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Autore: Arwen297    19/03/2011    7 recensioni
Avevamo lasciato le nostre eroine poco dopo la vittoria contro Adrien. "Abenteuer in Wien" è il seguito della mia prima fanfic "Unite per l'Eternità". Vecchie fiamme e nuove liete notizie attendono Michiru e Haruka.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Haruka/Heles, Michiru/Milena, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Unite per l'Eternita''
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8^Capitolo: Il momento della verità

Era seduta sul bidè di quel piccolo bagno dalle piastrelle color verde acqua che le risultava quasi estraneo perché non era quello di casa a cui era abituata soprattutto per la grandezza notevolmente diversa, dopo essere andata in bagno a causa dell’ennesimo conato di vomito. Heles in casa non c’era, era andata a fare la spesa al supermercato poco distante dal Residence, lo stesso dove avevano incontrato Emily ormai una ventina di giorni prima. Milena era un po’ infreddolita per via del pigiama leggero e l’aria fredda del bagno, era agitata e piena di aspettative. La sera prima infatti aveva acquistato in una farmacia vicino al teatro un test di gravidanza di quelli fai da te, costituiti solamente da una striscia con sopra un tampone e una specie di piccola penna con un piccolo schermo da un lato dove compare un piccolo e insignificante segno in grado di cambiare la vita ad ogni donna. Secondo le istruzioni avrebbe dovuto bagnarlo con qualche goccia di urina, perché il test misurava la quantità di un ormone presente  solo nel sangue delle donne in stato interessante: hcg beta. E se ne rilevava la presenza nelle urine faceva comparire un piccolo simbolo nello schermo, se non lo rilevava ne compariva un altro. Il tutto si verificava in due, massimo tre minuti che a Milena le parevano un’eternità, è proprio vero che il tempo scorre veloce quando non dovrebbe, mentre invece quando necessiti di velocità scorre più lento di una tartaruga.

La ragazza non voleva neanche che Heles la trovasse in bagno con il test di gravidanza tra le mani al suo ritorno perché per ora non voleva dirglielo, prima doveva assolutamente mettere fuori gioco Emily, poi forse glielo avrebbe detto, prima sicuramente no. Si sentiva talmente confusa, mai possibile che dopo tutte le battaglie che avevano affrontato insieme, bastava che si presentasse una sgualdrina, perché Emily alla fine non si poteva definire in altri modi, e lei sentiva che il rapporto tra lei e Heles si incrinava così? Proprio come con Adrien, ma quella volta non c’era nessuno che le ipnotizzava, nessuno che le rigirava a suo piacimento come marionette. Anche se Emily le sembrava molto più pericolosa di qualsiasi demone avesse mai affrontato in passato, e la giornalista era un essere umano come lei, ne più ne meno.

Lo sguardo le cadde sul grazioso orologio che portava sempre al polso, erano passati quasi cinque minuti e quindi in teoria il tempo necessario al test per elaborare il suo risultato era passato a sufficienza. Chissà perché però non trovava il coraggi di girare quella strana penna per vedere lo schermo sul quale sarebbe dovuto apparire il risultato, era emozionata quello si. Forse anche un po’ di più che emozionata sentiva quasi un groppo in  gola. Ovviamente per la felicità che avrebbe portato eventualmente la bella notizia. Le tremavano le mani, ma la ragazza si disse tra se e se: o la va o la spacca.; e si decise a girare il piccolo schermo verso di lei. Il primo schermo aveva una linea segno che il test era stato eseguito correttamente, la sua attenzione però si sposto sul secondo schermo leggermente più grosso, sopra il quale c’era un più.  Milena guardò meglio per esserne perfettamente sicura, più stava per positivo. Questo voleva dire che si, il miracolo era avvenuto e quindi una piccola vita della dimensione di una nocciolina, stava condividendo tutte le nuove esperienze che Vienna stava riservando alla ragazza silenziosa ma lo stesso presente.  Delle lacrime segnarono il volto della violinista, non ci poteva credere alcune coppie passavano anni e anni a provare ad avere un figlio senza avere il minimo successo, e loro due erano riuscite subito nell’unica notte che le aveva riservato il destino a compiere quel piccolo grande incantesimo chiamato vita. Le sue erano lacrime di felicità, e la ragazza pianse da sola quasi come una stupida nel bagno, doveva assolutamente dare la notizia a qualcuno e sapeva benissimo a chi poteva riservare questa bella sorpresa sicura che avrebbe rispettato la sua voglia di non dirlo immediatamente ad Heles. Fu così che uscì dalla sua camera e raggiunse immediatamente la ricetrasmittente appoggiata sul suo comodino, poi si sdraiò e avviò la chiamata verso l’orologio ricetrasmittente di Sidia. In Giappone erano le venti di sera ragion per cui Sidia doveva per forza essere a casa e non al lavoro.

