20/03/2011
2 recensioniNon
ho ben chiaro quale parte del mio cervello l'abbia -o del mio cuore-
l'abbia partorita.
Spero comunque sia di vostro gradimento.
A voi, Panda.
Un bacio.
non ti muovere
Non muoverti.
Si guardano negli occhi, in silenzio. Un silenzio colmo di mute parole. Parole di rabbia, parole di tristezza, infelicità. Parole d’amicizia, parole di passione, parole… d’amore.
Si guardano negli occhi come se si vedessero per la prima volta, gli sguardi stretti fra loro, come fossero anelli di una catena d’acciaio.
Ascolta il tuo respiro.
Fremono, come fossero foglie autunnali accarezzate dal vento in procinto di cadere sul terreno, umido e freddo. Pronte a crollare, pronte a lasciarsi andare.
Ascolta il mio respiro.
Gli occhi color caramello di Aurora brillano alla fioca luce della lampada, quella che ha comprato il mese scorso e che ha posizionato sul comodino accanto al letto.
Brillano di una strana luce, una luce che affascina, che ammalia Luca. Non riesce a voltare lo sguardo, non riesce a muovere un solo muscolo.
Riesci a sentirlo? Riesci a sentire il mio cuore battere?
Seduti sul letto, l’uno di fronte all’altra, tacciono. Tacciono per minuti che sembrano interminabili, infinti.
I loro petti si muovono lentamente, i loro respiri sono un leggero sussurro, quasi avessero paura di fare troppo rumore.
Non osano muoversi.
Non guardano altro, se non le iridi dei loro occhi.
Mi vedi?
Penetrano attraverso quella membrana, leggono l’uno l’anima dell’altro.
Aurora non vede occhi azzurri, vede Luca.
Luca non vede occhi caramello, vede Aurora.
Ed un turbinio di emozioni li scuote.
Un tempesta.
Mi senti?
Leggono quei muti segreti celati in fondo al cuore, nascosti per tanto tempo.
Ma ora, è giunto il momento. Ora, finalmente le loro anime s’incontrano, s’immergono l’una nell’altra, cantano, danzano, sussurrano. Ora non ci sono più segreti, ora ci sono Aurora e Luca.
Sii mio.
Nessuno osa fare la prima mossa, scossi da quell’intimità inaspettata. Nessuno riesce a muoversi.
Ad un tratto, entrambi alzano un mano, prima di ritrarla e poggiarla sul materasso.
Non sorridono, continuano a guardarsi negli occhi, in silenzio. Le labbra serrate in un linea retta.
Sii mia.
Aurora dischiude le labbra, come se volesse parlare, ma da essa non vi esce alcun suono.
Luca le guarda la bocca, dischiudendo la sua.
Ed è questo il momento. Quel momento che ogni persona che ama attende. Il momento prima del bacio, quel bacio importante, quel bacio che sigilla un patto d’amore, che ti unisce a qualcuno in silenzio, con un tocco tanto leggero da apparire irreale. Un momento in cui non conta più chi sei, cosa hai fatto, ma solo ciò che ti lega all’altro, ciò che ti lega indissolubilmente al suo cuore.
Sono tua.
I loro visi si avvicinano. Possono avvertire il respiro dell’altro sul viso. Un dolce profumo avvolgerli ed abbracciarli.
Aurora freme.
Luca freme.
Il momento prima del bacio.
Sono tuo.
Per quanto si sono cercati? Quanti mesi, anni hanno aspettato questo momento?
Tre anni. Avevano diciotto anni quando si sono conosciuti.
Per tre anni si sono amati in segreto, celando all’altro il proprio amore. Celando i propri sentimenti.
Quel pomeriggio, iniziato come tanti altri, si è trasformato nel momento.
Amami.
Bevi il mio amore.
Ubriacatene.
Luca trattiene il fiato, mentre solleva una mano avvicinandola al viso di Aurora.
Le preme il palmo della mano sulla guancia, le accarezza i capelli color del grano. Hanno la stessa consistenza della seta.
Lei chiude gli occhi, strofinando il viso sulla sua mano.
Poi lui l’allontana.
La mia pelle cerca la tua.
Aurora apre gli occhi, incontrando nuovamente quelli di Luca.
Alza la mano, l’avvicina al viso di lui.
Poggia i polpastrelli sulla sua mandibola, carezzando con un lieve tocco la barba incolta, sfiorando poi il contorno delle labbra. Lui le dischiude.
Lei allontana la mano.
Il tuo sguardo è dolce nettare.
M’incolla a te.
I loro visi si avvicino con lentezza, un dolce andirivieni.
Si lasciano trasportare dai loro cuori, come le onde fanno col mare.
In questa stanza buia, l’unica cosa che vedo… sei tu.
Ed è questo il momento. Il momento dei momenti, il nocciolo di amore tanto profondo da mutare giovani vite.
Le loro labbra si cercano, si agognano, si sfiorano. Si plasmano con dolcezza l’una all’altra e tutt’intorno ogni cosa perde di significato.
Aurora non sente altro che le labbra di Luca sulle sue.
Luca non sente altro che le labbra di Aurora sulle sue.
Amami.
Un bacio leggerlo, a fior di labbra.
Si allontano l’una dall’altro.
Le loro guance si sfiorano, un contatto che pare bruciare le loro pelli.
Trattengono il respiro, come avessero paura di rompere la bolla di sapone in cui si trovano. Come se avessero paura di rompere l’incanto e l’intensità di quel momento, facendo troppo rumore.
Solo le loro guance sono in contatto, mentre entrambi chiudono gli occhi.
Linfa vitale, per me.
Si lasciano cadere sul letto. Poggiamo una mano sul fianco dell’altro.
Le loro fronti si incontrano, le punte del naso si sfiorano.
Le labbra si cercano.
Sigillo il mio amore in un bacio.
Lei gli passa una mano fra i capelli color cioccolato, lui le sfiora il collo.
E poi Aurora trova rifugio nel petto di Luca, proprio lì, dove c’è il cuore. Lo sente battere, frenetico.
Gli prende una mano e se la posa sul petto. Il cuore di lei batte contro la grande mano, frenetico.
Una compiuta emozione.
Oh, amami poco così da amarmi a lungo.
Brucia d’amore, come un ciocco il giorno di Natale.