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Autore: KillerQueen86    20/03/2011    7 recensioni
"Non capì le parole di Donna, ma vide che sorrideva e guardava in lontananza dietro di lui. Sperava che fosse vero, lo aveva desiderato tanto.... troppo in quelle due misere ore. Si voltò e i suoi cuori si fermarono, il suo respiro si fece più lento, deglutì incredulo."
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come Back to me

 

 

Personaggi: Tenth Doctor, Rose Tyler

Rating: PG

Genere: Introspettivo, triste, romantico

Avvertimenti: one-shot, da collocare dopo Doomsday

Conteggio parole: 679

Note: Giorni fa ho visto un video su youtube “Come back to me” e mi ha ispirato questa piccola Fan Fiction, spero vi piaccia.

Beta: Sayuri_Hanami

Disclaimer: Doctor Who e tutti i suoi personaggi non sono di mia proprietà (purtroppo), tutti i diritti sono dei legittimi proprietari, il mio è solo un divertimento.

 

 

Lasciò la presa su quella leva, incredulo di quello che era appena successo. Nella sua mente ancora sentiva le sue grida, le urla disperate della sua Rose, mentre scivolava lontano da lui, per sempre. Lentamente si avvicinò a quel maledetto muro bianco che li divideva, deglutì cacciando via le lacrime, che premevano contro i suoi occhi per uscire. Appoggiò la mano e poi l’orecchio a quel muro, riuscendo a percepire, anche se leggera, la sua presenza, a di là di quella parete. Quanto avrebbe voluto averla lì, stringerla a sé festeggiando la fine di un'altra battaglia, ma ancora una volta si ritrovò da solo e stavolta con una ferita così profonda da non fargli sentire altro.

“Per Sempre”

Risuonò nella sua mente, mentre si allontanava dal muro, e ora più che mai quelle  sue parole, quella sua promessa bruciava e faceva male, dannatamente male, ma avrebbe cercato un modo per dirle addio, per poterla almeno rivedere un ultima volta e dirle tutto.

 

Quando apparve su quella spiaggia, i suoi cuori accelerarono il battito, voleva correre da lei e stringerla, ma era impossibile, e quando vide che anche lei cercava un minimo contatto, il suo respiro si bloccò. Quanto desiderava sentire la sua mano sulla sua guancia, sentire nuovamente il calore del suo corpo stretto contro il  suo, e poter nuovamente baciarla, poterla sentire accanto a lui.

Vide nei suoi occhi il dolore e nella sua voce poteva sentire lo sforzo che faceva per rimanere lucida e non piangere, tentò anche di scherzare e riuscì a prendersi gioco di lui, facendogli credere per un secondo, che lei potesse essere incinta di Mickey. Una fitta di gelosia lo aveva attraversato, voleva che lei fosse felice, ma sapere che un altro uomo poteva dargli quello che lui non poteva, gli faceva ancora più male. Ma vedere il suo sorriso per un attimo, gli fece dimenticare quella possibilità.

Pronunciò con orgoglio il suo nome, nel sapere che aveva iniziato a lavorare al Torchwood per difendere la Terra, proprio come aveva fatto con lui.

Ma più loro parlavano, più lui sentiva il tempo scorrere troppo velocemente, e lui cercava il coraggio e le giuste parole per poterle dire quanto importate era stata per lui, e che nessun altro avrebbe potuto prendere il suo posto.

“Io Ti Amo.” Gli disse tra le lacrime, facendolo tremare, le sorrise sapendo che lei doveva sapere, meritava di saperlo per tutte le volte che lo aveva fatto sentire meno solo, per avergli illuminato la sua vita con il suo sorriso, per averlo salvato così tante volte.

“Rose Tyler …” pronunciò il suo nome con le lacrime agli occhi, ma non riuscì a finire quella frase che si ritrovò nuovamente nella sua navicella, due lacrime che gli solcavano il viso e quelle parole sulle sue labbra,  quella frase che lei non avrebbe mai sentito. Si maledisse per non averlo fatto prima, per non averle detto prima quanto significasse per lui.

 

 

 

 

Non capì le parole di Donna, ma vide che sorrideva e guardava in lontananza dietro di lui. Sperava che fosse vero, lo aveva desiderato tanto.... troppo in quelle due misere ore. Si voltò e i suoi cuori si fermarono, il suo respiro si fece più lento, deglutì incredulo. In fondo quella strada c’era lei, la sua Rose, i capelli biondi mossi da un leggera brezza, e il suo viso illuminato da un grande sorriso, gli era mancato così tanto, lei gli era mancata così tanto, sperava solo che non si trattasse di qualche sogno o qualche allucinazione.

La vide muoversi verso di lui, e il suo corpo in automatico fece lo stesso. Corse verso di lei più che poteva, nella sua mente rivedeva tutte le volte che l’aveva stretta a lui alla fine di una battaglia o solo per consolarla. Rivide tutte le volte che in quei due anni avrebbe voluto farlo, ma non aveva potuto, di tutte le volte che voleva parlarle ma non gli era stato concesso. Voleva stringerla a sé, baciarla e dirle quanto l’amasse, voleva recuperare tutto il tempo durante il quale erano stati divisi. In quel momento non importava nient’altro, i Daleks, Dravos la fine dell’Universo. Per quel momento esistevano solo loro due, il Dottore e la sua preziosa Rose.

 

Fine.

 

   
 
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