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Autore: Susi Echelon Hu    19/03/2011    0 recensioni
Ci sono troppe rotture, ritorni di fiamma, divergenze, alti e bassi in questa società per tenere il passo. Ci sono troppe complicazioni e aspettative e amori non corrisposti. Nate/Jenny. Completa.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jenny Humphrey, Nate Archibald
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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She lives in a fairy tale
Somewhere too far for us to find
Forgotten the taste and smell
f the world that she's left behind
It's all about the exposure the lens I told her
The angles were all wrong now
She's ripping wings off of butterflies

Paramore- Brick by Boring Brick

 


 
    Il primo e l’ultimo anno del liceo erano passati come un confuso vortice. Drammi, scandali e pessime decisioni si erano alternate durante i suoi ultimi anni alla Costance, e lei voleva dimenticare, dimenticare tutte le bugie, i ricatti e i giochi crudeli. Era rimasta intrappolata in un mondo che non voleva, si era trovata in triangoli amorosi e competizioni per il potere e aveva usato tutti come se fossero delle pedine.
C’erano ritorni di coppia, rotture e troppi alti e bassi per poter tenere il passo a quella società. C’erano troppi complicazioni, aspettative e amori non corrisposti.
 
(“Se vuoi far parte di questo mondo, Jenny, devi decidere… se tutto questo… ne vale la pena”)
 
Sua madre aveva deciso di trasferirsi in California al termine dell’estate.
Jenny l’aveva seguita, più che felice di scappare dalle crudeltà e bugie che si nascondevano sotto lo sfarzo e il glamour.
Lasciò che fosse qualcun altro a gestire quel folle regno.
 

 
Erano andati ad abitare in un caratteristico edificio di Beverly Hills e a Jenny piaceva il contrasto tra questo mondo e quello vecchio. C’erano più spray abbronzanti, ambulatori, e tutti sembravano delle star del cinema, ma a lei non importava.
Si preoccupava del clima. E alzava il termostato mentre decorava la sua nuova stanza.
Sua madre passava le estati a dipingere e i suoi lavori erano esposti in una piccola galleria d’arte nelle vicinanze.
Jenny passeggiava  lungo i marciapiedi sotto il sole estivo, fissando i vestiti nei negozi e mangiando gelato Ben & Jerry. Si teneva in contatto con Eric che le raccontava del suo nuovo ragazzo e dei drammi che si svolgevano a New York.
 
(“Oh, attento, E, non diventerai di nuovo uno stalker?”)
 
Quando si faceva troppo tardi e aveva ormai finito di colorare i modelli che aveva abbozzato- fantasticando sul giorno in cui avrebbe visto le sue creazioni dietro le vetrine dei negozi- riattaccava.
 

 
L’estate finì e lei aveva fatto domanda all’USC. Era stata ammessa e aveva promesso a sua madre che sarebbe andata a farle visita ogni volta che avrebbe avuto un week-end libero. Finì per condividere la stanza del dormitorio con una ragazza di nome Erin Silver, che preferiva essere chiamata solo ‘Silver’.
 
(“e tu chi sei? Courtney Love?” fu la prima osservazione che fece la ragazza su di lei)
 
Era alta, con capelli scuri, occhi blu ceruleo e un sarcasmo che avrebbe potuto rivaleggiare con quello di Dan. Questo le ricordò che suo fratello e Vanessa stavano ancora insieme. Parlarono delle loro vicende e notarono che i loro mondi non erano così diversi. Questo fatto piaceva e non piaceva a Jenny.
E dopo aver letto il blog di Silver, concluse che avrebbe potuto benissimo essere Gossip Girl.
 

