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Autore: Driger    21/01/2006    3 recensioni
Un nemico apparentemente mai esistito trama nell'ombra una perfida vendetta.. Presto i digiprescelti dovranno riprendere in mano le redini del destino di Digiworld! O meglio, del loro destino..
Genere: Generale, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Neo Digimon Adventure - Capitolo 29 Taichi arrivò a casa, dove ad attenderlo c'era solo la sua sorellina Hikari.
- Sono a casa. -
- Ciao, onii-chan! - escalmò la sorella andandogli incontro - Come è andata oggi? -
- Al solito. - rispose lui senza nemmeno guardarla.
Hikari capì al volo che qualcosa non quadrava... e non solo per il comportamento del fratello, che non era allegro come al solito.
- Che hai, onii-chan? - chiese, preoccupata.
Il ragazzo continuò a non guardarla e si diresse verso camera sua.
- Niente. - e si chiuse la porta alle spalle.
Hikari ci rimase piuttosto male, lui non si era mai comportato in quel modo. Certo, un po' di malumore poteva averlo chiunque, ma la digiprescelta della luce sentiva che non si trattava solo di quello, che c'era dell'altro. E ben peggio di un semplice malumore.
"Taichi... ha qualcosa che non mi convince. E' come se avesse... come dire...."
Dopo un attimo di riflessione trasalì.
"....dell'oscurità intorno a lui!"
Hikari era sempre stata da sempre molto sensibile all'oscurità, la percepiva con molta facilità... e quella volta non fu da meno.
Ma allo stesso tempo era confusa e disorientata, oltre che molto preoccupata... per quale motivo Taichi era diventato così? Come avrebbe potuto lei aiutarlo? O meglio, sarebbe stata in grado di aiutarlo? Piano piano aprì la porta della stanza del fratello.... e vide che il ragazzo era seduto per terra, con la testa china sulle ginocchia, circondate dalle braccia. Ed intorno a lui Hikari sembrava di vedere qualcosa.... aguzzò meglio la vista, ed effettivamente vide qualcosa: un alone nero intorno a lui!
La ragazza si portò le mani alla bocca, spaventata.
- Tai...chi... - sussurrò, con gli occhi sbarrati.
"Quella.. è davvero oscurità! Un alone buio intorno a lui... Oh, Kami-sama!"
Hikari afferrò la maniglia della porta per chiuderla, quando però dovette riaprirla in seguito ad un tonfo: Taichi si era accasciato a terra, svenuto; immediatamente la sorella si precipitò da lui.
- Taichi! Taichi! - urlò, spaventata. Lo scosse, chiamandolo nuovamente, ma il ragazzo non si riprendeva.
- Oh, Kami-sama! - esclamò di nuovo, in preda al panico.
Dopo averlo scosso ancora una volta, inutilmente, decise di chiedere aiuto. Così si alzò e, uscita dalla camera, prese la cornetta del telefono e compose in fretta e furia il numero di casa di Takeru.
Dopo alcuni squilli, rispose la voce del ragazzo.
- Pronto, casa Takaishi. -
- Takeru-kun, è terribile!! - disse lei, agitatissima. Takeru, sentendo il tono della voce, si preoccupò immediatamente.
- Hikari-chan?? Che è successo?! -
La voce di lei iniziava ad incrinarsi.
- Taichi... Taichi è svenuto... -
- Oddio, Taichi-san? Hai chiamato l'ambulanza? -
Lei scosse la testa.
- No, sarebbe inutile... le tenebre... -
Takeru iniziava a non capire.
- Tenebre? Che intendi? -
- Senti... adesso non riesco a formulare un discorso... vieni qui e basta, e chiama gli altri, per favore! - esclamò senza mezzi termini.
- Va bene, va bene! Faccio un passaparola e mi precipito da te! A dopo! - e chiuse la comunicazione.
Hikari posò la cornetta, poi si mise una mano sul petto, per cercare di calmarsi un po'. Ma come poteva? Sapeva bene che la causa di quel mancamento non era una causa naturale... dietro c'era ben di peggio. Ossia quello che temeva di più: l'oscurità. Per quello sapeva che l'ambulanza sarebbe stata perfettamente inutile.
