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Autore: allegretto    23/03/2011    4 recensioni
Un incidente occorso sul set, causato dalla fretta e dall'incuria del regista e dal capo degli stuntmen, provoca ferite a Jensen il quale viene trasportato a casa dai suoi colleghi Jim Beaver e Misha Collins, i quali dovranno spiegare alla 'mamma chioccia' Padalecki, come ciò possa essere accaduto, benchè tutti gli avessero assicurato che niente sarebbe successo al 'suo' Jensen! La missione sarà ad alto rischio e i due 'volontari' cercheranno di non rimetterci la vita!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Carta, Forbici e Sasso

 

 

C'era un silenzio teso all'interno del SUV e Cliff continuava a lanciare sguardi preoccupati allo specchietto retrovisore da dove vedeva la scena alle sue spalle. Jim e Misha sedevano rigidi con facce preoccupate per la tensione con Jensen incosciente in mezzo a loro .

“ Ascolta, sono sicuro che Jared capirà come Jensen si è fatto male, no?”, il solito tono baritonale di Misha crebbe di un paio di ottave mentre parlava.

Jim girò la testa per guardare il viso pallido e lo sguardo intriso di terrore di Misha.

“Oh si, lui sarà tutto sorrisi e gentilezze quando vedrà il suo 'amico' qui”, esclamò, con voce tremolante.

Gli occhi di Jim scivolarono giù a guardare il corpo inerte di Jensen, la sua testa appoggiata sulla spalla di Misha mentre russava lievemente. Sembrava un quadretto idilliaco, se ignoravi il fatto che il suo braccio sinistro era immobilizzato in un apparecchio gessato e il suo polso sinistro fasciato rigido. Jim sobbalzò non appena a Jensen sfuggì un lieve lamento, quando si mosse per alleviare la pressione dalle sue costole doloranti.

Jim si passò un mano sulla faccia grattandosi la parte barbuta e si sentì come se dovesse preparare Misha per il destino che li stava aspettando, poveri sfortunati, nel trasportare Jensen a casa in condizioni non propriamente ottimali.

“Ascolta, so che tu sei ancora abbastanza nuovo nel cast e tuttavia hai già conosciuto quasi tutto l'intero repertorio di 'mamma orso' Padalecki verso Jensen. Congratulazioni Misha sei arrivato, lo staff ti ha accolto con calore e ti ha concesso il privilegio di trasportare a casa un Jensen mezzo morto”.

Lo sguardo ricolmo di orrore causò quasi a Cliff di andare a sbattere con l'auto, e quando questo catturò l'occhiata di Jim nello specchietto retrovisore, sogghignò.

“Mezzo morto... Ma al pronto soccorso hanno detto... Oh merda non è così messo male... Voglio dire, si, ha sbattuto nel muro abbastanza forte!”, Misha esclamò cercando di calmarsi e lanciando sguardi ricolmi di paura a Jim.

“Tu pensi? Misha, lui si è quasi lussato una spalla, ha una distorsione al polso e la sua cassa toracica si è quasi fracassata”, la voce di Jim aumentò considerevolmente nel concludere la frase.

Il cambiamento nel tono della voce provocò l'apertura degli occhi di Jensen. Questi erano vacui e le sue pupille dilatate, sbatté gli occhi un paio di volte guardandosi intorno, confuso. Cercò poi di alzare la testa dalla spalla di Misha, ma giudicando dal debole sforzo usato, forse era troppo per lui .

Biascicò qualcosa e si rimise giù cercando di trovare una posizione confortevole. Senza pensare Misha passò il braccio intorno alle spalle di Jensen per avvicinarlo a sé e impedirgli di scivolare. Jim roteò gli occhi. Grandioso, tutto quello di cui avevano bisogno era che Jared trovasse Misha in quella posizione e poi sarebbe stata dura spiegare perché Castiel aveva due occhi neri, il naso rotto e sobbalzasse ogni volta che si trovava nelle vicinanze di Sam.

