Che Pasticcio, Billie Joe!
Part One
Urla,
battiti di mani, le luci dei riflettori che illuminano il palco e chiunque vi
salga sopra. Respiro,
respiro a fondo, senza capire perché improvvisamente sento così forte il
battito del mio cuore nelle orecchie. Non è la prima volta che suono di
fronte ad un pubblico numeroso, se penso che l’anno scorso al Milton Keyns c’erano quasi 130.000 persone…eppure…cazzo mi manca il fiato. Arrotolo nervosamente una manica
della camicia fino al gomito, osservando per qualche istante il tatuaggio che
raffigura il nome di Jakob, perdendomi in quel mondo
tutto mio nel quale mi sento al sicuro. Ma questa volta non funziona maledizione. Perché non riesco
a rallentare i battiti?
La mano di Mike mi cala
sulla spalla con forza e non riesco a trattenere un lieve singulto “Porca puttana Mike
mi hai fatto spaventare..” Mi guarda con un sorrisetto
beffardo, sedendosi sulla poltrona accanto alla mia. Chiudo gli occhi per non
pensare a niente, persino lì nel nostro camerino continuo a sentire quelle
urla…e anche qualcos’altro. “Chi c’è sul
palco?” chiedo, innocente, strofinandomi gli occhi con la punta delle dita,
senza pensare all’eye lyner
nero che ho messo solo da pochi minuti “Mh..credo Robbie Williams..ma non prendermi alla lettera, non sono andato a
sbirciare..” Mi lascio sfuggire un sospiro, a mala
pena so chi è quel ragazzo. Sì ok, leggo anche io i
giornali e sento le voci..ho anche ascoltato qualche sua canzone, di qualche anno fa..non se la cava male..(XDDDD) Mi alzo in piedi, saltellando
per la stanza e facendo versi strani con la bocca, come faccio sempre prima di
un’esibizione, quando sono nervoso. Divento spiacevolmente intrattabile. Non ci
vuole molto perché Mike si accorga
del mio stato d’animo, come se avesse trovato qualcosa di diverso dal solito “Billie, cazzo, è un’esibizione come un’altra..ok
è per scopo umanitario ma la sostanza non cambia. Vedi di calmarti, ok?” Quasi senza preavviso mi lancia la mia chitarra,
quella vecchia Gibson che di cadute già ne ha fatte
tante. Riesco ad evitare l’ennesima, afferrandola al volo per il manico. “Grazie Mike, tu si che sai essere incoraggiante..” Annuisce, infilandosi
poi nella toilette. Non commenta oltre, si ricorda benissimo anche lui delle mie ricorrente crisi di panico, sa bene che non posso
farci niente. Devo farmela passare prima della nostra esibizione o saremo nella
merda..Mi lascio ricadere
sulla poltrona, la chitarra sulle ginocchia, mentre alle orecchie mi arrivano
ancora le note di quella canzone..e quella voce…
“And through it all she offers me protection
A lot of love and affection
Whether I'm right or wrong
And down the waterfall
Wherever it may take me
I know that life won't break me
When I come to call she won't forsake me
I'm loving angels instead”
Riapro gli occhi solo quando un sonoro ceffone mi prende dritto alla testa. Bel
modo di essere svegliato..”Ma cazzo..” mormoro,
voltandomi, ritrovando la faccia di Trè a pochi
centimetri dalla mia, dietro al divano “Ben
svegliato Principessino sul Pisello..ti sembra il momento di addormentarti?”
”Perché non vai a cagare?” Inarca un
sopracciglio e lui scoppia a ridere. Ci provo anche io ma non mi viene bene
come vorrei..nonostante sia riuscito persino a finire nel mondo dei
sogni, quel senso di panico ancora non mi molla. Lo sento sullo stomaco come
un’incudine. Come se qualcuno mi avesse riempito le viscere
di piombo. Passo entrambe le mani sugli occhi,
sbavando appena la matita nera e fregandomene altamente. Mi alzo, accorgendomi solo quando sono già in piedi che non ho più
Ahhh, ma
ecco che torna. Mi manca il fiato, polmoni completamente vuoti. “Trè..Trè, vai avanti, vi raggiungo
tra due minuti, ho lasciato una cosa in camerino..” Sembra non accorgersi
del colorito verdastro che miè salito alle guance o
dei rivoletti di sudore che mi rigano la schiena. Mi sembra
di essere sull’orlo di una crisi epilettica da tanto mi tremano le
ginocchia. Lui annuisce e avanza per il corridoio, sparendo dopo qualche
secondo dietro un angolo. Mantengo il sorriso stampato sulle
labbra finchè non può più vedermi, dopodichè
mi lascio scivolare con la schiena appoggiata al muro. “Se sto morendo dimmelo..” Chiudo gli
occhi, appoggiando la chitarra al mio fianco, tentando di fare respiri
profondi, ma per ognuno avverto una fitta al cuore che mi costringe a piegarmi
in avanti. Se avesse anche dolore al braccio opterei
per un infarto “Merda,
merda merda!” Esclamo,
prendendomi la testa fra le mani, premendo forte contro le tempie. Ma perché proprio adesso? E io che speravo
di esserne uscito..Probabilmente se mi ritrovassi di
fronte un cadavere in putrefazione la prenderei meglio. Ma lo so bene che non è
per l’esibizione, è solo una crisi..una
crisi bastarda. Se c’è qualcosa di cui avrei bisogno
adesso è una bella dose di Novocaina. Non riesco nemmeno a ridere per
l’associazione del mio pensiero con Give me Novocaine..