Tornò in camera del fratello, e lo sistemò sul letto. Lo osservò e gli toccò il polso: respirava e aveva il battito regolare, ma il suo corpo era freddo.. Sembrava che l'oscurità fosse entrata fin dentro di lui, raffreddando il suo corpo.
- Onii-chan... - sussurrò, prima di mettersi a piangere.

Rimase sola ancora per poco tempo, perché dopo pochi minuti suonò il campanello di casa: era Ken.
- Ken-kun! - esclamò, quando se lo trovò di fronte.
Ken quasi si spaventò a vedere la faccia della povera ragazza: gli occhi gonfi e rossi, da quanto aveva pianto.
- Hikari... che cosa ha Taichi? E' svenuto? -
- Ora ti faccio vedere.. - e lo condusse nella stanza.
Non appena il ragazzo entrò, si bloccò all'istante: sia dalla visione, sia dalla sensazione che provò.
- Lo hai capito anche tu, vero? - chiese la ragazza, certa della risposta affermativa.
- Già.. E' completamente circondato dall'oscurità, dalle tenebre. Lo sento chiaramente. -
Ken, come lei, era molto sensibile alle tenebre.
- Cosa si può fare per lui? - domandò lei, sull'orlo dell'esasperazione; Ken scosse la testa.
- Per ora purtroppo non so risponderti... aspettiamo gli altri, sicuramente sapranno dire qualcosa. -
La digiprescelta della luce annuì chinando lo sguardo, tristemente.
Dopo poco qualcun altro si presentò fuori dalla porta, suonando il campanello. Hikari andò ad aprire, trovandosi davanti Yamato e Sora.
- Ragazzi... - disse, non appena aprì la porta.
- Hikari-chan! - esclamò Sora - Ma cosa è successo?! -
- Takeru mi ha detto che Taichi è svenuto... e cosa c'entrano le tenebre? - chiese Yamato, agitato.
Hikari si limitò a scansarsi.
- Entrate. E' sdraiato sul letto. -
I due obbedirono, e quando videro il loro amico rimasero impietriti davanti all'immagine: Taichi era sdraiato sul letto, immobile, completamente circondato da un alone nero che, a detta di Hikari, era ancora più scuro rispetto a quando lo aveva visto all'inizio. Ma quella situazione non era loro nuova!
- Ma.. non è possibile... è come quando nel nostro primo viaggio a Digiworld le tenebre si erano impadronite dei nostri cuori! - disse Yamato, incredulo.
- Allora non mi sbagliavo... - sussurrò Sora - ...quelle parole nel quaderno.... -
Yamato incrociò le braccia al petto. - Ora si spiega tutto... Ecco perchè oggi era così strano. -
- Ho provato a scuoterlo, ma non sono riuscita a fare niente.. - disse Hikari, mesta.
Yamato scosse leggermente la testa. - Infatti non serve a nulla. -
- E allora cosa...? - ma fu interrotta dal terzo squillo del campanello della porta, dietro alla quale vi erano tutti gli altri digiprescelti.
Hikari li fece entrare, e si riunirono tutti al capezzale di Taichi.

Dopo alcuni istanti di preoccupato silenzio, Hikari prese parola.
- Cosa possiamo fare? -
Nessuno dei presenti però non sapeva cosa dire.
- Più che scuoterlo e parlarci non mi viene in mente altro... - disse Sora, interdetta. - O almeno così hanno fatto Yamato e Jo con me... -
- E Gabumon con me. - continuò Yamato - Ma stavolta è diverso... mentre io e Sora eravamo in preda alle tenebre eravamo comunque coscienti, sebbene in trance.. Lui invece ha perso i sensi, è una situazione diversa. -
- Il che rende tutto più complicato. - aggiunse Miyako.
Ci fu silenzio, il quale però venne interrotto da Ken.
- Io propongo di sentire Gennai-san. -
Tutti si voltarno verso di lui, e immediatamente si trovarono d'accordo con lui.
- Sì, è un'ottima idea. -
Takeru gli mise una mano sulla spalla.
- Anche per me lo è, Iori. Sicuramente potrà dirci qualcosa. -
Anche gli altri diedero il loro consenso, quindi senza perdere tempo, Koshiro accese il pc e, dopo poco, entrò in contatto con Gennai; l'immagine dell'uomo comparve davanti agli occhi dei ragazzi.