“Cosa ha detto?” chiese Misha confuso.

Jim fece spallucce. Cliff rispose prontamente : “Abituato a portarli a casa a tutte le ore e di solito mezzi addormentati e stanchi morti, sono in grado di riconoscere cosa blaterano. Ha chiesto quanto manca”.

“Jensen, mancano cinque minuti”, esclamò più forte, indirizzando il suo sguardo verso quella figura addormentata, quasi in braccio a Misha.

“Cosa farete, comunque quando arriverete a casa?”

“Cosa vuoi dire con quel 'arriverete a casa'? Diavolo, Cliff ci sei anche tu. Stai guidando”, Jim esclamò guardando la guardia del corpo dei due attori.

Cliff scrollò la testa “ Oh diavolo, no, voi due siete gli accompagnatori. Io sono solo l'autista, ricordate? Comunque qualcuno ha cercato di acchiappare il regista dopo che l'ambulanza è partita ?”

Jim sbuffò, “Apparentemente, lui si è ricordato di un film da dirigere in Bolivia”.

“Cosa c'è in Bolivia di così importante?” Misha ribatté stupito.

“Una guerra tra i cartelli della droga! Mettila in questo modo, Misha, quel regista sarà più sicuro con tutte quelle dannate pallottole che volano intorno a lui piuttosto che aspettare seduto Jared che lo vada ad uccidere”, Jim chiuse gli occhi come se stesse pregando, immaginandosi la scena.

Misha guardò Cliff che annuì seguendo il discorso di Jim. “ Oh, andiamo, cosa può fare di così terribile Jared ? Non è che lui possa uccidere qualcuno perché Jensen si è fatto male sul set, no ?”

Gli occhi di Jim si spalancarono e Cliff si irrigidì nel momento in cui Jim si sedette dritto guardando Misha. “ Ascolta, idiota, l'unica persona che possa rallentare il vulcano Padalecki quando sta per eruttare, sta sbavando sulla tua spalla!”.

Passò un attimo di silenzio. “Non ti ricordi cosa è successo sul set? Fidati, Jared quando verrà a sapere cosa è accaduto, andrà a cercare l'idiota per eliminarlo e noi non potremo far altro che trattenerlo per la camicia, se questo simpatico giovanotto non sarà sveglio e attivo tanto da impedirgli di fare una strage!”, esclamò improvvisamente Jim, facendo sobbalzare tutti.

Gli occhi di Misha si allargarono per un secondo, e Cliff poté vedere il sudore imperlare la sua fronte. Si bagnò le labbra e cercò di parlare.

“Misha, non solo lui si è completamente dimenticato di controllare le misure di sicurezza, ma quel dannato codardo è anche sparito, lasciandoci qui a portare Jensen a casa”

“Nell'assenza di quel cretino con chi pensi se la prenderà, Jared?”, Jim stava cominciando ad avere una voce balbettante

Cliff pensò che era tempo di scoprire esattamente cosa era successo; quando i due uomini si erano infilati nel SUV prima, erano sembrati ambedue scioccati. Tutto quello che Jim riuscì a dire fu

“ Segui quella dannata ambulanza, Cliff. Siamo nei guai”.

“Cosa succederà ora? Voi due avete una strategia per uscire da questa situazione una volta arrivati a casa?” Esclamò Cliff.

Misha aveva un'espressione particolare, come se stesse parlando con Dio .

“Cosa stai pensando, Misha? Sembri tanto Cass, adesso!”, chiese Jim stralunato.

“Magari fossi Cass. Saprei cosa fare almeno”, rispose quello sospirando. “Stavo solo ripensando a cos'è accaduto oggi”, riprese Misha. “ Stavamo filmando la grande scena della rissa, quella con Jensen attaccato ai fili e scaraventato attraverso la finta finestra”.

