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Autore: Teenage Dream    20/03/2011    4 recensioni
Questa è la traduzione di una one-shot di Fear of Falling. Potete trovare l'originale QUI: http://www.fanfiction.net/s/6837032/1/This_Moment.
Sono stata autorizzata dall'autrice a tradurre le sue storie:
I am definitely okay with that. :)
I'm also flattered, thank you!
Questa one-shot racconta in maniera più approndita gli avvenimenti della 2x16, sia dal punto di vista di Blaine che di quello di Kurt. SPOILER 2x16!!
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Kurt Hummel
Note: Traduzione | Avvertimenti: Spoiler!
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Questa è la traduzione di una one-shot di Fear of Falling. Potete trovare l'originale QUI.
Sono stata autorizzata dall'autrice a tradurre le sue storie:
I am definitely okay with that. :)
I'm also flattered, thank you!
Questa one-shot racconta in maniera più approndita gli avvenimenti della 2x16, sia dal punto di vista di Blaine che di quello di Kurt. SPOILER 2x16!!

 

Blaine osservò Kurt attraversare la stanza, vestito completamente di nero. La luce del sole penetrava dalle grandi finestre della Dalton e illuminava le lacrime che scorrevano sul suo volto mentre cantava, e Blaine si scordò di cantare. Blaine si scordò di respirare. Blaine si scordò come si facesse qualsiasi cosa eccetto fissare Kurt.

La voce di Kurt era splendida. Blaine lo aveva sentito cantare un assolo solo poche volte... aveva dimenticato quanto fosse bella la voce del controtenore. Ciononostante, in qualche modo stavolta era diverso. Non era un'esibizione. Non era un grido per attirare l'attenzione. Questo era Kurt che esponeva la sua anima e lasciava uscire le sue emozioni. Era pieno di sentimento ed era la cosa più bella che Blaine avesse mai visto.

Era come se vedesse Kurt per la prima volta, ed in un certo senso era così. Il ragazzo che gli stava davanti era diverso dal Kurt che era abituato a vedere. Non era il Kurt insicuro, privo di fiducia in se che vedeva nel corridoio della scuola quasi tutti i giorni. Blaine sapeva che Kurt aveva rinunciato a pronunciarsi contro i Fringuelli la maggior parte delle volte e aveva semplicemente deciso di tenere la bocca chiusa - se dava voce alle sue preoccupazioni  lo faceva solo con lui.

Non era nemmeno l'impertinente, sarcastico Kurt che emergeva quando era con i suoi compagni della McKinley. In tutta onestà, anche se Blaine pensava che fosse piacevole vedere Kurt essere maggiormente se stesso con gli altri suoi amici, riconosceva anche che molta dell'arguzia di Kurt era un meccanismo di difesa. C'era sempre qualcosa che lo tratteneva dal mostrare cosa gli passava davvero per la testa.

Ma questo... questo era semplicemente Kurt.

Blaine voleva attirare Kurt fra le sue braccia. Voleva baciare via le sue lacrime, ed era abbastanza sicuro che questi non fossero pensieri normali da avere nei confronti del proprio migliore amico.

Ovviamente, sapeva già di piacere a Kurt. Kurt gliel'aveva confessato il giorno di San Valentino, e Blaine gli aveva stupidamente risposto che non voleva rovinare quello che già avevano.

Osservò Kurt terminare la canzone e ringraziare i Fringuelli. Blaine era sicuro di aver commesso un errore. Kurt era stato lì tutto solo, affettuoso e bellissimo e perfetto.

Blaine non aveva mai desiderato nessuno più di così.

 

xxx

 

Blaine non era riuscito a dormire quella notte... voleva solo vedere Kurt... per sentirlo cantare, per prendergli la mano, per baciarlo senza ragione...

Sapeva che Kurt avrebbe voluto cantare alle Regionali. Blaine voleva sentirlo cantare alle Regionali. Sapeva che il consiglio non avrebbe rinunciato all'ultimo minuto ad un suo assolo per darlo a Kurt... Kurt aveva ragione - i Fringuelli si poggiavano completamente su Blaine.

All'improvviso gli tornò in mente Natale, quando Kurt lo aveva aiutato ad esercitarsi nel suo duetto per King's Island. Era stato semplice e divertente e perfetto... ammiccante ed in perfetta armonia, come se fossero fatti per cantare insieme.

