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Autore: giulina    19/03/2011    10 recensioni
Eccolo.
Il suo protagonista era davanti ai suoi occhi che indossava un grembiule color ciclamino. Ma questi erano dettagli.
Moro, riccioli a volontà, occhi di un verde intenso, sorriso da palpitazioni e mani..…mani da Dio.
Bianca rimase a guardarlo per qualche minuto con gli occhi sgranati sotto gli occhiali neri e la bocca mezza spalancata mentre nella sua testa, la sua nuova long fiction stava prendendo forma.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Foglio bianco di word davanti agli occhi e niente da scrivere.

Come le succedeva spesso nelle ultime settimane, d’altronde.

Il minuto prima mille idee le vorticavano nella testa senza un filo logico preciso, immagini sfuocate, volti e situazioni senza un luogo e un tempo; il minuto dopo rimaneva a fissare il suo portatile sgangherato, con delle briciole di pane incastrare tra i tasti, come se la mente le si fosse svuotata all‘improvviso.

 Nemmeno i Coldplay o Nirvana erano riusciti a sbloccare la sua mente ingarbugliata quella mattina.

Bianca appoggiò la testa sulla superficie fredda del tavolo del bar, sbuffando sonoramente mentre gli occhiali neri le scendevano lungo il naso piccolo.

-Ahia….blocco dello scrittore di fan fiction?- La voce sarcastica della ragazza davanti a lei, le fece alzare di botto la testa.

-Sei sempre qui?- le chiese Bianca facendo sbuffare la riccia che alzò gli occhi al cielo.

-No, questo è solo un’ ologramma che esattamente fra 10 secondi esploderà. 10...9...8...7...6...-

-Quanti cappuccini ti sei bevuta oggi?- le chiese la mora indicando con un cenno della mano la tazzina poco lontana da loro con ancora dei residui di schiuma bianca soffice sul bordo.

-2...-

-….moltiplicati per 3- finì di parlare Camilla tirando fuori una sigaretta dal pacchetto rosso di Malboro.

-Cappuccini, sigarette, alcool, barrette al cocco…morirai molto presto, lo sai?-

La riccia toccò fulminea il tavolo di ferro con entrambe le mani e dopo aver fatto le corna con la destra, strinse il piccolo ciondolo a forma di coccinella che portava al collo attaccato ad una catenina d’argento.

-Anche te, ma per mano mia, se non la smetti di gufarmela ogni santo giorno!- sbuffò la ragazza facendo uscire una scia di fumo grigio dalle labbra carnose.

-Mi attengo ai fatti-

-Ognuno ha i suoi vizi. Io, per esempio, non sto tutto il santo giorno attaccata allo schermo di un computer a leggere storielline per quindicenni arrapate…-

-Io non scrivo storielline per ragazzine arrapate!- la interruppe Bianca rifilandole un’occhiataccia.

-No infatti. Le tue potrebbero essere benissimo delle commedie per film porno-

-Chi è che fa porno?- Bianca alzò lo sguardo su Davide che con un sonoro sbuffo si mise a sedere accanto a lei, poggiando la borsa a tracolla colma di libri per terra.

-Oggi la Burani era più terribile del solito. Ha anche anticipato l'esame di economia aziendale.Ho bisogno di caffè- disse il ragazzo appoggiando il viso sulle braccia incrociate sul tavolo.

Il biondo si stropicciò con una mano gli occhi marroni assonnati e appoggiò il mento sulle sua mani incrociate.

-Quella donna è frustrata-

-Ora lo penso anch‘io. Allora, chi è che si da al porno?- chiese accompagnando le parole con un sonoro sbadiglio che fece intravedere anche la sua trachea.

-Bia. È fissa su quel sito…ETC…GCF…- Tentò di ricordare la riccia facendo una buffa smorfia con la bocca.

-Si e ECG! EFP sorda!-

-è un sito hard?- chiese il ragazzo, sinceramente interessato, lanciandole un’occhiata curiosa bevendo un sorso dell’aranciata di Camilla.

Bianca si alzò nervosa dalla sedia e si allontanò verso il bancone del bar mentre i suoi due amici ridacchiavano tra di loro.

Nervosa per il blocco improvviso e per la fame che le aveva attanagliato lo stomaco, si mise a guardare tutti i dolcetti esposti nella piccola vetrina, lasciandosi ammaliare.

-Che desideri?- le chiese una voce maschile con un timbro profondo da dietro il bancone.

Bianca alzò lo sguardo verso il cameriere e mentre stava per dire “crostatina alle more, grazie..” le parole le morirono in gola.

Eccolo. Il suo protagonista era davanti ai suoi occhi e indossava un grembiule color ciclamino. Ma questi erano dettagli.

Moro, riccioli a volontà, occhi di un verde intenso, sorriso da palpitazioni e mani..…mani da Dio.

Bianca rimase a guardarlo per qualche minuto con gli occhi sgranati sotto gli occhiali neri e la bocca mezza spalancata mentre nella sua testa, la sua nuova long fiction stava prendendo forma.

Con un sorrisino imbarazzato corse al suo tavolo dove Camilla e Davide stavano bevendo un caffè e si gettò sul suo portatile nero credendo di vederlo scappare a gambe levate.

Camilla aveva gli occhi sgranati ed entrambi i sopraccigli alzati mentre la osservava pigiare veloce i tasti del computer senza staccare, nemmeno per un attimo, lo sguardo dallo schermo.

Davide, invece, era abituato agli attacchi schizofrenici dell’amica per cui la guardava indifferente, inzuppando un biscotto al cioccolato dentro il suo caffè, riflettendo sull’esame che avrebbe dovuto affrontare di lì a qualche giorno.

Finita la prima pagina di Word, Bianca lanciò un piccolo urletto di gioia, ringraziando mentalmente il ragazzo alla cassa che in quel momento stava servendo una ragazza dai lunghi capelli rossi.

 Con un sorriso sulle labbra ricominciò a scrivere come se intorno a lei esistessero solo i suoi personaggi e la sua nuova realtà che si intitolava “Crostatina alle more”.

D’altronde, quella era la vita di una scrittrice di fan fiction.

 

 

Cosetta che avevo scritto e che ho trovato nei meandri del computer. Ennesima cavolata!

Non ho parole da aggiungere in merito.

Spero solo che riusciate ad arrivare fino in fondo!

Un bacione,

Giulia :D

   
 
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