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Autore: OhCheshireCat    19/03/2011    4 recensioni
Perchè, perchè devi andare? Perchè non capisci che è qui il tuo posto? Qui in New Jersey, con me, dove tutto ha avuto inizio?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stay






L' unica luce che ancora brilla nel buio è quella del lampione fuori dalla finestra. Un silenzio quasi innaturale fa da sottofondo a questa nostra ultima notte.
Ed io che non riesco ancora a prendere sonno. Perchè accanto a me, ci sei tu.
Sono quasi quattro ore che sono fermo nella stessa posizione, cercando di fare il minimo rumore anche solo nel respirare, mentre i battiti del mio cuore accellerano, secondo dopo secondo, ogni volta che gli occhi si posano su di te.
Dio, Gerard, come sei bello quando dormi. E non è un termine esagerato, no. Sei bello in ogni tuo particolare, dagli zigomi sporgenti, alla bocca dischiusa di qualche millimetro, al respiro lieve.
Per un attimo ho il desiderio di baciarti, di posare le mie labbra sulle tue, solo per un secondo. Ma subito freno l'istinto, no, non voglio svegliarti.
Sotto il chiarore di luna risplendono i tuoi capelli color fiamma. Li percorro con uno sguardo attento, dall'attaccatura alle punte, fino a quando non si mescolano con la pelle del tuo viso, candida, bianca, bianca come il latte.
Mi limito a sfiorarli, i tuoi capelli, a toccare con la punta dei polpastrelli qualche ciocca, solo per sentirli fra le mie mani.
E' passato tanto tempo dall'ultima volta, Gerard. Mi manca il brivido nel sentirti dire il mio nome, quando ansimando venivi sopra di me, tremando ogni volta, con gli occhi semichiusi coperti di lacrime.
Mi manca sentire le tue gambe avvinghiarsi alle mie, sentirle diventare un tuttuno con il mio corpo.
Cosa succederebbe se qualcuno entrasse, in questo preciso istante? Se Mikey, o Ray, irrompessero nella stanza e ci trovassero qui, insieme, di nuovo? O peggio, cosa succederebbe se tu ti svegliassi di soprassalto, cosa diresti nel vedermi a pochi centimetri dal tuo viso, come un tempo?
Mi perdo di nuovo nella perfezione del tuo viso, e credimi, se ti potessi vedere in questo preciso istante, sapresti di far invidia persino agli angeli.
Sei lussuria e sei purezza. Bellezza e dannazione. Sei la perfezione del bianco e del rosso.
La tua schiena si alza e si riabassa. Il respiro è calmo, ma il cuore batte forte.
A un passo da me, eppure lontano anni luce. Non posso raggiungerti, prenderti, farti mio. Sei il desiderio che mi sfugge sempre di mano, ogni dannata volta.
Che scivola via alla fine di un sogno.
Mancano poche ore alla tua partenza. E domani sarai già a Los Angeles. E ci diremo addio, che poi non è un addio, ma l'ho sempre immaginato così.
Ci incontriamo, ci salutiamo, ci lasciamo. Ci rivediamo ancora, e poi ci lasciamo di nuovo.
E' sempre stato così. Ed ogni volta ogni parte di me muore. Perchè, perchè devi andare? Perchè non capisci che è qui il tuo posto. Qui in New Jersey, con me, dove tutto ha avuto inizio?
All'improvviso il lenzuolo si sposta leggermente, quel che basta per lasciare scoperto il tuo petto. Nudo. Indecente. Privo di ogni difesa.
La mia mano scivola istintivamente giù per l'inguine, si addentra nelle mutande, ma un attimo dopo si blocca. No, anche in questo modo ti sveglierei.
Dio, Gerard, quante restrinzioni mi tocca subire per starti vicino. Ma in fondo va bene così, sì. Va bene anche solo guardarti, sentirti respirare, vivere, a poco più di un palmo di distanza dal mio corpo.
E' l'unico momento della giornata in cui posso starti vicino, e tu nemmeno lo sai.
Stare sveglio un' intera notte solo per vederti dormire; sì, ammetto di averlo fatto tante, forse troppe volte. Se solo sapessi...
D'un tratto le tue labbra si schiudono, qualche parola confusa esce dalla tua bocca. Parole incomprensibili, suoni inarticolati, senza senso ma... “Frank”.
Oh merda, ho sentito bene? Sisi lo hai detto, lo hai detto sul serio.
Il cuore mi sale su fino in gola, voglio urlare, gridare, dichiararlo al mondo, quello che hai appena osato dire in un sussurro.
E invece una lacrima scivola velocemente sul mio viso, in silenzio.
E' piccola.
Ed è fragile.
Ma è l'unica cosa che possiedo stanotte.
Cade sulla tua schiena nuda, e così anche questa se n'è andata.
Non ho niente, Gerard. Niente da perdere. Niente da ottenere. Se tu rimanessi, non farebbe così male. Se tu rimanessi, potremmo ricominciare...
Ma ormai stanotte è troppo tardi.
Ci proveremo, un'altra volta.
Ma ora sì... è decisamente troppo tardi.
Senza fare rumore mi alzo dal letto, mi dirigo dalla tua parte, mi piego sulle ginocchia e ora siamo così vicini da condividere lo stesso respiro.
Accarezzo la tua guancia, e per un attimo ho il terrore di averti svegliato.
I tuoi occhi si aprono per un momento, mi guardi, li richiudi.
Buonanotte, amore mio. Fai buon viaggio.
Dormi bene, anche per me.
Mi allontano con passo felpato, ed è come se non fossi mai stato in questa stanza, stanotte.
Ti guardo un'ultima volta.
sul tuo volto compare un tiepido sorriso
e per me, il sole è come se fosse già sorto.

   
 
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