Blaine ebbe un'idea.

 

xxx

 

Blaine si stava comportando in maniera diversa, realizzò Kurt. Non era sicuro di cosa fosse, ma qualcosa nel modo in cui Blaine lo guardava ultimamente gli faceva contorcere lo stomaco in maniera nuova. In tutta onestà, aveva provato a rinunciare a Blaine. Ci aveva davvero provato. Ma il modo in cui lui lo guardava ultimamente gli faceva dimenticare come si respirava, e aveva realizzato di non essere nemmeno vicino a dimenticare il suo migliore amico.

Era rimasto sorpreso quando Blaine aveva parlato durante le prove dei Fringuelli. Era rimasto scioccato quando aveva detto che voleva cantare con lui. Non poteva impedirsi di chiedersi se il motivo fossero le sue lamentele sul fatto che Blaine otteneva tutti gli assoli per le loro gare. Blaine sapeva che Kurt era invidioso. Kurt non provava nemmeno a negarlo. Voleva cantare. Voleva stare sotto ai riflettori come non era mai mentre era alla McKinley. Voleva che la Dalton fosse diversa. Ma non voleva un assolo per pietà...

Il consiglio non aveva nemmeno votato per portare un duetto alle Regionali. Nessuno di loro si era mostrato favorevole all'idea, ma non appena Blaine aveva dichiarato di voler cantare con Kurt, le loro mani si erano levate tutte insieme, e Wes sorprendentemente aveva sorriso. Wes in genere era così serio quando si parlava dei Fringuelli, perciò quando aveva battuto il suo martelletto sul tavolo e si era complimentato con lui, Kurt aveva capito che c'era qualcosa di diverso.

Cercò di concentrarsi su qualcos'altro. Se doveva cantare con Blaine, avrebbe dovuto preoccuparsi della gara e non dei suoi stupidi sentimenti non corrisposti. In cerca di distrazioni, decise di decorare meticolosamente la bara di Pavarotti. Ovviamente Blaine aveva scelto di interromperlo, eliminando efficacemente il diversivo.

Kurt rimase sorpreso dalla canzone scelta da Blaine. Onestamente non riusciva ancora a non pensare al fatto che sì, lui e Blaine avrebbero duettato di fronte ad un migliaio di persone e a tutti i suoi vecchi compagni di scuola e che a Blaine non importava quello che chiunque avrebbe potuto dire riguardo a due ragazzi che cantavano insieme. Tuttavia, doveva chiederglielo. "Perché mi hai scelto per cantare questa canzone con te?"

Blaine cambiò improvvisamente atteggiamento. Il sorriso che aveva stampato sul volto quando era entrato sparì, e si fece di colpo molto serio. "Kurt, c'è un momento in cui dici a te stesso... Oh, eccoti! Ti aspettavo da tutta la vita." Kurt sentì il suo cuore sobbalzare. Cosa? Cosa aveva detto? Aveva davvero pronunciato quelle parole? Basandosi sullo sguardo intenso negli occhi nocciola di Blaine, Kurt decise che non potevano essere frutto della sua immaginazione. All'improvviso, la sua mano fu coperta da quella di Blaine, calda e confortante. Blaine trasse un profondo respiro. "Guardarti cantare Blackbird questa settimana... è stato uno di quei momenti per me... e riguardava te," spiegò Blaine.

Non stava accadendo. Non c'era verso che fosse reale. Kurt era corso dietro a Blaine per mesi e aveva finalmente concluso che i sentimenti del ragazzo nei suoi confronti non sarebbero mai trasformati in nulla di romantico. Trattenne il fiato quando si accorse che Blaine stava ancora parlando. "Mi hai commosso, Kurt." Di colpo, Blaine sembrava nervoso. La sua voce suonava perfino un po' incerta. "Questo duetto... era solo una scusa per passare p-più tempo con te."

Kurt si rese conto solo vagamente di non avere detto niente nel corso di questa confessione. Era troppo attonito per proferire parola. Sapeva che avrebbe dovuto dire qualcosa, qualunque cosa, per far sapere a Blaine che Sì, anche io voglio passare più tempo con te! ma prima che potesse recuperare la capacità di parlare, Blaine aveva cominciato a sporgersi verso di lui... Oh, santo cielo, Blaine Anderson stava per baciarlo. Blaine stava per baciarlo. Blaine lo stava baciando!

