MAI PIU’
SOLI
Death City.
La città
della morte.
Non si può
mai stare tranquilli in una città del genere.
Persone che
si tramutano in Kishin, persone che non possono tornare indietro, uccidono in
modo crudele le loro vittime senza badare a chi essa sia per poterne mangiare
le anime. È compito degli allievi della Shibusen, uccidere e prendere le uova
di Kishin.
Ma non
quella sera.
Quella sera
nessuno pattugliava le strade come loro solito poiché tutti erano nella scuola
di Shinigami-sama. La festa era una ricorrenza comune e molto gradita che si
faceva ad ogni fine trimestre,prima delle vacanze di Natale. L’ambiente veniva
decorato e allestito, i banchi fatti sparire, come le sedie, così da permettere
sale da ballo più ampie. In una festa del genere tutti si divertivano tra
mangiare, bere e ballare.
Ma ad uno
era stata vietato di entrare.
A Black Star,
dopo la sua ultima catastrofe a scuola rompendo mezza infermeria dove era stato
mandato per curarsi, era stato vietato l’accesso e messo come cane da guardia davanti all’entrata.
-Non te la prendere Black Star-gli aveva detto Shinigami Sama. -Vorrei farti entrare ma saresti un VERO
pericolo pubblico. Vedrai che stare fuori all’aria aperta a fare la guardia lo
troverai più divertente. -
Col cavolo! Pensava il ragazzo che, dopo essersi
stufato di stare fermo come un idiota a guardare davanti all’entrata, si era
messo seduto sul tetto principale, a forma di teschio, a guardare gli invitati.
Provò una
punta di rabbia quando vide arrivare Soul a braccetto con Maka, raggiante e d
elettrizzata per la festa, e poi Kid, che dopo aver fatto ritardo come le star perché
non riusciva a sistemarsi la camicia simmetricamente,
portava a braccetto Liz al braccio destro e Patty al sinistro.
Il ragazzo a
quel punto sbuffò sonoramente e si aggrappò ad uno degli spilloni rossi del
tetto.
-Voglio
entrare pure io! Un big come me DEVE entrare! