Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Ricorda la storia  |      
Autore: Red_Hot_Holly_Berries    19/03/2011    3 recensioni
Scozia è irritato: lui cerca di occuparsi del suo fratellino, e quello che fa? Si tira indietro come se avesse paura di lui! Che ha mai fatto per meritarsi una simile sfiducia da parte di quell’ingrato?
Scozia ci pensa, ma la risposta è ridicolmente semplice.
-Tutto.-
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
’anks bwother!

Scozia si strofina gli occhi assonnato, incerto su cosa diavolo lo abbia appena svegliato, ma la sua mente è troppo annebbiata dal sonno per ragionare attivamente.
Sbadiglia, pigramente immobile nel suo letto, e nel silenzio della sua stanza che si dilata fino ad assordarlo, tende le orecchie fino a cogliere quasi per caso l’ovattato suono di singhiozzi soffocati, trovando una risposta alla suo interrogativo.
Scozia sospira, passandosi in gesto stanco una mano tra gli spettinati capelli rossi e poi sul viso, cercando di costringere i suoi occhi a restare aperti.
Normalmente è Galles ad occuparsi di Inghilterra quando il piccolo si sveglia piangendo nel bel mezzo della notte, ma quella notte suo fratello minore non è in casa, perciò teoricamente dovrebbe badare lui al più giovane della famiglia. La cosa non lo attira molto.
Per un attimo Scozia accarezza l’idea di ignorare i piagnistei del piccolo e di tornarsene a dormire, ma alla fine il pensiero di ciò che quella mamma-chioccia di Galles gli farebbe se mai lo scoprisse è sufficiente a farlo alzare, sebbene a malincuore.
Scozia spinge via le coperte, liberandosi dalle lenzuola che gli si sono avvolte intorno alle gambe, ed abbandona con rimpianto il suo letto caldo, borbottando una sfilza di maledizioni nel venire accolto dal gelido pavimento di pietra sotto i piedi nudi.
Rabbrividisce, ormai del tutto sveglio, e senza bisogno di accendere alcuna luce si dirige con sicurezza fuori dalla sua camera per entrare senza preamboli in quella vicina.
Scozia non si preoccupa di fare silenzio, e il rumore dei suoi passi spinge una testolina bionda a far capolino dal cumulo di coperte in mezzo al letto per accogliere il visitatore con un saluto esitante, ma non appena il piccolo Inghilterra si rende conto che quello che gli si sta avvicinando con espressione severa non è Galles, il sollievo che illumina i suoi lucidi occhi verdi sparisce per lasciare posto alla paura.
-‘cusa! ‘O’ vo’evo ‘vegliarti! ‘cusa!- Si affretta a dire il bambino, la voce resa acuta dai singhiozzi repressi, appallottolandosi come un riccio.
Scozia è sorpreso dalla sua reazione spaventata, ed allunga una mano per… Non lo sa neanche lui perché, forse per dargli una pacca sulla testa come farebbe con uno dei suoi segugi da caccia, ed è ancora più sconcertato quando a quel gesto Inghilterra spalanca gli occhi e si tira indietro di scatto, nascondendosi sotto le coperte e lasciando fuori solo un arruffato ciuffo biondo.
Scozia non capisce: lui cerca di occuparsi del suo fratellino quando preferirebbe di gran lunga essere ancora nel suo letto caldo, e quello che fa? Si tira indietro! Pff. Tanto sforzo per cosa? E dire che neanche gli ha dato una bella lezione per averlo svegliato!
In effetti. Gli sembra quasi che Inghilterra si sia ritratto da lui proprio perché si aspettava una cosa del genere.
Diavolo, che ha mai fatto per meritarsi una simile sfiducia da parte di quell’ingrato?
Scozia sbuffa, ma come ci pensa davvero su per quella che era la prima volta nella sua vita, la risposta è ridicolmente semplice.
-Tutto.- Scozia mormora fra sé e sé, e la quella risposta ha un sapore amaro sulla sua lingua.
Non ha mai fatto molto attenzione al suo fratello più giovane, ma dopotutto non è grave, no?
Dopotutto di tanto in tanto si ricorda della sua esistenza, pensa con ironia.
Quando lo prende in giro dandogli del debole, ridendo del suo sguardo carico di astio e rabbia impotente.
O quando gli fa lo sgambetto giusto per il gusto di vederlo inciampare.
O quando lo spintona da parte per passare, anche se non c’è n’è necessità.
O quando gli dà un colpo sulla nuca da dietro, solo perché è più alto.
O quando gli nasconde o rompe i giocattoli, perché averli ancora alla sua età è da femminucce.
-Perché piangi?- Domanda Scozia sedendosi sul bordo del letto con la sua “migliore” voce dolce, che sorprendere anche lui. Sembra che abbia bisogno di esercitarla di più.
Inghilterra lo guarda con occhioni rossi e gonfi di pianto, stupito che l’altro non abbia dato per scontato che abbia bagnato il letto, prendendolo in giro.
-Ho… Ho a’uto un incu’o.- Risponde singhiozzando quasi con vergogna, cercando di smettere di piangere con tutte le sue forze, e riuscendoci solo in parte.
A Scozia sembra un piccolo coniglietto arruffato. E lui si sente la volpe cattiva che cerca di attirarlo fuori dalla sua tana.
-E che cosa fa Galles di solito, quando hai un incubo?- Chiede il rosso senza cercare di avvicinarsi oltre per non spaventarlo, e alla fine la sua pazienza è premiata quando Inghilterra emerge lentamente dal suo tumulo di coperte.
-Mi fa do’mire co’llui.- Inghilterra risponde esitante con voce roca mentre le lacrime piano piano smettono di scorrere, lasciandosi dietro la gola e la testa che fanno male.
Vedendolo cercare di sopprimere i singhiozzi che ancora lo scuotono, seguendo un chissà quale istinto, Scozia lo prende tra le braccia come il bambino che è, stringendoselo al petto.
-Andiamo, allora.- Dice, accarezzandogli una guancia ed asciugandogli gli occhi con il pollice, stupendosi della morbidezza della pelle del fratellino sotto le sue mani callose, e voltandosi per tornare in camera sua senza aspettare risposta.
Prima che entrambi si rendano conto di cosa stia succedendo, Scozia è di nuovo tra le sue coperte calde, steso su un fianco con un piccolo Inghilterra accoccolato contro di lui, completamente dimentico di tutte le volte che il fratello maggiore l’aveva scacciato via quando cercava coccole come se non fosse mai successo.
-‘azie fwatellone…- Mugugna Inghilterra sbadigliando, gli occhi già chiusi, un po’ dal sonno, un po’ dal atto che non osa guardare il fratello.
Non aspettandoselo, Scozia sbatte le palpebre stupito, ma poi con un certo imbarazzo e goffaggine cinge il fratellino con le braccia, stringendolo contro il calore del suo corpo.
-Non è poi così male.- È l’ultimo sospiro di Scozia, mentre scivola tra le braccia di Morfeo sentendo il fiato caldo di Inghilterra sul collo.




Che ve ne pare? Vi sono venute le carie per il troppo fuffo? Diabete? xD Spero di no. ^^
Come è nata questa storia? Ha una... storia un pò strana dietro. Mentre lavoravo al mio dipinto Just Tonight alcune persone mi hanno commentato: "Ma è troppo OOC! Scozia e Inghilterra si ODIANO!"
Il mio commento è stato: "Cari, se il fadom di hetalia riesce a far andare d'accordo America e Russia abbastanza da farli andare a letto insieme (nel senso più smaliziato del termine) perchè io non posso far dormire Scozia e Inghilterra nello stesso letto come cari fratellini, con tutta l'innocenza del mondo?"
Ed ecco come ho scritto questa storia per spiegare la mia teoria. XD
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Red_Hot_Holly_Berries