Kurt rimase paralizzato per lo shock per un attimo. Questo era quello che aveva atteso, che aveva sognato. Era il primo bacio che avesse mai voluto - non la forzata sessione di baci con Brittany o la violenza di un bacio di Karofsky. Il suo pettò si gonfiò mentre si ricordava di respirare. I muscoli della sua mano si distesero istintivamente. Il suo cuore si riempì di calore e decise che non avrebbe mai desiderato baciare nessun altro all'infuori di Blaine.

E Kurt, che aveva sempre respinto gli altri, portò la mano alla guancia di Blaine, incoraggiandolo a restare esattamente dov'era. Le sue difese erano cadute. Approfondì il bacio, lasciando che la sua lingua sfiorasse quella di Blaine. Pensò che sarebbe potuto esplodere per un sovraccarico sensoriale. Poi Blaine si allontanò, studiando il suo volto. Kurt era convinto di sembrare un idiota. Blaine pensava che fosse bellissimo.

Blaine fu improvvisamente colto dalla timidezza e dall'imbarazzo. Sorrise e aggiustò le mani un paio di volte, cercando di elaborare il fatto che, wow - aveva appena baciato il suo migliore amico, il suo migliore amico che amava ogni giorno di più, ed era stato incredibile. "Do... dovremmo esercitarci," disse, guardando Kurt, che aveva un lieve sorriso sulle labbra gonfie di baci.

"Pensavo lo stessimo facendo," lo provocò Kurt. Blaine era spacciato. L'affanno nella voce di Kurt e il modo in cui le sue labbra si muovevano - entrambi praticamente si gettarono in un nuovo bacio. Il primo era stato cauto, sperimentale ed introduttivo. Questo fu pieno di necessità - di tutti i mesi che Kurt aveva passato a sognare Blaine ad occhi aperti e a guardarlo mentre correva dietro ad altre persone e non lo vedeva neppure. Beh, adesso Blaine lo stava senza dubbio vedendo. I loro respiri erano pesanti e desideravano stare ancora più vicini - lingue che si incontravano e denti che si scontravano nel tentativo di prendere una boccata d'aria e mani che si intrecciavano disperatamente...

Kurt era senza fiato quando Blaine si staccò da lui. Aprì gli occhi per vedere Blaine che gli sorrideva.

"Ciao," disse stupidamente.

"Ciao," rise Blaine. Si protese per prendere di nuovo la mano di Kurt. "Kurt, io... io so di non essere bravo in queste cose. Dopo tutto quello che è successo con Jeremiah e con Rachel... ho capito che stavo solo cercando di forzare qualcosa che non c'era... ignorando quello che invece c'era." Strinse la mano di Kurt. "E lo so che il mese scorso ti ho detto che non volevo rovinare tutto fra noi, e non voglio, ma... anche se faccio schifo in amore, voglio provarci, se lo vuoi anche tu."

Kurt non sapeva cosa dire. Annuì solo lentamente. "Io..." Quasi rise. "Ti sono stato dietro come un cucciolo sperduto negli ultimi quattro o cinque mesi, e proprio quando cominciavo a gettare la spugna..." Scosse lentamente la testa.

Blaine lo baciò di nuovo. Poggiò la fronte contro la sua mentre si tirava indietro e lasciò che il suo pollice accarezzasse la guancia di Kurt. "Mi dispiace di averci messo così tanto," sospirò. Lo stomaco di Kurt si ribaltò in maniera piacevole.

"Penso sia valsa la pena aspettare," ammise. Blaine sorrise con quel suo sorriso perfetto prima di muoversi per baciare di nuovo il suo ragazzo.

 

xxx

 

"Quindi si avvicina il giorno della vostra grande gara, eh?" chiese Burt durante la cena in casa Hummel-Hudson.

"Sì," rispose Finn. "Non possiamo davvero rivelare la nostra scaletta, ma sarà grandiosa."

"Fammi indovinare," lo punzecchiò Kurt, "Rachel canterà una ballata, poi voi due guiderete i New Directions in un inno sul venire abbattuti e riuscire alla fine a raggiungere la vetta." Finn arrossì all'accurata descrizione di Kurt.

"Oh, sta zitto. Fammi indovinare - Blaine canterà tutti i pezzi," contrattaccò Finn, mostrandogli la lingua in maniera infantile.

"Non proprio." Kurt arrossì. "Faremo un, uh, un duetto. Io e Blaine."