E’ una voce che interrompe il mio eroico sforzo di respirare e mandare un po’
di ossigeno al mio cervello in panne. “Ehi..tutto ok?” Già sentita. Alzo lo sguardo senza staccare le
dita dai capelli, tanto nemmeno lo sento il vago dolore pungente che mi sto
provocando da solo alla cute. Osservo il giovane che mi ritrovo di fronte, ma certo certo, è quel cantante..quel..mh..Robbie Williams se non
sbaglio. Quindi c’è anche lui, Mike
non aveva sbagliato. Già, perché io mica ho letto la scaletta dei partecipanti,
come è ovvio che sia. Ma a
tutti piaccio così caprone e testone, cosa posso farci? In ogni caso annuisco
con la testa, sperando che si tranquillizzi e se ne vada il più velocemente
possibile..non mi va di dividere le mie pene con uno sconosciuto,
anche se ha una voce melodiosa come la sua. Ma che cazzo
sto dicendo? Porto una mano sugli
occhi, premendo forte con i pollici, per riuscire a svegliarmi da quello stato
pietoso. Quando li riapro, lui è ancora lì di
fronte a me, però inginocchiato. Inarca un sopracciglio tentando di nascondere
la mia difficoltà a respirare, senza grande successo “Non mi pare proprio che vada tutto bene Billie..” Ma mi ha chiamato
per nome o me lo sono solo sognato? Probabilmente capisce da solo quello che
sto pensando anche soltanto traducendo la mia espressione, che a vederla
dall’esterno dev’essere particolarmente buffa. Infatti ride. “Guarda
che ascolto anche io i Green Day eh..Comunque..” Allunga un
braccio, portando una mano sulla mia spalla. Lo lascio stranamente fare, troppo
impegnato a fingere, e male, per poter reagire in modo degno. “hai i nervi tesi come corde di violino..aspetta,
so io quello che ti ci vuole..” Si siede al mio fianco, portando anche la
mancina sulla mia spalla sinistra, cominciando a premere con i pollici e le
punte delle dita. “Ehm..” riesco solo a mormorare una cosa simile, preso alla
sprovvista da quel gesto. Sono seduto sul pavimento in un corridoio, nel bel
mezzo di una crisi di panico, a dieci minuti dall’inizio di una performance
davanti a migliaia di persone e con un “collega” che mi massaggia la schiena.
Adesso…se arrivasse qualcuno il mio primo desiderio
sarebbe di sparire sotto terra nei meandri più oscuri. Però..però non è così
spiacevole. Inizio già a respirare più facilmente..
”Va un po’ meglio?” mi chiede e io
annuisco senza guardarlo ne spiaccicare una sola parola. Mi sta mettendo in
imbarazzo, ma per lo meno sembra che la crisi mi stia passando. “Ecco adesso sto davvero meglio..devo..devo
andare..” Merda. Faccio per alzarmi in piedi,
grazie anche al fatto di aver ripreso il normale battito cardiaco e nello
stesso istante in cui il mio sedere si separa da terra sento le sue mani che mi
sfiorano la vita. Ok ok,
coincidenza Billie, coincidenza.
Tu ci credi alle coincidenze, no? No. Ma bene..
”Devi esibirti adesso, per quello eri
così agitato?” mi chiede, prima che riesca ad allontanarmi. Mi volto, lo osservo tenendo questa volta la testa alta. Non mi
va che riesca a farmi abbassare lo sguardo, insomma è
una cosa che non sopporto. “soffro di
crisi di panico fin da bambino..a volte mi succede” Accenna un sorriso incrociando le
braccia al petto. Ha la classica espressione sul viso di chi pensa “ma sì,
diamogli ragione, tanto che mi costa” e questo proprio mi fa uscire di testa. Incazzare. Se potessi, se avessi tempo, probabilmente me ne fregherei
del fatto che mi ha salvato la giornata e gli salterei addosso con tutta l’intenzione
di fargli del male. Ma…ma c’è un palco che mi aspetta
e anche diversi insulti che credo Mike mi lancerà
dietro. Mi volto nuovamente in direzione del backstage, facendo qualche passo
per allontanarmi..sentendo sempre e comunque il suo sguardo incollato alla
schiena “buona fortuna Billie..ci vediamo più tardi..” Inarco un sopracciglio
senza voltarmi..devo prenderla come una minaccia?
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Doveva essere una One Shot ma ho finito per
dividerla in due parti XD avevo previsto di finire prima Lost Child, ma questa
fic è nata da una promessa fatta al mio migliore amico, non potevo tirarmi
indietro. Vi dico subito che la coppia in questione Billie-Robbie
non è di mio gradimento..ma
il mio amico me l’ha chiesto per favore e poi le sfide mi piacciono XD Chiedo
venia a tutti quelli che comunque la pensano come me..e
spero non vi scandalizziate troppo u.u Prometto che
evito di descrivere scene troppo spinte, come da esplicita richiesta xD E intanto mi preparo per andare a vedere BrokeBack Mountains *_* A presto.
JiMmY.