Cliff annuì: lui ricordò i ragazzi che leggevano le battute e Jared trovò l'idea di Dean sbattuto a destra e a sinistra come una marionetta, un tantino azzardata. Dopo Jared era stato rassicurato dal capo degli stuntmen e da Singer, il regista, che aveva giurato sulla Bibbia che nulla sarebbe accaduto a Jensen.

“Il regista aveva girato altre scene più leggere e improvvisamente si era ricordato di dover telefonare a Kripke e aveva dato l'ok per girare quella scena senza ulteriori controlli”, Misha continuò a ricordare. “Ha deciso che tutto era a posto e che stavano perdendo tempo e soldi per controllare. Legato Jensen, ha dato il via a tutto” Jim disse, stava seduto con gli occhi chiusi e Misha sembrava avere nausea.

Cliff poté dire che entrambi gli uomini stavano ricordando quello che era accaduto nell'immediatezza di quella particolare scena. “ É stato orribile, Cliff, Quando il regista ha detto “ Azione”, Jensen è stato spinto indietro così veloce e poi scaraventato verso la finestra. Ma hanno calcolato male la traiettoria e il cavo si è avvolto attorno al braccio di Jensen, trattenendo sulla sinistra e sbattendolo contro il muro”.

Misha diventò pallido un'altra volta ripensando al momento in cui Jensen veniva sbattuto sul muro e poi scivolava a terra, rimanendo incosciente. Da quel momento in poi il caos era regnato sul set. Il medico aveva dato un'occhiata e ordinato di chiamare un'ambulanza. Al pronto soccorso i dottori avevano letto le lastre, stabilito quanto era stato fortunato Jensen a non essersi rotto niente. Dopo aver effettuato una visita generale, era stato deciso che Jensen poteva essere rilasciato alle care ed amorevoli cure del suo migliore amico e co-inquilino. Jim era quasi collassato nel sentire ciò. Poteva quasi vedere Jared vestito da infermiera, asciugare la fronte febbricitante di Jensen. Misha aveva dovuto quasi trasportarlo fuori dal pronto soccorso fino al SUV visto che stava ridendo come un matto!.

“Forse potremmo calmare Jared dicendogli che lui potrebbe fare a Jensen un bagno e qualche gentile massaggio. Misha commentò alla macchina in generale ma Jensen si lamentò leggermente e Jim lo guardò sospettoso.

“ Sei sicuro che stia dormendo ?” Jim esclamò.

“Andiamo Jim gli hanno dato abbastanza antidolorifici da drogare Cass”, Misha rispose cercando di guardare meglio Jensen.

“ Odio interrompervi ma se voi due aveste un minimo di piano per sfuggire alla presa di Jared, sarebbe meglio farlo adesso perché siamo arrivati”, Cliff si fermò lentamente e spense il motore.

Jim stava guardando giù verso la casa come se ci fosse il cancello dell'inferno e non sapeva se fosse un buon segno il fatto che Jared non ci fosse. “ Forse è fuori con i cani. Ascolta, portiamo Jensen giù alla casa. Ok?”

Jim slacciò la sua cintura di sicurezza e uscì dall'auto, continuando a lanciare occhiate nervose alla porta in caso questa si aprisse. Misha stava divincolandosi con la sua e quella di Jensen, cercando di non muovere tanto il suo amico addormentato. Una volta che fu libero spinse Jensen, lo mise dritto e uscì dall'auto.

Misha e Jim si guardarono l'un l'altro “Ok, come lo vuoi fare?”, Misha chiese cercando di immaginarsi come portare Jensen giù lungo il vialetto. “ Forse dovremmo aspettare Jared che arrivi e che trasporti Jensen giù fino alla casa; tutti noi sappiamo che ha una passione per prenderlo in braccio”.

