Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: MoMo_Potter    21/01/2006    2 recensioni
"Sarebbe bello se la vita fosse un sogno.Ma anche se provi a viverla come tale,alla fine, essa ti si riversa addosso,ti colpisce con tutta la sua crudele realtà come una doccia d'acqua fredda.E'triste...ma si può sempre sperare di essere salvati..." E'la prima fic seria,spero vi piaccia!
Genere: Drammatico, Generale, Malinconico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nei miei sogni

Salve a tutti!Questa è la mia prima fic e non mi sono mai cimentata come scrittrice, quindi non vi prometto un capolavoro, ma farò del mio meglio. Questa è una storia già finita, solo che la prima volta avevo deciso di farne un fumetto, quindi il difficile sta solo nell’impostare i capitoli. Leggete e, se vi piace, lasciate una piiiiicola recensione, per favore. Un ringraziamento va in particolare alla mia amica Maho, credetemi, senza di lei non avrei potuto scriverla. Grazie Maho!

 

 

1° Capitolo- Dream

 

Nei miei sogni...ci sei tu…

ed io mi sento leggera

Come una piuma…

 

Di nuovo. Era successo di nuovo, quella mattina. Si era fatto vedere di nuovo, il ragazzo con le ali. Oh già, scusate, il ragazzo con le ali “nere”.

Akane era una studentessa di quindici anni, alta e con un fisico slanciato. Aveva  due grandi occhi color marroncino e lunghi e fluenti capelli biondi, che in realtà erano tinti. Al naturale erano neri ma lei li odiava. Era di certo una persona con una fantasia spiccata e a quanto pareva questa si ripercuoteva su i suoi sogni, che agli altri potevano sembrare strani ma che a lei non dispiacevano. Quella mattina era la stessa storia; la ragazza era arrivata a scuola e aveva cominciato, come sempre, a raccontare il suo sogno alle amiche.

Sempre lo stesso: c’era lei avvolta da un’immensa oscurità; si guardava attorno ciecamente cercando di trovare uno spiraglio di luce, quando un improvviso calore la circondava. Un bellissimo angelo nero la abbracciava e …

-…poi mi sussurra “ salvami”! Bello, no?- raccontò Akane, per l’ennesima volta, con gli occhi che le brillavano.

Le sue amiche erano abituate a non prestarle più attenzione quando lei attaccava con la tiritera dell’angelo, quindi non c’era da stupirsi del fatto che ci misero un po’ a rendersi conto che aveva terminato. Le reazioni non furono entusiaste.

-Ah…sì…-

-Davvero…?-

-Bello…!-

Akane inarcò le sopracciglia e rivolse uno sguardo imbronciato ad ognuna di loro.

-Mi raccomando andateci piano con l’entusiasmo!-

-Akane, non puoi raccontare sempre la stessa storia!-

A parlare era stata una ragazza che fino a quel momento era rimasta seduta nel suo banco, dando le spalle al gruppetto. Aveva corti capelli castano scuro, occhi nocciola ed un’espressione alquanto infastidita dipinta sul volto.

-Che hai detto, Noriko?- sbottò Akane

Noriko si alzò dal banco e la raggiunse. Ora non era più infastidita, anzi sembrava che si stesse trattenendo a stento dal ridere.

-Sei una stupida!- le disse con un mezzo sorriso –Capisco che tu sia un’inguaribile romantica, ma raccontarlo una volta basta e avanza!Credimi, nessuna di noi soffre d’amnesia ed è una settimana che lo dici come se fosse la prima volta. Non ce la facciamo più!-

Akane a quel punto si girò verso le ragazze che poco prima avevano finto di ascoltarla e che ora sembravano tutte impaurite,come se si aspettassero l’esplosione da un momento all’altro.

Ma non successe nulla, al contrario, Akane abbassò lo sguardo e arrossì borbottando.

-Mi dispiace,non mi ero resa conto di essere diventata logorroica. E’ solo che…oh, è così bello!Vorrei che lo sognaste anche voi, così potreste capirmi- disse con enfasi

-Bè, ormai lo conosciamo talmente tanto a memoria che potremo benissimo immedesimarci!- rise Noriko

Ci fu una risata generale, a cui si unì anche Akane.

-Però sarebbe bello se esistesse davvero!- esclamò una ragazza del gruppo con i capelli ricci

-Sì, è vero…- sospirò Akane, alzando lo sguardo, sognante

-Allora devo darti una cosa- disse all’improvviso Noriko

-Eh? Che cosa?- chiese Akane

Ma Noriko non rispose, era andata di nuovo al suo banco e ora rovistava nella cartella in cerca di qualcosa.

Akane le si avvicinò.

-Cos’è? Cos’è? Un regalo?-

La ragazza le porse un block da disegno. Akane lo aprì, incuriosita. Noriko era sempre stata molto brava a disegnare, e quindi pensò che le volesse regalare un…rimase a bocca aperta.

Sul foglio c’era ritratto un ragazzo tanto bello da togliere il fiato. Dei sottili capelli  castano chiaro, quasi biondo, incorniciavano i bei lineamenti del suo volto. Possedeva due sottili occhi verdi che, benché fosse solo un disegno, avevano un che di penetrante.