“Pronto”

Dalla voce Milena capì subito che non si trattava di Sidia, ma ben si di Ottavia, strano però che la guerriera di Plutone non aveva risposto.

“Ciao Ottavia, per caso Sidia è in casa?” chiese alla ragazzina.

“Si ora te la passo e di la in cucina che fa degli esperimenti in cucina, e a dirtela tutta la cena di stasera proprio non mi attira” le rispose la ragazzina mentre andava in cucina per lasciare l’orologio a Sidia.

“Pronto Milena dimmi che cosa è successo?” chiese allora la guardiana del tempo.

“Sidia Ottavia può mica sentire?Non è che puoi andare in bagno o in camera mia e di Heles ti devo dire una cosa che per ora mi piacerebbe rimanesse tra noi due” le rispose la violinista euforica.

“uhm…ma che cosa è successo? Mi sembri così allegra, ti hanno prolungato il contratto?”

“No no Sidia, se non te lo dico non ci arriverai mai… sai i sintomi strani di cui ti avevo parlato?”chiese la guerriera di Nettuno. E in effetti Sidia li conosceva molto bene, sia lei che Heles l’avevano stressata in quegli ultimi tempi per via dei strani sintomi della guerriera del mare che non si capiva bene cosa fossero.

“Si e allora?” la interrogò dubbiosa.

“Ho fatto un test di gravidanza proprio pochi minuti fa e…” Milena si accorse solamente in quel momento che le tremava visibilmente la sua voce anche se lei si sforzava di tenerla il più ferma possibile.

“E?” chiese Sidia. Incredula. Non poteva essere che una delle sue due migliori amiche era in cinta, e per di più da chi? Dall’altra delle sue due migliori amiche, c’era qualcosa che non quadrava. Si decisamente.

“Ed è uscito positivo!!”

“Ehm.. Mile ok sono felicissima per te ed è una bella notizia, ma mi spieghi chi è il padre?Cioè Heles è all’oscuro di tutto, e quindi non sa che l’hai tradita suppongo. Non è bello nei suoi confronti dopo tutto quello che ha fatto per te anche contro Adrien e lo sai! Non mi dire che è Rayan il tuo compagno d’orchestra perché giuro su mia nonna che lo uccido con le mie mani entro la giornata di domani” rispose tutto insieme Sidia.

“E’ Heles il padre Sidia…” sussurrò quasi flebilmente l’altra.

“COSA??!!!??” Sidia era decisamente incredula”Ma ti sei fatta una canna ieri sera? Non è che Vienna ti conduce alle brutte abitudini? O magari hai bevuto un tantino di troppo?”

“No Sidia, Principe di Urano…Principessa di Nettuno ti dice niente? Devo raccontarti anche tutto nei minimi particolari?” domandò di rimando Milena arrossendo leggermente al solo pensiero di raccontare quei dettagli così privati all’amica.

“CAVOLO” rispose Sidia sgranando gli occhi. Era una cosa allucinante. “Heles lo sa già?”

“No per ora preferisco non dirglielo, perché si è rifatta viva una sua ex e dal suo comportamento sembra che i suoi sentimenti nei suoi confronti stiano vacillando” rispose triste Milena.

“Ma che cavolo dici? Devi dirglielo è pur sempre “il padre” del bambino Mile, non puoi assolutamente tenergli nascosto una cosa simile. Deve prendersi le sue responsabilità! Se deve scegliere questa Emily deve farlo sapendo che ha un figlio o una figlia da te,  e deve render conto del suo ruolo di padre anche alla bambina o al bambino! Cavolo Milena avete quasi ventidue anni, siete grandi abbastanza da prendere le vostre responsabilità.” Se solo Heles avesse provato a lasciar da sola Milena e il loro bambino l’avrebbe cercata su tutto il globo terrestre e l’avrebbe spellata viva si promise Sidia. Notando però che Milena non rispondeva si affrettò ad aggiungere: “Hai capito?”

“Si si ho capito…ho capito” si limitò a rispondere la ragazza.”Comunque ora è meglio che ti saluto, e ricorda acqua in bocca per questa cosa finché Heles non lo sa” aggiunse poi.

“Si ok ma mi raccomando non fare cazzate Milena, diglielo, non puoi tenerglielo nascosto in eterno e lo sai” si limitò a dire Sidia prima di riattaccare.