"Davvero? Tesoro, è fantastico che tu riesca a cantare davvero," disse Carole. Kurt annuì.

"Sì, è stato davvero inaspettato. Si è alzato di fronte al consiglio e ha detto che voleva che cantassi con lui..." Sorrise lievemente al ricordo.

"Non sono sicuro di come mi sento nei confronti di questo ragazzo," disse Burt, raggiungendo la sua birra.

"Papà, è il mio... migliore amico," Kurt si accigliò, non proprio sicuro che fosse il momento migliore per raccontare alla famiglia i recenti sviluppi fra di loro.

"E l'ho capito, ma qualche settimana fa l'ho trovato ubriaco nel tuo letto, mentre la scorsa settimana mi ha consigliato di fare una chiacchierata sul sesso con te, quindi non sono sicuro se dovrei vederlo come un tentativo di occuparsi di te o di portarti a letto.” Kurt annaspò.

"Ha fatto cosa?" Burt annuì. Kurt tirò un calcio a Finn sotto la tavola per aver riso.

"Sì, si è presentato all’officina e ha detto che era preoccupato per te. E' un po' strano parlare con lui a volte. E' difficile da decifrare."

"Non posso credere che l'abbia fatto. Oh mio Dio." Kurt si coprì la faccia, prendendo mentalmente nota di parlare a Blaine del codice di comportamento con i genitori più tardi.

"Anche se di sicuro sa come arruffianarsi qualcuno. Mi ha detto quanto è rimasto colpito dal nostro rapporto e che sei... come ha detto, la persona più compassionevole e di sani principi che ha mai conosciuto." Burt sembrava quasi divertito.

"Beh... Io, uh, suppongo di essere felice che te ne abbia parlato. Ti posso giurare che il motivo per cui è venuto fuori l'argomento riguarda il Glee Club e non ha niente a che fare con le sue intenzioni." Finn e Burt sembravano entrambi confusi.

"Okay, cosa c'entra il sesso con il Glee Club?" chiese Burt aggrottando le sopracciglia.

"Sì, sono confuso," aggiunse Finn. "Ms. Holiday ci ha parlato di sesso al Glee Club, ma..." Kurt sospirò, roteando gli occhi.

"La coach Sylvester ha detto a me e Blaine che per battervi alle regionali avremmo dovuto lavorare sul nostro sex appeal, e questo mi ha messo a disagio, quindi quando Blaine ha cercato di parlarne con me e ho dato di matto e mi sono rifiutato di affrontare l'argomento, beh, credo che si sia preoccupato per me." Fece una pausa. "Anche se papà, forse se facessi a Finn un discorso simile a quello che hai fatto a me non avrebbe una vita sentimentale così incasinata." Si lasciò sfuggire un colpo di tosse che suonava sospettosamente simile a Santana

"Possiamo evitare di tirarlo di nuovo fuori?" chiese Finn, rosso in volto. "Mi piace credere che non sia mai accaduto."

"Rachel ancora mi chiama per lamentarsi del fatto che le hai mentito al riguardo," si accigliò Kurt. "Gli adorabili vantaggi dell'essere i migliori amici dell'ex-ragazza di mio fratello, lasciamelo dire..."

"Non mi importa! Deve smetterla - Rachel non è la mia ragazza. Quinn lo è." Kurt fece una strana espressione.

"Davvero? Sei tornato con Quinn? La stessa Quinn che ti ha tradito con il tuo migliore amico, è rimasta incinta e ti ha mentito per mesi dicendoti che il bambino era tuo? E' per questo che lei e Sam hanno rotto - per colpa tua?" Finn grugnì.

"Lo fai sembrare orrendo, okay, ma non è così. Abbiamo ricominciato a parlare e dopo aver lasciato le Cheerios lei mi ha baciato e... voglio dire, non mi è mai davvero passata dopo la faccenda dell'anno scorso. Mi ha solo incasinato per un po'. E sì, mi dispiace per Sam, ma ha Santana, e non è davvero colpa mia. Non le ho chiesto di tradire Sam, ma di scegliere uno di noi, ma lei non voleva e Sam ha finito per lasciarla." Finn scrollò le spalle.

"Okay, quindi l'hai lasciata perchè ti aveva tradito... poi hai cominciato a uscire con Rachel, poi l'hai lasciata per poter uscire con Brittany e Santana, poi quando Santana ti ha sostanzialmente usato sei tornato con Rachel... poi le hai mentito riguardo a Santana e di conseguenza Rachel ha baciato Puck perché era stupida e arrabbiata e tu hai rotto con lei perché ti aveva tradito... quindi hai cominciato di nuovo ad uscire con Quinn, che aveva appena tradito il suo ragazzo con te? Finn, sono ragionevolmente sicuro di aver schivato una pallottola con te.   Non hai davvero idea di quello che stai facendo."

"Amico, è più complicato di come sembra, okay? Le relazioni sono sempre difficili. Non puoi dirmi in tutta onestà che Blaine è l'unico ragazzo da cui sei preso," ragionò Finn.

"Se non fosse per il fatto che lo è.  Non so come funziona per il resto di voi - Rachel ti è stata dietro per anni ed alla fine l'anno scorso è uscita con Puck perché non poteva averti, poi ha cominciato a frequentare Jesse quando ancora provava dei sentimenti per te, e anche se adesso stai con Quinn posso già dirti che tu e Rachel prima o poi tornerete insieme e non so come facciate voi ragazzi a convincervi di essere davvero innamorati di così tante persone contemporaneamente."

"E tu pensi di amare davvero Blaine?" chiese scetticamente Finn. Kurt sospirò, allontanando il piatto e congiungendo le mani sulla tavola. Burt e Carole si lanciavano occhiate ma non osavano interromperli.

"Ecco come la vedo," disse Kurt. "Quando mi succede qualcosa, bella o brutta che sia, Blaine è la prima persona che mi viene voglia di chiamare. E' la prima persona che voglio vedere al mattino e l'ultima con cui voglio parlare la sera. Anche quando sono irritato con lui, se mi sorride tutto sparisce all'istante. Posso davvero parlargli di cose che normalmente mi sentirei a disagio a dire a chiunque altro, e se dovessi scegliere fra l'esibirmi nella mia canzone preferita di fronte ad una platea gremita o cantare su un musical visto un migliaio di volte sul divano del nostro soggiorno con Blaine, sceglierei lui ogni volta.

Non mi piace quando non mi sta intorno. Non mi piace non poterlo vedere o non potergli parlare troppo a lungo. E siamo sempre sinceri l'uno con l'altro, anche se è doloroso o imbarazzante. E voglio davvero che sia felice e riconosco che non tutto gira intorno a me - quando ho scoperto che gli piaceva quello stupido manager di Gap, anche se ero arrabbiato, l'ho aiutato e l'ho incoraggiato a fare un tentativo, perché se lo avesse reso felice avrei potuto imparare a conviverci. Non stavo così nemmeno per te, e sei stato la mia cotta più duratura. Passavo tutto il mio tempo cercando di manipolarti per allontanarti da Quinn e rendere Rachel meno attraente ai tuoi occhi. Ovviamente ho fallito in entrambe le cose, ma malgrado tutto, il punto è che sì, penso di essere davvero innamorato di Blaine, e mi fa sentire una persona migliore."

Finn non sapeva cosa dire. Carole si teneva una mano sul cuore. Burt bevve l'ultimo sorso della sua birra.

"Cavolo," disse Finn. "Se vedi tutto questo in lui, cosa diavolo ci vedevi in me?" Kurt scrollò semplicemente le spalle.

"Mi lasciavi togliere le mie costosissime giacche prima che i tuoi amici mi gettassero nei cassonetti e hai detto a Puck di non spingermi impulsivamente contro gli armadietti. Considerando che nessuno era più gentile di così con me, sembravi un cavaliere in un'armatura scintillante," lo schernì.

"Finn!" esclamò Carole, sorpresa dal comportamento del figlio. "I tuoi amici lo gettavano nel cassonetto?" Finn sussultò.

"Io personalmente non l'ho mai fatto," disse con tono ragionevole.

"Tu e i tuoi amici mi lanciavate gavettoni di pipì," gli ricordò Kurt.

"Mi sono già scusato per questo. E per l'ultima volta, non c'ero quando hanno inchiodato i tuoi mobili da giardino al tetto. E' documentato che ero a casa." A Burt cadde la mascella. "Burt, mi dispiace davvero. E' stato molto tempo fa, prima che entrassi nel Glee Club."

“Basta che tu non faccia più vigliaccate come queste." disse Burt. "Non dovreste prendervela con i ragazzini." Finn annuì velocemente.