Jim roteò gli occhi per l'esasperazione, “Misha per essere un tipo intelligente, qualche volta sei un cretino. Ascolta noi vogliamo uscire da questa situazione tutti interi così non vogliamo averlo troppo vicino. Ricordati se Jared ha le braccia piene di Jensen lui non può rompere i nostri colli” .

Mentre Jim considerava i meriti del suo piano, Jensen si svegliò. Sbatté gli occhi un paio di volte e si guardò intorno confuso poi si accorse che era a casa, fece un sospiro di sollievo e cominciò a muoversi verso la porta dell'auto aperta.

Misha e Jim non si accorsero dei lenti progressi di Jensen verso la portiera visto che stavano discutendo.

“Jim, hai intenzione di dire a Jared che cosa è successo?”

“ Misha, qualcosa mi dice che lui noterà il gesso e lo sguardo velato del ragazzo e si renderà conto che qualcosa è andato storto”.

“Bene perché noi non lo portiamo giù, suoniamo il campanello, lo lasciamo lì e corriamo dalla macchina”.

Jim boccheggiò dalla disperazione “Dannazione, hai lasciato a casa il tuo buon senso? Che cosa pensi accadrà se Jared apre la porta prima che noi siamo spariti?”

“Sono abbastanza sicuro che se lui afferra Jensen noi avremo tutto il tempo per scappare” Misha replicò, mentre stava saltellando da un piede all'atro dall'agitazione.

“No, noi non lo faremo. Diavolo, piuttosto mi faccio legare le budella da Jared che abbandonare Jensen in quel modo... Tu realmente pensi che noi riusciremmo ad arrivare dalla macchina prima che lui ci prenda?”, Jim aggiunse pensieroso.

Prima che Misha potesse rispondere sentirono un rumore dietro di loro. Jensen aveva raggiunto la porta aperta e stava scivolando fuori dall'auto. I suoi piedi colpirono il terreno ei si mise dritto rimanendo fermo per un secondo, oscillò a destra e a sinistra e poi lentamente cominciò a cadere in avanti. Misha si lanciò in avanti e con un movimento degno di un guerriero del Signore catturò Jensen tra le sue braccia. Per evitare di cadere sotto il peso della massa muscolare di Jensen Misha piegò le ginocchia, “Un po' di aiuto qui per favore” Jim fece un passo veloce e aiutò Misha a rimettere Jensen in piedi. Jensen sorrise a loro due, i suoi occhi si chiusero e appoggiò la sua testa sulla spalla di Misha.

“Ora, cosa?” Misha era tutto preso nel tenere in piedi Jensen; Jim mosse la sua mano in un movimento che significava che stava pensando.

“Ok la risolveremo da uomini! Uno, starà qui con il figliuolo e l'altro spiegherà a Jared che cosa è successo”. Jim allungò la sua mano e la chiuse in un pugno. Misha osservò il tutto stupito.

“Oh, andiamo Misha. Carta, forbici e sasso al tre. Va bene?” Misha cercò di liberare una mano e guardò Jim.

“Uno, due e tre” mossero i loro pugni per tre volte ma il pugno di Jim rimase chiuso. Misha tenne la mano aperta.

“La carta copre il sasso, bella fortuna Jim” Misha sghignazzò mentre Jim si leccava le labbra. “Facciamolo ancora una volta, Collins. Pronto?.”

“Oh, andiamo Jim, questo non è bello, hai perso”. Misha cercò di spostare il peso di Jensen da un lato il quale nel frattempo si era appoggiato sempre di più.

Mentre questo intenso dramma si stava svolgendo all'esterno, qualcosa stava avvenendo nella casa, Jared aveva appena finito di farsi la doccia; mentre si stava asciugando sentì il familiare suono del SUV di Cliff. Jared sorrise. Jensen era a casa molto prima di quanto lui si aspettasse, con un po' di fortuna ciò voleva dire che Jensen non sarebbe stato troppo stanco.

