Sappiamo – particolari inconsci – che davvero,
Là fuori, tutto cambia, si muove, senza
Problematici ingranaggi e il loro olio
Materia guasta, inerte, che riflette a specchio la catapulta
Di pensieri indomiti, perigliosi, peregrini
Di un sogno trappola
Piccola scatola segreta nel comodino
Scombussola l’anima, piega sotto di sé, con il passo
Calpestio di noi mille brulichi
Di una città-groviera, città grande, robusta
Pietra baconiana avvolge sabbiosa
Eppure palpita, da sotto, tra le suole, nei vestiti, nella carne,
E tremo e spero e credo
E tango con la mente e tutt’attorno
Ella si muove, e vive.
Barengraben
10-11 marzo 2011