- Salve, digiprescelti. A cosa devo questa urgente chiamata? -
- Purtroppo qualcosa di grave! - esclamò Miyako.
- Ditemi, dunque. -
Koshiro cominciò il discorso, alla fine del quale Gennai rimase silenzioso, riflettendo. Dopo alcuni secondi, aprì bocca.
- Ho bisogno di vederlo di persona... aspettate un momento. -
Dopo poco, Gennai stesso si materializzò davanti agli occhi dei digiprescelti, facendoli rimanere a dir poco sorpresi!
- Ge.. Gennai-san! - esclamò Koshiro.
- Stupiti di rivedermi dal vivo, eh? - domandò sorridendo.
- In effetti sì! - disse Miyako - Ma come hai fatto... e poi così in fretta! -
Lui sorrise nuovamente - Ho semplicemente comprato un modem nuovo... dotato di una tecnologia più avanzata! - poi si fece serio, facendo scomparire immediatamente il suo sorriso gentile. - Bene, adesso vorrei dare un'occhiata al ragazzo. -
L'uomo si avvicinò al letto dove giaceva Taichi, e lo studiò. Poi tirò fuori dalla tasca un oggetto e lo avvicinò al cuore del ragazzo. Immediatamente sbiancò.
I ragazzi non si lasciarono sfuggire il pallore del viso di Gennai, e immediatamente chiesero spiegazioni, preoccupati.
- Che succede, Gennai-san? -
- Perché sei impallidito? -
- Cosa ha Taichi? -
L'uomo si alzò e si rivolse ai giovani.
- Ragazzi... - abbassò lo sguardo - Proprio non so per quale motivo.. ma... Il cuore di Taichi è avvolto dalle tenebre, e al suo interno risiede qualcosa. O meglio, qualcuno. -
- Qualcuno?? E chi sarebbe? - chiese Yamato.
Gennai sospirò, rassegnato. - Qualcuno che credevamo non esistesse più.... Yamimon. -
Chiaramente tutti spalancarono gli occhi, increduli alle parole appena udite. Il tutto accompagnato da un'escalmazione di spaventosa sorpresa.
- Non è possibile! - urlò Hikari - Noi l'abbiamo eliminata! Sussanoomon l'ha sconfitta, lo ricordiamo bene, l'abbiamo visto con i nostri occhi! -
- Infatti è quello che ho visto anche io, piccola Hikari... proprio non so spiegarmelo. -
Fu Ken a prendere parola. - Evidentemente il rimorso che Taichi aveva nel suo cuore al momento della sconfitta di Yamimon ha permesso a quest'ultima, o almeno ad una sua parte, di trovare rifugio proprio nel suo cuore. Non vedo altre spiegazioni. -
- Il tuo ragionamento non fa una piega. - disse Takeru, annuendo. - Anzi, mi ricorda quando Vandemon fu sconfitto... o almeno noi pensavamo che fosse. Invece si era rifugiato in Oikawa.... - Poi si rivolse a Gennai - Gennai-san, adesso cosa possiamo fare? -
Gennai si rattristò ulteriormente, perché avrebbe dato una notizia terribile. Ma doveva dirlo.
- Be'... fino a che Yamimon non verrà eliminata dal cuore di Taichi, lui rimarrà così. Con l'andare avanti, la sua anima potrebbe venir divorata da Yamimon stessa. -
Hikari si mise le mani davanti alla bocca e gli occhi le si riempirono di lacrime.
- No... non può essere! Non può succedere...! -
Ma Gennai diede una notizia un poco confortante.
- ...a meno che Yamimon non venga eliminata dalla sua controparte. -
- Controparte? - chiese Yamato - Intendi dire... Reiko? -
L'uomo annuì.
- Esatto. Solo lei può salvare Taichi. Dovrà entrare nel suo cuore, trovare Yamimon e sconfiggerla. -
- Entrare nel cuore di Taichi? - domandò Jo, incredulo - E come farebbe? -
- A quello penserò io. - disse facendo un gesto vago - Ora però dovete andare a prenderla e portarla qui. Più indugiamo, più potrebbe essere difficile salvare Taichi. -
- Non mancheremo! - esclamò Yamato.
Tutti si guardarono in faccia, e Koshiro prese parola.
- Bene - disse Koshiro - dobbiamo chiamare Reiko. -
Ma subito si presentò un problema, e fu Daisuke ad esporlo.
