente sottoposto è quasi palpabile. 
La posso inalare, e riesce a confondermi, ma mai quanto il suo acre odore di sudore misto a qualcosa che non riesco a definire... forte ma dolce, caldo ma freddo. 
So solo che ogni volta che la mia mente viene intorpidita da questo magnetico profumo, io non ragiono:
vado fuori di testa e finisco per dare sfogo alla mia bollente passione fin troppo repressa su questo corpo atletico e su questa pelle ambrata, intrisa della sua essenza. 
E lui non dice una sola parola. 
Mi lascia fare. 
Non m'impedisce di prendere il controllo sul suo letto, sui suoi fianchi, sul suo ormone impazzito... e ogni volta finiamo così, sdraiato uno accanto all'altro. 
Lui che dorme sfinito, accarezzato dai tiepidi raggi lunari, e io che osservo ogni suo più piccolo centimetro di pelle nuda. 
Gli passo una mano tra i capelli scuri, quei capelli resi duri dal gel, che non riesco a trapassare, proprio come il suo cuore. 
Domani Takeshi Yamamoto mi tratterà come ha sempre fatto, con quel sorriso che tanto pare amichevole, ma che a me spacca solo l'anima in mille e più fragili pezzettini,
e io continuerò a fingere di detestarlo. 
Continuerò a insultarlo, e quando non ce la farò più, tornerò a tormentarlo, con maggior forza e maggior ardimento. 
Ancora su questo letto in apparenza candido, ma macchiato dal nostro amarci, anche solo per pochi secondi, complice di questo grande peccato. 
"E' davvero così grande questo peccato?" sussurro seccato. 
Mi stendo di fianco dandogli le spalle, cerco di prender sonno, convincendo me stesso che domani cambierà qualcosa, e che adesso non devo stare troppo a pensarci. 
Ma prima che possa semplicemente chiudere gli occhi, un braccio si avvolge attorno al mio busto. 
"Non è un peccato, Gokudera." mi sussurra Yamamoto all'orecchio. 
Posso sentire il suo respiro caldo e tranquillo sul mio collo. 
Rabbrividisco, ma sorrido. 
Forse domani qualcosa cambierà davvero.
  
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