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Autore: jackxx    20/03/2011    2 recensioni
La fic è basata su un sogno che ho fatto realmente qualche giorno fa. La storia parla del passato di Kanda, quando aveva poco più di 6 anni e doveva affrontare una situazione che lo stava inghiottendo. Dopo una specie di cataclisma che ha distrutto la città il piccolo Yuu si ritrova solo tra le macerie di un palazzo e...
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rabi/Lavi, Yu Kanda
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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La fic è basata su un sogno che ho fatto realmente qualche giorno fa.

Non c'entra molto con la storia di D.Gray-man (per questo ho messo AU!!) però mi piaceva l'idea ed è per questo che l'ho scritta (invece di studiare!!!!). La fic di per sé è un po' contorta e l'ho riadattata modificando qualche elemento comunque spero che riusciate a capire qualcosa!!!! La storia parla del passato di Kanda, quando aveva poco più di 6 anni e doveva affrontare una situazione drammatica che lo stava inghiottendo. Dopo una specie di cataclisma che ha distrutto la città il piccolo Yuu si ritrova solo tra le macerie di un palazzo e... buona lettura!!!

Mi raccomando lasciate una recensione, voglio sapere cosa ne pensate e soprattutto quali strane teorie e spiegazioni vi vengono in mente!! 



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*STARLESS NIGHT*

 

Il mondo sta crollando. Tutto avviene in una notte silenziosa e buia. Una notte senza stelle. Il mondo sarebbe cambiato, ancora un anno e poi tutto sarebbe finito. Il progetto si sarebbe concluso. I due responsabili del progetto avevano constatato che ormai i corpi riuscivano a reagire da soli accettando e riconoscendo le personalità che venivano loro affidate. La tecnologia di cui disponevano era molto avanzata e tutto stava procedendo come sperato. Stavano parlando di una ragazza; aveva 19 anni e dopo vari esami a cui era stata sottoposta era stata in grado di riconoscere autonomamente la propria personalità ed era entrata in possesso di poteri straordinari, diventando quasi un'eroina. Si trattava di un caso molto raro. Anche gli altri corpi erano pronti per ricevere quel nuovo spirito che li avrebbe liberati dalla loro misera natura umana e resi schiavi di qualcosa di ancora più grande e altrettanto sconosciuto. Ma quante probabilità c'erano che tutto andasse a buon fine? Più giovani erano gli individui, maggiori erano le probabilità di riuscita. Questo era il motivo che aveva spinto gli scienziati a condurre esperimenti su alcuni bambini particolarmente predisposti per ricevere una nuova personalità. Gli ideatori stessi di questo folle progetto avevano perso da tempo le loro sembianze umane, poiché erano stati i primi a testare questa nuova ''invenzione''. Nessuno sapeva quando il progetto era iniziato né quanto potevano durare queste ''anime'' impiantate a forza nei corpi delle persone. Tra un anno i dottori le avrebbero estratte dai loro corpi e avrebbero continuato a condurre gli esperimenti solo su altri individui. Nonostante i test fossero stati eseguiti su centinaia e centinaia di campioni differenti in modo da sapere quale fosse il più adeguato, solo una ristretta cerchia di individui avrebbe avuto la ''fortuna'' di ospitare una di queste personalità all'interno del proprio corpo. Tutto questo per una questione di sicurezza e per accertarsi un pieno controllo sugli individui prestabiliti. Li stavano trasformando in armi. Armi per combattere qualcosa di sconosciuto.Era davvero pericoloso ma erano determinati nella loro assurda impresa.

Contemporaneamente un bambino stava inginocchiato sul pavimento gelido di un vecchio palazzo che era crollato dopo un devastante cataclisma. Si trovava in una specie di città fantasma. In giro non si vedeva nessuno. Tutta la città era distrutta. Rimaneva solo lui, circondato dalle macerie. Stava trattenendo le lacrime e cercava di rimanere composto. Sentiva la notte scendere su di lui. Era una delle notti più fredde dell'anno. Il cielo aveva uno strano colore. Era nero con delle striature color piombo. L'odore di polvere era sempre più intenso. Si percepivano degli schiocchi lontani, forse altri palazzi stavano crollando. Poi il rumore cessò. La situazione era quasi inquietante. Il silenzio più totale regnava incontrastato ed era sempre più buio. Non c'erano stelle in quel cielo vuoto. Una lacrima rigò la guancia del bambino, nonostante lui cercasse in tutti i modi di resistere. Sapeva a cosa stava andando incontro. Alzò la testa mentre un soffio di vento mosse i suoi lunghi capelli scuri. Si accorse di non essere più solo. Un altro bambino, apparso dal nulla, gli si era avvicinato. Non lo aveva mai visto prima, ne era sicuro. Forse anche lui adesso faceva parte del progetto. C'era qualcosa di strano in quel bambino. Aveva un aspetto misterioso ma sembrava possedere un'aria rassicurante, come se conoscesse qualche segreto. Sembrava provenire da un luogo molto lontano. Ma perché si trovava in un posto simile? Qualcosa nel suo aspetto lo catturò. Aveva i capelli color rosso scuro con dei lunghi ciuffi che gli coprivano parte del volto. Riuscì a scorgere una benda che nascondeva l'occhio destro, mentre l'altro era verde smeraldo. Il suo sguardo era intenso e travolgente. Non era molto alto e il suo corpo era ricoperto quasi interamente da un poncho marrone chiaro. Il bambino dai capelli rossi si avvicinò piano e senza dire una parola gli porse un fazzoletto per asciugarsi le lacrime. Il ragazzino dai capelli scuri lo prese senza esitare e si asciugò le lacrime che gli rigavano il vilto. L'altro ragazzo osservò attentamente il bambino che stava inginocchiato. Gli occhi scuri e tristi erano in contrasto con la pelle diafana del suo volto quasi inespressivo che era delineato da lineamenti armonici. I capelli erano lisci e scuri e ricadevano lungo le spalle; sembravano di seta nera. I due si fissarono negli occhi per degli istanti infiniti, poi il ragazzino dai capelli rossi si inginocchiò e delicatamente spostò una ciocca di capelli dell'altro dietro all'orecchio. Poi si alzò e gli porse la mano. L'altro non poté far altro che accettare il suo aiuto perché sentiva che c'era qualcosa di diverso in quel ragazzino; qualcosa che non aveva mai riscontrato nelle persone che lo circondavano. Sentiva che poteva fidarsi di lui. Una volta che si fu rialzato continuò a stringergli la mano e alzò lo sguardo al cielo e quello che vide fu una luna luminosa che spazzava via le tenebre. La notte non gli era mai sembrata così bella.

 

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P.S. La parte in cui Lavi porge il fazzoletto al piccolo Kanda (<3) è stata modificata, in realtà (ovvero nel mio sogno) quello che gli porgeva era una matita per gli occhi (???). Quindi ho pensato che fosse più adeguato e significativo che gli porgesse un fazzoletto!!! Non chiedetemi perché faccio questi sogni assurdi!!!

  
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