Storie originali > Commedia
Segui la storia  |       
Autore: cassiana    19/03/2011    2 recensioni
La convivenza tra Napoleone, Wellington, Garibaldi e il Professore non sempre scorre liscia. Tra sortite, inganni, dissapori ed allenze a volte assomiglia ad una guerra e per vincere una guerra è necessario ricorrere a degli stratagemmi.
Genere: Azione, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Wellington e Napoleone'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Stratagemmi
II. Offri al nemico un’esca per attirarlo


    
    In quella casa sparivano le cose. Piccoli oggetti, di solito, tanto che il Professore inizialmente non si era nemmeno reso conto di quello strano avvenimento. In un primo momento aveva imputato il fenomeno alla propria distrazione: era consapevole che spesso aveva la testa persa dietro le proprie elucubrazioni. Aveva anche pensato che molti di questi oggetti sparissero durante i giochi di Wellington, ma il gatto aveva una predilezione per le palline di carta e gli spaghi e il Professore aveva sempre una buona scorta di entrambi ed essa non sembrava intaccata dallo strano fenomeno di sparizione.
    Anche Napoleone era stato sospettato di sottrarre i piccoli oggetti e ciò aveva preoccupato non poco il Professore. Di solito Napoleone aveva il vizio di rubare il cibo e masticare scarpe e cuscini. Questo nuovo disturbo non solo sarebbe andato ad aggiungersi alle sue altre manie, ma sarebbe stato pericoloso per il suo apparato digerente. Così l’uomo trascorse molti giorni a monitorare i due compagni. Garibaldi non si era reso conto di niente, come c’era da aspettarsi a giudizio di Wellington, ma il gatto aveva percepito l’atmosfera di sospetto che li circondava. Ciò lo rendeva nervoso e ancora più guardingo del solito e aveva per questo iniziato una sua piccola indagine personale. Ma gli oggetti continuavano a scomparire.
    Il Professore era fuori con Napoleone, Wellington dormicchiava in uno spicchio di sole, il fermaglio brillava abbandonato sul piano della scrivania. Luccicava irresistibile agli occhi del ladro: l’oggetto scomparve in un frullio di ali nere. Un bottone di madreperla giaceva dimenticato a terra, accanto al comodino, ma dopo un battito di ali al suo posto c’era solo un bioccolo di polvere. Wellington cacciava uno spago dorato, lo lanciava tra le zampe anteriori e poi lo riprendeva al volo, mordicchiando feroce una delle estremità. Napoleone non partecipava alla caccia, era troppo impegnato a masticare il suo osso di pelle di bufalo, ma osservava l’amico giocare fino a che Garibaldi non calò in picchiata su di lui. Accadde tutto in un lampo: un momento prima Wellington lanciava lo spago e un istante dopo Garibaldi teneva nel becco quel medesimo cordino che brillava debolmente al sole. Napoleone lasciò cadere l’osso ed abbaiò per richiamare l’attenzione del Professore. Quando questi alzò lo sguardo dal proprio lavoro si trovò davanti uno spettacolo impareggiabile: Garibaldi volava qua e là inseguito da Wellington che miagolava con uno sguardo di puro odio negli occhi gialli. Fu quando scorse l’oggetto che spuntava dal becco di Garibaldi che il Professore cominciò a comprendere il mistero degli oggetti smarriti. Ridacchiò tra i baffi e lanciò un altro cordino al povero Wellington che aveva abbandonato la caccia e si stava leccando con grande dignità uno zampino posteriore. Intanto l’uomo aveva elaborato un piano per cogliere il ladro sul fatto.
    La monetina di rame lucidato splendeva sul davanzale della finestra, la pendola ticchettava solitaria, un gracchiare sovrastò per un momento quel suono e Garibaldi calò sull’esca. Quando si rialzò in volo la monetina non c’era più. Dal suo nascondiglio il Professore sorrise, proprio come aveva sospettato: il mistero era stato svelato.

   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Commedia / Vai alla pagina dell'autore: cassiana