Milena ora rimasta nuovamente sola decise che la cosa migliore da fare era quella di starsene nel letto a vedersi la televisione almeno fino a quando Heles non fosse tornata.  Si sentiva stranamente diversa, era felice e il solo pensiero che una nuova vita stava incominciando a muovere i primi passi dentro di lei le riempiva il cuore di una gioia immensa, come un riflesso dettato dall’istinto portò la mano alla pancia. Ancora sembrava che fosse della sua naturale dimensione anche se ormai era entrata all’incirca nel secondo mese giorno più…giorno meno. Si ritrovò a fantasticare su come sarebbe stato il suo aspetto, se sarebbe assomigliato ad Heles sarebbe stato bellissimo, e il carattere? Quello doveva assolutamente essere uguale al suo, non poteva assolutamente dire tante parolacce come faceva Heles, anche se la determinazione e la sicurezza di Heles sicuramente sarebbero state migliori del suo essere a lati introversa.  Chissà poi come sarebbe diventato da grande, e cosa avrebbe studiato a scuola. Una cosa era certa sicuramente dopo il rientro a Tokyo avrebbe detto al suo manager, il signor Ayamane di non prendere più neanche un incarico per circa un anno e mezzo. Voleva godersi tutti i primi mesi di vita del suo piccolo angelo, sicuramente non avrebbe fatto lo stesso enorme e madornale errore che avevano commesso i suoi con lei, mettendo avanti la carriera al ruolo di genitori. Errore che ancora la faceva soffrire al solo pensiero.

Heles nel frattempo era rientrata a casa con una moltitudine di sacchetti della spesa, e dopo aver messo in ordine le cose nel frigo e negli scaffali della cucina si diresse in camera loro, sicura di trovare Milena ancora nel letto così come l’aveva lasciata, e così fu. Solamente che la sua compagna era sveglia e guardava la televisione o così sembrava all’apparenza, anche se Heles si accorse subito che in realtà la guerriera del mare era immersa nei suoi più profondi e intimi pensieri, chissà se ne faceva parte anche lei.

“Ehi sognatrice dei miei stivali” le disse rompendo il silenzio “Che guardi alla tv?” chiese poi.

“O niente di che Hel la guardo senza guardarla” rispose l’altra sorridendole dolcemente. A Heles tutt’ad un tratto più bella, gli occhi erano più luminosi, dolci e profondi del solito e per qualche strano motivo che a lei era sconosciuto era felice. Lo sentiva standole accanto, qualcosa era successo durante la sua assenza, e non riusciva a capire che cosa, la guardò qualche istante come rapita da quella visione.

“Hai visto un fantasma?” domandò dubbiosa Milena.

“No ho visto un angelo…il mio angioletto”  le rispose la bionda scoccandole un dolce bacio sulla guancia.

Forse Sidia aveva ragione, forse avrebbe dovuto dirglielo a Heles del loro bambino, del fatto che il suo corpo stava covando una nuova fragile vita. Ma non voleva apparire egoista agli occhi della compagna, per quanto Heles poteva saperne, avrebbe potuto sembrare un pretesto per legarla a se per forza, cosa che Milena non voleva assolutamente. Anche se era perfettamente conscia che crescere il loro bambino senza Heles al suo fianco le faceva male, sempre che lo avrebbe tenuto nell’eventualità che Heles avesse scelto nuovamente Emily. Sospirò nuovamente e cercò di scacciare quei brutti pensieri dalla sua mente ancora una volta, doveva vivere quei momenti al cento per cento, perché sarebbe una moltitudine di nuove emozioni per tutti e nove i mesi successivi, e nessuno aveva il diritto di rovinargli quel momento così importante. Nemmeno una giornalista che voleva dividerle a tutti i costi, non poteva assolutamente dargliela vinta, e si promise di escogitare un piano quel pomeriggio per mettere fuori gioco Emily, un modo d’incastrarla in modo elegante e discreto che non potesse essere ricollegato a lei direttamente. E ne era sicura lo avrebbe trovato. Costi quel che costi.

Note dell'autrice:

Annuncio ai lettori che grazie a voi, con il capitolo 7 questa fanfic ha raggiunto il numero di recensioni di "Unite per l'eternità" e quindi è dato certo che il primo episodio di questa trilogia, o saga ancora non lo so,sarà sicuramente sorpassato. Un grazie a tutti coloro che mi seguono e che recensiscono. E colgo anche l'occasione per augurare una Buona festa del papà ai vostri papà, a Marzio e in questo caso anche a Heles. =) Buona Lettura!

   
 
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