"Another time"  è proprio questa la scritta che lascerà Jimmy oggi.

Sì, perché un'altra volta è qui davanti al muretto a scrivere, per sfogare la rabbia. Nè la prima, né, di certo l'ultima.

Cos'altro può fare? Cos'altro gli resta da fare? Niente. Non può fare più nulla.

O... o forse sì? Sì! Certo, l'unica soluzione sarebbe andarsene, andarsene per sempre.
 

Che cosa glielo impedisce? Gli amici forse?

Ah, certo, quei amici con i quali è cresciuto fra un casino e l'altro, imbrattando strade e cazzeggiando. Quei amici che gli hanno voltato le spalle, adesso. Perché? Certo, lui non era come gli altri, era diverso. Esserlo era forse sbagliato? Bé, a quanto pare sì, in questa città.
 

C'era anche sua madre. Quella perdente di sua madre. Sì, è così che la definiva, una perdente. Una donna che non si è mai impegnata per migliorare la propria vita, sperando sempre in un qualche dannato miracolo dal cielo. Non è mai stata una buona madre. Ma la cosa non la turbava minimamente. "Sei abbastanza grande da cavartela da solo",  gli diceva. Certo, ormai ci era abituato, quando tornando a casa non trovi nessuno ad accoglierti diventa un abitudine. Anche se lui non chiamava "casa" il posto in cui passava la notte. "La tua casa è dove sta il tuo cuore."
 

Ah! Giusto! Poi c'è Lei. L'unica persona che lo abbia capito veramente, l'unica che lui abbia davvero amato. Allo stesso tempo, però, la persona che più odia al mondo. Non è facile fidarsi fra gente nata e cresciuta fra gli ipocriti, ma lui si era fidato, si era fidato di Lei, non era come le altre, era diversa.
Si amavano, no meglio dire, Lui  l'amava. Per lei era solo un gioco, uno dei tanti, senza valore, un corpo vuoto.

E quando anche l'ultima persona ti volta le spalle, quando anchi a chi avresti regalato l'anima ti abbandona, non ti resta altro che scappare, Jesus, e soffocarti fra le luci di un'altra città.