 
Le classi erano… Beh, erano come tutte le classi, ma a Jenny non dispiaceva. A volte studiava insieme a Silver in un caffé vicino all’Università. E nei fine settimana improvvisavano dei party, guardando film dell’orrore e facendo qualche giro nei pressi della galleria d’arte della madre, ridacchiando e guardando i bei ragazzi che passavano davanti alla vetrina.
Un pigro pomeriggio di domenica si erano imbattute in una delle amiche di Silver, Naomi Clark, che era una fusione di Blair e Serena. Jenny si sentiva intimidita come quando era una matricola del primo anno e aveva appena incontrato la Regina della Costance.
Ma Naomi aveva gli stessi capelli biondi di Serena e lo stesso atteggiamento di Blair e Jenny non poteva odiarla…
 
(“Piacere di conoscerti”, la salutò Naomi in vero stile Waldorf, i suoi capelli biondi che brillavano sotto il sole come un alone dorato)
 
… Beh, non troppo, comunque.
 

 
Era a metà del semestre quando ricevette una chiamata da Nate Archibald. Jenny aveva cancellato da tempo l’iscrizione sul blog di Gossip Girl, perciò si sorprese quando la informò che aveva rotto con Serena.
Non disse nulla per confortarlo. Non mostrava neanche apprezzamento per la rottura e spendevano ore al telefono, parlando assolutamente di niente. Si sentiva a suo agio e stordita allo stesso tempo, ed era tutta sorrisi fino a quando era ora di riattaccare.
Silver entrava nella stanza un attimo dopo, guardando il suo stato di felicità con un sopracciglio alzato e uno sguardo accusatorio nei suoi occhi cerulei.
 
(“Fammi indovinare, era un ragazzo”)
 
Jenny negava con fervore tutto.
 

 
I mesi passavano e lei e Silver continuavano a fare quei festini e a mangiare gelati e Jenny era contenta di come fosse diventata semplice la sua vita, dove la sola cosa di cui si preoccupava erano i voti e impedire a Silver di fare qualcosa di troppo pazzo.
 
(“Silver, no!”)
 
Amava quella ragazza. Ma ammetteva che a volte la faceva uscire di testa o la perdeva di vista.
Silver le presentò sua sorella, Donna Silver, una bizzarra bionda che aveva dato un paio di occhiate al suo album dei schizzi prima di decidere di assumerla come stagista.
Jenny non poteva essere più felice.
 

 
Era entrata nella loro stanza dopo aver finito le lezioni del giorno e aveva trovata Silver in lacrime, avvolta nel piumone, che singhiozzava rumorosamente. Jenny buttò immediatamente la sua borsa sul suo letto e si arrampicò su quello dell’amica, coccolandola e abbracciandola, cercando di calmarla.
 
(“Fammi indovinare, era un ragazzo”, le sussurrò all’orecchio)
 
Due giorni dopo, un ragazzo di nome Ethan Ward fece capolino dalla soglia della stanza. Lasciò silenziosamente la camera mentre lo sentiva aprire il suo cuore alla sua compagna.
 

 
Il tempo volò velocemente mentre passava le giornate uscendo con Silver ed Ethan (che si era trasferito lì all’inizio del secondo semestre), lavorando con Donna, (che era simpatica e la sua miglior critica), aiutando sua madre nella galleria (che stava uscendo con un curatore; Jenny aveva appena saputo che stava per diventare il suo patrigno), e tenendosi in contatto con Eric, suo padre, Dan  e Nate, e prima che se ne rendesse conto, Natale era alle porte.
Nate, dopo la loro chiacchierata post- rottura con Serena, non aveva smesso di chiamarla un secondo in quegli ultimi mesi. Passavano tutto il loro tempo libero a parlare di vari argomenti, da “Niente sotto il sole” all’ultimo film di Bond per poi arrivare a discutere chissà come sull’apocalisse. Era bello essere amica di Nate senza tutte quelle tensioni sessuali e tradendo le sue ragazze con lei (volontariamente o no). Erano solo amici, parlavano, si mandavano sms ed e-mail a vicenda sulle loro giornate.
 
(“Non puoi a stare un giorno senza sentire la mia voce, vero Archibald?”)
 
Era bello parlare con qualcuno, ora che si sentiva il terzo incomodo con Silver ed Ethan; quest’ultimo le ricordava un po’ Nate, con quei dolci sorrisi e quel fascino fanciullesco. Erano pure stati entrambi capitani della squadra di lacrosse al liceo.
Era semplicemente bello avere qualcuno lì per lei, e Nate aveva sempre un orecchio per ascoltarla.
 