- Ma scusa, e una volta che è qui come lo spieghi tutto a quella ragazza? "Sai, Taichi è caduto in preda alle tenebre e tu sei l'unica che può salvarlo!" Io non so, sinceramente... -
- In effetti... - disse Miyako - A parte il fatto che finalmente Daisuke ha fatto un'osservazione intelligente (occhiataccia da parte del diretto interessato), non penso che sarà facile dirlo, bisogna saper porre la domanda... -
- Be'... - disse con un sospiro il rossino - credo che bisognerà dirle la verità. -
Yamato storse il naso. - La verità su Yamimon e il combattimento a Digiworld? -
- Sì. -
- E tu pensi che ci creda? -
- No, Yamato-san. Non mi aspetto che ci creda ciecamente, ma un tentativo lo dobbiamo fare! -
- Questo è poco ma sicuro. -
Sora si alzò dalla sedia.
- Bene, allora la vado a chiamare subito! -
- Ed io vengo con te. - disse il biondino.
Hikari sospirò. - Bene... vi aspettiamo. Intanto - disse rivolta agli altri - se volete potete rimanere, anche la notte... tanto i miei non ci sono fino a domani.
Miyako osservò l'orologio. - Sono già le 19... chiamo a casa e dico che mi fermo qui. -
- Anche io... non possiamo certo andarcene a casa lasciando qui Taichi in questo stato! -
- Già. Attivamente non possiamo fare nulla, ma mi sentirei uno schifo ad andarmene... sarebbe come infischiarmene. -
Così tutti telefonarono a casa, avvertendo che sarebbero rimasti a casa di Taichi e Hikari, con la scusa di un pigiama party.

Intanto Yamato e Sora si stavano dirigendo verso casa di Reiko.
- Oddio, sono così preoccupata... - disse una sconvolta Sora.
Yamato, per tutta risposta, la prese per mano.
- Anche io lo sono, ma dobbiamo tentare. -
Sora scosse leggermente la testa - Reiko non ci crederà, però... -
- Non è detto, magari a qualcosa crederà. -
- Speriamo... -

Dopo circa un quarto d'ora si trovarono di fronte a casa della ragazza. Sora, titubante, pigiò il campanello; pochi secondi dopo una donna sulla quarantina aprì la porta.
- Sì? -
- Buonasera signora, scusi il disturbo... Siamo Sora Takenouchi e Yamato Ishida, siamo amici di Reiko... è in casa? - disse Sora.
- Sì, ve la chiamo! Prego, entrate. - disse gentilmente.
I due entrarono e si levarono le scarpe, poi attesero silenziosi l'arrivo della loro amica. Non aspettarono molto, Reiko comparve dopo poco.
- Ragazzi... - disse appena li vide - Cosa ci fate qui? Qualcosa di grave? -
- In effetti sì. - disse Yamato, facendo rabbuiare il viso della ragazza.
- E cosa è successo? -
- Ecco... - disse Sora - te lo diremo dopo, ma adesso dovresti venire con noi, è urgente! -
Reiko rimase un attimo interdetta, non sapeva assolutamente cosa l'attendeva. Doveva essere per forza qualcosa di grave, però.
- Va bene. Datemi il tempo di cambiarmi e torno subito. -
La ragazza scomparve su per le scale, e ne tornò poco dopo. - Bene, allora andiamo. -
Salutò i suoi genitori e seguì i suoi due amici. Tutto il tragitto fu svolto in assoluto silenzio, nessuno dei tre apriva bocca. E l'atmosfera era a dir poco tesa e sgradevole.
Una volta arrivati a casa Yagami, Sora suonò il campanello e immediatamente Hikari aprì la porta. Reiko si trovò di fronte dei ragazzi che non conosceva, che non aveva mai visto. Più un uomo! Immediatamente si allarmò: dove l'avevano portata, e a quale scopo?
Si guardò in giro, preoccupata. - Che cosa diavolo succede? -
Fu Sora a parlare. - Vieni con me. -
La ragazza fu condotta in camera di Taichi, e lei vide il ragazzo disteso sul letto, rigido e con gli occhi chiusi. Lo osservò, e subito le parve che non stava dormendo beatamente...
- Ma cosa...? -
Hikari le mise una mano sulla spalla.