Jared corse giù di sotto per salutare la sua altra metà; notò però la luce intermittente della segreteria telefonica. Non era sorpreso da questo; era stato fuori con i cani e poi si era chiuso in bagno. La sua mano colpì il bottone con il quale accedeva al messaggio, inconsapevole che quello portava una notizia che avrebbe dato a lui incubi e causato collassi nervosi tra lo staff.

Jensen si era fatto male sul set ed era stato portato all'ospedale. Per un secondo la sua mano rimase sospesa sull'aggeggio poi pensò che forse era meglio uscire per vedere il motivo per cui Jensen non era ancora arrivato. Si girò e aprì la porta.

Cliff vide il movimento. Voleva avvisare i due uomini ma la sua mano corse al telefono. Sentiva una forza incredibile che lo spingeva a tirare su il telefono e a iniziare a filmare quello che sarebbe accaduto di lì a poco. Inoltre lo staff non gli avrebbe mai perdonato di non aver catturato il momento della strage imminente.

Jared fece un passo all'esterno, aspettandosi di trovare Jensen fuori dall'auto o lungo il vialetto. Quello che non si aspettava era di vedere Jensen abbracciato a Misha con Jim che lo aiutava a tenerlo su da un lato. Jared fece una pausa per mettere a fuoco la scena, i suoi occhi si avvicinarono non appena si accorse del gesso e delle bende. Poi il puro istinto prese piede. Jensen stava male! Doveva essere al suo fianco in quell'esatto momento.

Cliff fu impressionato dalla velocità con cui Jared percorse il vialetto. Certo il centro del suo universo si era fatto male! Cliff ebbe l'impressione che una valanga stesse per venire giù da una montagna.

Cliff ebbe un leggero tremito nella mano e ciò non lo aiutò a registrare bene. Dopo tutto poteva essere un'arma di distruzione di massa Jared se Jensen era al centro dell'attenzione, l'effetto collaterale poteva essere orribile. Cliff si abbassò, sperando che Jared non riuscisse a vederlo. Lui mantenne abbastanza la presenza di spirito di continuare a filmare mentre Jared si avvicinava alla velocità della luce verso i due uomini inconsapevoli.

“Ok, Collins. Questa è la decisione, sei pronto?” Jim squadrò le sue spalle e mise fuori il suo pugno, pronto ad andare per il tempo finale. Misha alzò la testa per vedere se lui poteva capire dagli occhi di Jim se sarebbe stato sasso, carta e forbici. Poi Misha vide avvicinarsi la minaccia: Jared 'che cosa stai facendo con il tuo braccio attorno al mio Jensen' Padalecki stava arrivando verso di loro con uno sguardo tutt'altro che amichevole!

Misha si irrigidì immediatamente sul posto, inserendo però gli istinti automatici di sopravvivenza. Cercò lentamente di spingere via Jensen senza farlo cadere a terra. Spalancò gli occhi blu dal terrore e cominciò a tremare silenziosamente nello sforzo di allertare Jim sul pericolo dietro di lui. Ma Jim era così preso a battere Misha che perse totalmente l'arrivo silenzioso di Jared.

“Andiamo, amico. Noi dobbiamo stabilire il tutto prima che Jared realizzi che siamo qui. Jim abbassò e alzò il pugno e con la velocità della luce fece il movimento della forma delle forbici. Misha stava cercando di muoversi verso Jim per stare al suo gioco ma la sua mano tremava e il potere della parola lo aveva lasciato.

“Dannazione Collins, questa è l'unica cosa da scegliere delle tre. Quanto duro può essere?” Jim brontolò, arrabbiato.

“Personalmente direi che era sasso, non è vero?”, Jared sussurrò nell'orecchio di Jim.

Fu in quel momento che Jim capì che stava nell'ombra. All'inizio aveva pensato che il sole era stato coperto da una nuvola, sfortunatamente era a causa dell'altezza di Jared che stava dietro di lui.