 
Arrivò il Natale, e Silver decise di passarlo insieme ad Ethan nel Montana, promettendola di chiamarla e mandarle sms ogni giorno. Jenny tornò a casa per trascorrere le vacanze con sua madre il suo fidanzato, Michael. I tre decorarono la casa con addobbi natalizi, mentre Jenny e sua madre desideravano disperatamente la neve.
Ma era Beverly Hills, e la neve naturalmente non arrivava mai. Ma questo non le fermò nel festeggiare il Natale con zabaione, biscotti e “Home Alone” 1 e 2 in DVD.
Il mattino dopo Jenny scese giù in cucina per la colazione, trovando un pacco per posta. Era avvolta da un lucido involucro di carta rossa e Jenny vide con sorpresa un biglietto.
Chiamò il mittente un secondo dopo, ridendo e ringraziandolo.
 
(“Sei la benvenuta”, le rispose semplicemente)
 
E lei praticamente riuscì a sentire il sorriso nella voce di Nate.
 

 
Trascorse il resto dei giorni di vacanza non movimentata e lamentandosi con Silver che era felicemente a fare chissà cosa con Ethan nel Montana. La bruna le disse di chiamare Nate e confessargli quello che provava per lui; Jenny le rispose domandandole se non si era presa qualcosa nel Montana.
Ci fu una breve pausa e la immaginò ruotare gli occhi dall’esasperazione.
 
(“Certo, comunque. Lasciati vivere nella città della delusione, ho sentito dire che è abbastanza bello lì”)
 
Lei si era arrabbiata e aveva riattaccato, ricevendo una chiamata da Nate un secondo dopo.
Mentre lo ascoltava prendere in giro suo fratello per un incidente riguardante l’aspirapolvere ed Eric alle prese con una colla super attaccante, si rese conto che parlare con Nate era diventata la parte migliore delle sue giornate, chiedendosi se Silver avesse ragione.
Quella notte, sdraiata nel suo letto a fissare il soffitto, concluse che amava Nate Archibald.
 

 
Il giorno prima di Capodanno le chiese perché avesse deciso di lasciare New York, di lasciare la sua vita alle spalle e, non lo chiese apertamente ma lei capì lo stesso, perché si fosse lasciata alle spalle lui.
La risposta era semplice.
 
(“Volevo essere solo Jenny”)
 
Non Piccola J, non Regina J, solo Jenny Humphrey.
Nessuno la conosceva a Beverly Hills; poter iniziare una nuova vita ed essere anonima era la sensazione più bella del mondo, dopo tutta la follia che aveva passato al liceo.
 

 
A Capodanno, Nate arrivò a casa sua senza alcun preavviso. Sorpresa ma felice, gli chiese perché si trovasse lì. Lui alzò le spalle, sorridendo, e i suoi occhi blu scintillarono, facendole battere il cuore un po’ più veloce.
 
(“Volevo essere solo Nate”)
 
E lei gli sorrise, comprendendolo fin troppo bene.
 

 
Le disse di amarla durante i baci di mezzanotte, e lei, ridendo, rispose che lo ricambiava.
E quando lo raccontò a Silver, la brunetta le disse solo una cosa.
 
(“Te l’avevo detto”)
 

 
A/N: Si lo so, fa schifo. Per coloro che non sapessero, ho preso in prestito i nomi del telefilm 90210. Silver, Ethan, Naomi, Donna- sono tutti presi da lì.
 
A/T: Rieccomi qui con una nuova storia tradotta che era dentro il mio archivio da non so quanti mesi xD Bhe, mi ha ispirata immediatamente perché trovo che Silver sia fantastica, poi ho intenzione di invadere qst sito di FF sulla coppia Nate/Jenny muahahahah ;D bhe, ringrazio tutti coloro che leggeranno e/o recensiranno questa one-shot, baci
Ps: adoro la canzone “Brick By Boring Brick” dei Paramore, se avete un po’ di tempo andate ad ascoltarla^^
    
  
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