"Lo so, mi dispiace davvero. Non stavo... pensando seriamente a quello che facevo. Si accigliò.

"Non importa," disse Kurt. "E' acqua passata. E lo sarà ancora di più quando vi prenderemo a calci nel didietro alle Regionali." Si alzò per sparecchiare.

 

xxx

 

Nel backstage, dopo le Regionali, Blaine osservava Kurt congratularsi con i suoi amici della McKinley. Sapeva che la sconfitta aveva un sapore dolceamaro per Kurt, perché era contento per i suoi amici. Blaine non si sentiva troppo male per aver perso... nella sua testa, aveva vinto qualcosa di molto migliore.

"Tu e Kurt state insieme?" Blaine sollevò lo sguardo per vedere Finn accanto a lui. Non vide un motivo per mentirgli, e annuì. Finn annuì a sua volta.

"Okay, bene. Prenditi cura di lui, okay? Gli piaci davvero, davvero tanto... più di quanto pensavo fosse possibile, in ogni caso alle superiori.” Blaine era confuso.

"Cosa intendi?" Finn scrollò le spalle, guardando Kurt che parlava con Rachel della sua canzone originale.

"L'altra sera a cena ha fatto tipo questo lungo discorso, credo. Mi stava dicendo che non capisce come la gente possa affermare di essere innamorata di così tante persone contemporaneamente e, voglio dire, non sapevo se voi due stavate insieme o che so io, ma  lo sanno praticamente tutti che è preso da te, così gli ho chiesto se sei davvero l'unico ragazzo a cui pensa e lui semplicemente... se l'è presa. Non che si sia arrabbiato. All’inizio temevo che mi avrebbe aggredito o qualcosa del genere, ma... credo di non aver realizzato che gli piacevi così tanto."

"Davvero?" Blaine sorrise. "Sono davvero felice che sia così." Finn annuì di nuovo.

"Ha detto... che lo facevi sentire una persona migliore, e tutte quelle cose sul fatto... com'era? Ah, sì, ha detto che se potesse cantare di fronte ad una platea gremita o cantare su un musical che ha visto un bilione di volte sul divano con te, sceglierebbe sempre te, quindi... Volevo solo dirti che ci tiene davvero, davvero tanto a te, perciò se rovinerai tutto e lo ferirai sarò costretto ad ucciderti."

Blaine era attonito. Non per la minaccia, ma per le parole di Kurt. "Non lo farò. Lo giuro." Kurt li cercò con lo sguardo e sorrise. Blaine sorrise di rimando.

"Congratulazioni, Kurt," gli disse Finn, dandogli una pacca sulla schiena.

"Ma... non abbiamo vinto," disse Kurt, confuso. Finn sorrise ed accennò a Blaine.

"Non stavo parlando di quello, amico." Gli fece l'occhiolino e tornò dalla sua squadra.

"Gliel'hai detto?" chiese Kurt, voltandosi verso Blaine. Non era arrabbiato, solo sorpreso.

"No. L'ha capito da solo. Ha detto che hai fatto un discorso su di me a cena l'altra sera e che se ti farò soffrire mi ucciderà." Kurt arrossì.

"Beh, devo già organizzare un funerale; mi seccherebbe dover andare anche al tuo," disse.

"A proposito, hai trovato un posto per seppellire Pavarotti?" chiese Blaine con prudenza, non volendo turbare Kurt. Il ragazzo annuì.

"Pensavo di farlo domani."

"Fammi solo sapere quando, e ci sarò," gli assicurò Blaine. Kurt rimase un po' sorpreso, ma sorrise.

"Grazie."

 

xxx

 

Blaine prese Kurt per mano e i due si allontanarono dalla piccola tomba dell'uccellino.

"Hai ragione," disse Kurt. Blaine lo guardò, confuso. Kurt non lo stava guardando negli occhi. Fissava le loro mani unite. "Sul fatto di aver perso le Regionali. Avere te è molto meglio." Kurt alzò lo sguardo. "Lo stesso vale per Pavarotti. Per lui è la fine, ma per noi è solo l'inizio, giusto?" Sul volto di Blaine si allargò un grosso sorriso. Attirò Kurt più vicino e gli diede un dolce, morbido bacio.

"Assolutamente," promise Blaine. "Questo è solo l'inizio."

  
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