Era la fine di aprile del duemila e dieci, io e i miei genitori siamo partiti dall'Italia per raggiungere il fiorito Giappone, ricordo era una mattinata luminosa e calda. Io ero ansiosa, non vedevo l'ora di arrivare e poter ammirare i ciliegi in fiore, la festa dell'Hanami era in corso.

Avevo sognato tantissime volte di poter partecipare all'evento della festa dei ciliegi e attraverso l'ohanami volevo contemplare la bellissima fioritura color rosa pallido di questi pittoreschi esseri viventi.

Era un momento per lasciare la monotonia italiana per poterci ricaricare col potere e l'energia rilassante che sprigiona quel posto fantastico. Avevo guardato molte volte tramite internet quell'immagini incantevoli, il mio sogno era quello di poter sedermi li e accanto ai miei passare dei momenti magici sotto quei benefici e bellissimi alberi, magari sorseggiando un sakè oppure discutere con la gentile gente del posto.

Per questo tempo prima mi ero iscritta a un corso di giapponese e dovevo fare da interprete ai miei una volta giunta in Giappone.

Era stata un'impresa ardua convincere i miei, loro non conoscevano e non si interessavano alla cultura orientale, ma attraverso i miei racconti dei manga e le leggende lette da me, cercate con pazienza e devozione nel web sono riuscita a incantarli così tanto che anche loro per sfuggire dallo stress quotidiano si sono decisi e sono partiti con me.

Non potevo crederci, stavamo per atterrare, ero elettrizzata, l'aereo già si era inclinato per prepararsi all'atterraggio, stava per toccare il suolo, il fertile e germogliato Giappone.

La festa dell'Hanami letteralmente significa “Guardare i fiori”; è una tradizione antichissima dei giapponesi e consiste appunto nell'ohanami, ammirare i fiori di ciliegio, i famosi sakura, durante la loro fioritura.

In Giappone gli alberi di ciliegio fioriscono in periodi diversi nelle varie regioni, si inizia già a febbraio ad Okinawa e gli ultimi boccioli appaiono nell’Hokkaidō a maggio. L’importanza di questo meraviglioso evento è testimoniata ogni anno dai canali televisivi meteorologici che si sfidano per indovinare i giorni in cui avverrà la fioritura nelle varie regioni del Paese. Da queste previsioni dipende gran parte del turismo giapponese, noi eravamo diretti verso la costa nordorientale del Giappone, ma prima sostavamo a Tokyo, dove anche li durante la fine di aprile quest'anno si era verificata la fioritura.

Pensavo molto spesso al mio più grande desiderio che era quello di poter ammirare l'albero di ciliegio più grande e antico del Giappone che possiede mille e ottocento anni e si trova a Hinoharu, nelle vicinanze della capitale Tokyo, speravo di trovare l'occasione di poter andarci magari nelle ore di sosta prima del nostro allontanamento dalla zona di Tokyo.

Ricordo quando senti' l'aereo con la ruota anteriore toccare terra e assestarsi mettendosi in posizione orizzontale, quella sua corsa per frenare, “dopo quella sarò scesa, e toccherò con i miei piedi il Giappone!” pensai con occhi lucidi e sognanti.

Si aprirono le porte, io e i miei fummo i primi a scendere, ricordo quel cielo azzurro con piccolissime nuvole sparse qua e là, bianche e tondeggianti, sembrava un quadro luminoso e vivo. Sotto, la gente e gli autobus passavano, questi sembravano giocattoli, io ero li in cima alla scaletta stavo scendendo, soffiava un venticello leggero che mi sfiorava il viso e i capelli, con me i miei genitori e tantissimi miei concittadini armati di fotocamere e sorridenti, chissà se tra loro c'era qualcuno folle come me, pensavo.