Gli occhi di Jim incontrarono quelli di Misha, “Oh, merda, voglio dire, Jared. Possiamo spiegarti”. Lui sentì del sudore freddo colare giù dalla fronte ed ebbe la netta sensazione che stava per essere ucciso. Non c'era modo, neanche all'inferno, di essere in grado di lottare contro il gigante e dopo aver visto la faccia di Misha non c'era modo che lui potesse correre via e lasciare il collega al suo destino anche se era tentato di farlo. Diavolo, lui era un uomo e non avrebbe mai lasciato nessuno indietro in mano al nemico.

Jim si girò, trovandosi di fronte alla gola di Jared. Rischiando, alzò lo sguardo e fece un passo indietro verso l'auto. Jared li stava guardando con un sorriso stiracchiato. Era il sorriso meno amichevole mai visto sul viso di Jared. L'attore più anziano accarezzò l'idea di buttarsi in ginocchio e chiedere pietà per sé e Misha, quando avvenne il miracolo.

Jensen, che stava appoggiato contro Misha con gli occhi chiusi, decise a quel punto di aprirli. Vide Jared e gli fece un ampio sorriso. “Jay, che cosa ho fatto mai per farli sconvolgere così tanto?”, farfugliò con la voce impastata, sbandando poi sulla destra.

Lo sguardo omicida di Jared si addolcì un po' a seguito della domanda confusa espressa da Jensen.

“Chi ti ha sconvolto, Jen?”, arrivò poi la gentile risposta del gigante.

Jensen si bloccò come se facesse uno sforzo per ricordare.

Poi il suo viso si illuminò e la risposta fu: “I muri! Non so cosa io o Dean abbiamo fatto ma ci hanno attaccato....mi hanno attaccato....uno solo mi ha aggredito”. Poi girando lo sguardo verso il suo braccio sinistro disse: “Guarda!”

Il movimento della testa gli causò uno slittamento sulla sinistra e se Misha non fosse riuscito ad acchiapparlo in fretta, quello sarebbe finito in terra.

Jared fece un passo verso Misha, il quale per lo spavento strinse gli occhi e serrò la mascella ma quello allungò le braccia solo per afferrare Jensen e stringerlo a sé.

“Mm, stanco, Jim e Misha mi hanno promesso che tu mi avresti fatto un bagno caldo e un massaggio”, esclamò Jensen, accocolandosi tra le braccia di Jared.

Misha e Jim smisero di respirare e si appiattirono sulla fiancata dell'auto. Gli occhi di Misha si chiusero di nuovo nella certezza che questa volta il pugno sarebbe arrivato!

Jared ridacchiò leggermente e Misha si arrischiò ad aprire un occhio. Jim, invece, trattenne il fiato, finchè Jensen alzò il viso, guardando Jared. Infatti la sua espressione si illunimò. Jim non riusciva a crederci, quando Jensen allargò il suo sorriso ma vedendo che Jared non diceva nulla, sporse il labbro inferiore assumendo un'espressione inbronciata tenerissima. Ciò provocò in Jared una decisione immediata. Mise un braccio sotto le spalle di Jensen e l'altro sotto le sue ginocchia, tirandolo su in braccio.

“Ok, un bagno con spugnatura. E' una promessa ma non oggi. Penso che ti piacerebbe di più essere cosciente”, esclamò il PadaOrso.

Jensen annuì mezzo addormentato con la testa appoggiata sulla spalla di Jared. Quest'ultimo guardò verso i due uomini appoggiati alla macchina: “Avremo una lunga e proficua chiaccherata domani mattina ragazzi ma ora devo portarlo a letto”.

Misha fece il movimento della testa come se stesse per parlare ma Jim gli schiacciò un piede per evitare che dicesse qualche sciocchezza. Ciò non fu sufficiente e l'attore esclamò: ”Bene, noi non ti tratteniamo, Jay e ci vediamo domani mattina e sono sicuro che Jensen si rimetterà presto”

Jim trasalì quando Misha parlò, soprattutto quando lo chiamò con il nomignolo 'Jay'.