- Io sono Hikari Yagami, la sorella di Taichi. E questi - disse indicando tutti gli altri - sono Koshiro Izumi, Jo Kido, Takeru Takaishi, Daisuke Motomiya, Miyako Inoue, Ken Ichijoji e Iori Hida. Lui invece è Gennai-san. -
L'uomo fece un inchino. Reiko lo guardò meglio, poi spalancò gli occhi... aveva già visto quell'uomo, ne era certa! Ma dove..?
Fu proprio lui a parlare e confermò i pensieri di Reiko. - Noi ci siamo già incontrati, ricordi? -
La ragazza riflettè, poi si ricordò: quello sogno fatto prima di risvegliarsi.. ma come faceva a vedere chi aveva sognato, e lui si ricordava di lei? E... se invece quello non fosse stato un sogno?
- S-sì, mi pare di ricordare... in quel posto strano pieno di mostri... -
Gennai sorrise. - Esattamente. Bene, ora lascia che ti racconti il motivo della tua presenza lì. E non solo, ti racconteremo quello di cui hai perso ogni ricordo. -
Lei ovviamente spalancò gli occhi, incredula. Come era possibile che tutti loro fossero a conoscenza del suo passato che non ricordava? Aveva quindi già avuto a che fare con quei ragazzi, prima d'ora? La situazione però sapeva di assurdo.
Gennai intuì nuovamente i suoi pensieri. - So già che non ci crederai, quello che stai per sentire ha dell'incredibile e dell'impossibile, eppure ti giuriamo che è la verità. E' importante che tu lo sappia, perchè altrimenti Taichi morirà. -
La ragazza, scossa da quell'affermazione, guardò il suo amico. Sembrava davvero morto! Era pallido, ma allo stesso tempo circondato da qualcosa di oscuro... il corpo di lei fu attraversato da un brivido.
- Che... che cosa sta dicendo?! -
Si capiva che la ragazza era nervosa e piuttosto scocciata... si sentiva praticamente presa in giro. Ma Sora si fece coraggio e le si avvicinò e le prese una mano, dolcemente.
- Dimmi, quale è il tuo ultimo ricordo prima del vuoto che hai nella mente? -
Reiko la guardò interdetta, poi alzò gli occhi verso il soffitto, per ricordare. Dopo un attimo di riflessione, iniziò a raccontare.
- Ecco... ricordo che ero davanti al computer, quando ad un certo punto ho visto come una specie di statuetta nera posta su una pedana esagonale che veniva verso di me... e poi non ricordo altro. Quando mi sono ripresa ero nel mio letto. - si interruppe.
Sora annuì. - Vedi, quella statuetta nera che tu hai visto era lo spirito di un essere maligno, e sei stata posseduta... in questo modo la tua volontà da lì in avanti è stata del tutto annullata, perciò non ricordi niente da quel momento fino a che quello stesso spirito maligno non è stato eliminato. -
Reiko chiaramente trovava quel discorso già strano in partenza... ma in qualche modo non le era del tutto estraneo.
Gennai continuò il discorso - Questo essere apparteneva ad un altro mondo, Digiworld, quello che hai visto quando ci siamo incontrati. -
- Come!? Ed io come ho fatto ad arrivarci? - chiese le, incredula.
- E' stato quell'essere, Yamimon, ad arrivare lì. Lui, o meglio, lei, è originaria proprio di quel mondo. E' stata proprio lei a metterlo in grave pericolo, minacciando di distruggerlo. Ma fortunatamente è stata sconfitta, e la pace è tornata. Coloro che l'hanno sconfitta... sono tutti in questa stanza. -
La ragazza si guardò intorno, e studiò uno per uno tutti i digiprescelti. - Voi... avreste sconfitto quell'essere? -
Tutti annuirono con la testa. - Esatto. - disse Gennai - Sono stati loro con l'aiuto di alcuni amici, altri esseri simili a Yamimon. E sono come quelli che hai visto tu stessa. -
- Quei mostri?! - chiese allarmata.