Noriko osservò Akane sgranare gli occhi, mentre lo guardava.

-Allora? Gli somiglia?- le domandò, contenta

Akane continuava a guardare incantata il disegno. Non poteva essere…com’era possibile che…

-E lui…-

Quel ragazzo era proprio lui. Il suo bellissimo angelo dalle ali nere.

-Come diavolo hai fatto?- domandò incredula

-Attraverso i tuoi racconti. Nel sogno lo vedevi in volto, no?-

Era vero, riflettè Akane. Nei suoi sogni riusciva sempre a vederlo con chiarezza, dato la luce che emanava, e in effetti lo aveva descritto alle proprie amiche con grande ricchezza di particolari. Chissà perché non ci era arrivata prima. Con un salto, gettò le braccia al collo di Noriko, quasi soffocandola.

-Ti adoro!E’il regalo più bello che potevi farmi!Sei fantastica!- esclamò, stringendola sempre più forte e inondandola di ringraziamenti, tanto che la povera ragazza non riusciva neanche a risponderle.

Ma quel momento di felicità durò poco.

-Ragazze, sta arrivando la professoressa!-

Akane si era completamente dimenticata di essere a scuola; lasciò andare Noriko con un sonoro sbuffo. Ora come ora non aveva proprio voglia di sorbirsi la lezione, avrebbe tanto voluto trovarsi da sola in un posto dove avesse potuto rimirare in santa pace il suo angelo, senza essere disturbata da nessuno.

Prese posto affianco a Noriko e appoggiò il mento sui palmi delle mani, sconfitta, proprio mentre la porta si apriva e una donna sulla cinquantina, la professoressa di scienze, entrava in aula.

Akane la odiava. E sembrava che il fatto fosse reciproco, perché la donna la prendeva spesso di mira durante le sue lezioni ed inoltre faceva in modo che i voti di Akane, nella sua materia, non superassero mai la sufficienza. Per la ragazza era impossibile farsela andare a genio; detestava tutto di lei, dal suo orribile completo verde, che indossava puntualmente ogni volta, alla sua vocetta  stridula, che veniva usata ogni volta per riprenderla.

-Che guaio, tu hai studiato?- domandò Noriko, con voce preoccupata, interrompendo il flusso dei suoi pensieri.

-Certo che no. Quella lì mi fa passare completamente la voglia.- rispose svogliatamente

La voce stridula ben conosciuta si fece subito sentire, neanche quella vecchia avesse avuto il miglior udito del mondo.

-Signorina Akane Asawa, è sempre lei! La vuole smettere di parlare!-tuonò la prof. con un tono di voce irritato, che contrastava perfettamente con l’espressione soddisfatta che aveva in volto. Stupida, vecchia, perfida strega! Perché te la prendi sempre con me!? Se la tua più grande ambizione è far esasperare un ragazzina di quindici anni allora non hai proprio niente di meglio da fare nella vita!! Avrebbe tanto voluto dirglielo.

Akane alzò lo sguardo su di lei e le rivolse un’occhiata di puro odio, ma non si arrischiò a risponderle male. Disse invece con il tono più calmo e dispiaciuto che le riuscì di trovare:

-Mi dispiace, professoressa-

La donna rimase a guardarla per un attimo, come per decidere se poteva accontentarsi, dopodiché si sedette alla cattedra e cominciò la lezione.

Akane non le prestò più attenzione e si perse nei suoi pensieri, davvero non la reggeva più quella lì, ma pensò bene di smetterla di farsi salire la pressione per niente, così, abbassò lo sguardo sul foglio che reggeva ancora in mano.

Com’era bello il suo angelo.

 Sapeva che non era reale.

 Sapeva che non avrebbe mai potuto averlo in carne e ossa.

 Sapeva che era sciocco.

 Eppure non poteva fare a meno di pensare a lui, quasi come fosse una persona lontana conosciuta solo in fotografia.

Che fortuna avere quindici anni…Si ritrovò a pensare, sempre fissando il foglio. A quell’età non eri né una bambina, né un adulta. Gli anni migliori della tua vita, dove nessuna emozione, brutta o bella, era risparmiata. Tutte le tue sensazioni erano amplificate, ed era proprio come si sentiva Akane ora.

Provava un assurdo e intenso sentimento verso quella creatura irraggiungibile. Vedeva il suo volto chiaramente ovunque andasse, poteva sentire il calore del suo abbraccio e la carezza delle sue ali anche al di fuori dei sogni, magari durante i momenti di relax, in cui si sdraiava sul letto e non pensava a nient’altro che a lui.

Akane amava sognare. Amava sognare lui, e, non aveva dubbi, avrebbe continuato a farlo. Qualunque cosa fosse successa.

 

 

Ecco, finito! Spero vi sia piaciuto, anche se è un po’ corto, ma dovevo per forza farlo finire qui per raccontare meglio. Però i prossimi capitoli(se riuscirò a scriverli…)saranno sicuramente più lunghi!

Vi prego RECENSITE, accetto di tutto, e poi vorrei anche dei consigli!Cercherò di aggiornare al più presto!Sayonara!

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: MoMo_Potter