Jared fece un passo verso il suo collega ma Jensen si lamentò tra le sue braccia. Jared lo guardò con un'espressione furiosa poi però, si girò e andò verso il vialetto.

A quel punto Jim esclamò: “Cosa ti è girato di chiamarlo 'Jay'? A momenti rovinavi tutto!”

“Perchè, scusa, Jensen lo chiama sempre così e io non posso farlo?”, chiese, sorpreso Misha.

“Lo sei o lo fai, Misha?”, rispose Jim, dando una manata sul braccio dell'attore più giovane. “Solo Jensen lo può chiamare così!”

“Ah, non lo sapevo!”, esclamò Misha, rendendosi conto solo in quel momento dello scampato pericolo. “Cavolo, sono proprio uno stupido!”

“Oh, deo gratias Collins, ogni tanto sembri intelligente!”, ribattè Jim, sospirando. “Grazie per il tuo aiuto, Cliff!”, esclamò poi all'indirizzo dell'autista che si stava stiracchiando sul sedile anteriore per lo sforzo di essere stato tutto quel tempo rannicchiato sotto.

Cliff sorrise mentre metteva via il suo telefono. Lo staff sarebbe stato contento di quello che aveva ripreso. “Ehi, amico, come ho detto prima, sono solo l'autista!”, esclamò poi sogghignando verso i due uomini più sollevati.

Poi tutti e tre si girarono a guardare Jared che si avvicinava alla casa, cullando Jensen sul suo torace. Stava parlando da come muoveva la testa. Poi Jensen si mosse un poco tra le braccia del gigante. Alzò la testa e guardò oltre la spalla di Jared.

Ammiccò e sorrise ai tre uomini attoniti prima di rimettere la testa sulla spalla di Jared e poi entrambi sparirono dentro la casa; con sollievo videro Jared chiudere la porta con un calcio.

Misha guardò Jim: “Hai visto quello? Non me lo sono immaginato, vero?”

Jim si tolse il cappello e si grattò la testa. “E l'Oscar per la migliore interpretazione va a Jensen Ackles! Avrei dovuto saperlo che stava facendo finta in macchina. Lo conosco da quasi quattro anni e poi recita Dean da troppo tempo”, esclamò. Poi si mosse verso l'auto ridendo. “Andiamo Misha, abbiamo schivato una morte atroce oggi. Grazie al cielo, gli antidolorifici non causano intontimento a Jensen!”

Misha sembrava ancora perplesso su quello che era accaduto, mentre saliva in auto. “Non capisco. Avrei giurato che era drogato”

“Non sto dicendo che lui non avesse preso alcun antidolorifico, solo non abbastanza per non essere incosciente. E' un ragazzo intelligente. Sapeva esattamente il pericolo che stavamo correndo. Ha cercato di rimanere cosciente finchè il gigante non era tutto preso dalla sindrome da 'mamma chioccia'. Gli dobbiamo un favore tutti e due!”

“Che ne sarà del regista?”, chiese Misha, più sollevato.

Jim si accomodò sul sedile come se volesse dormire, mettendosi il cappello sulla faccia. “Qualcosa mi dice che non appena Jensen si sveglierà, si lascerà sfuggire cosa è accaduto realmente e non appena Jared metterà le mani sul regista e sul capo degli stuntmen ne vedremo delle belle!”

Tutti e tre gli uomini trasalirono al pensiero. Un Jared incazzato alla ricerca della vendetta per il 'suo' Jensen era un pensiero difficile da sopportare.

“Solo, promettimi una cosa, Cliff. Se non dovessi essere presente, vuoi filmare il tutto per me?”, chiese poi Jim, prima di rilassarsi del tutto sul sedile e farsi un pisolino prima di arrivare al suo albergo, mentre Misha e Cliff ridevano di gusto.

 

  
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