- Sì... più correttamente, si chiamano Digimon. Vedi, quando tu sei stata posseduta, ti sei poi trasformata proprio in un Digimon.. ed è stato necessario abbatterti, per far tornare la pace. Così è successo, eliminando l'essere che ti aveva posseduta. Tu fortunatamente non hai avuto danni, a parte la perdita della memoria che non era tua, ma di Yamimon. -
Stavolta fu Yamato a parlare. - Tu hai perso i ricordi, ma noi no. Taichi soprattutto... era veramente innamorato di te. Ti ricordi che il primo giorno di scuola ti parlava come se ti conoscesse da molto tempo? -
- Sì... io invece non lo conoscevo affatto, pensavo che volesse rimorchiarmi.. ma voi due invece... - disse guardando i digiprescelti dell'amicizia e dell'amore.
- Io e Sora non ti avevamo detto ancora nulla perché pensavamo che tu non volessi parlarne.. ma ancora non sapevamo che avevi perso la memoria. Solo il discorso con Gennai ci ha chiarito le idee. -
- E Taichi come faceva ad essere innamorato di me, se ero una vostra nemica? -
- Be', - cominciò Hikari - Quella non era la prima volta che avevamo avuto a che fare con Yamimon e con Digiworld. In passato avevamo eliminato i suoi seguaci, e lei è tornata per vendicarli. Il suo scopo era indebolirci per poi colpirci alle spalle... a partire dal nostro leader, Taichi. Yamimon ha fatto in modo che Taichi si innamorasse di te, per poi approfittarne e colpirlo, ferendo i suoi sentimenti. Non puoi immaginare lo sconforto e la tristezza per aver appreso poi la verità sapendo che tu, la ragazza che amava, in realtà eri la sua nemica più grande. Ha dovuto fare appello a tutte le sue forze, per aiutarci a eliminare Yamimon. -
Reiko riflettè... lui allora era davvero innamorato di lei? E quella ragazza che era con lui quel pomeriggio, allora? Perché si era messo con lei?
- Purtroppo però non è stata eliminata del tutto - disse Gennai - Una sua parte si è rifugiata nel cuore di Taichi, affranto per averti sconfitta... pensava che fossi morta, perché dopo la sconfitta di Yamimon di te non è rimasta traccia. Invece eri sempre lì, a Digiworld. Ed è lì che ci eravamo incontrati. Fatto sta che l'angoscia nel cuore di Taichi ha attirato dentro di sè una parte di Yamimon, ed ora ella risiede nel suo cuore. Lo ha praticamente... posseduto. Ora lui è caduto in una specie di coma, e l'unica che può salvarlo sei solo ed unicamente tu. -
Reiko era allibita... possibile che fosse vero tutto quello che le era stato appena detto? Era tutto così assurdo, impossibile a dirsi... a rigor di logica avrebbe dovuto non crederci, eppure...
- Ma perché proprio io? -
Gennai sospirò. - Perché tu sei la controparte di Yamimon. Quello che devi fare è entrare nel cuore di Taichi, trovare Yamimon e sconfiggerla. Solo così il cuore di Taichi sarà libero e la sua vita salva. -
Reiko si grattò la testa, incerta. Cosa avrebbe dovuto fare? Certo che quella situazione e il racconto erano decisamente assurdi... ma una parte di lei ci credeva. Per quanto impossibile, la cosa non le era nuova... come se avesse avuto un deja-vù. Ma allora, se tutto ciò fosse stato vero, cosa avrebbe dovuto fare? Entrare nel cuore di Taichi e sconfiggere quell'essere, Yamimon? La cosa la spaventava.. ma se non lo avrebbe fatto Taichi sarebbe morto!
Si guardò intorno.. tutte le facce dei ragazzi erano tristi, ma allo stesso tempo avevano un barlume di speranza, sembrava che confidassero tutti in lei. Alzò gli occhi al soffitto... se era tutto vero, allora loro l'avevano aiutata, nonostante tutto il male che aveva fatto... e quindi doveva sdebitarsi. Così avrebbe fatto.



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Ciao a tutti! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto... e vi informo che il prossimo sarà l'ultimo! Eh sì, dopo poco più di un anno dalla sua pubblicazione, anche "Neo Digimon Adventure" vedrà la sua fine... vi aspetto tutti quanti al prossimo capitolo, già in fase di elaborazione e conclusione!
Dimenticavo, un grosso ringraziamento a Francesca Akira89 e a Justice Gundam per le recensioni! ^___^
Ciao ciao, ci rivediamo nell'ultimo capitolo!



  
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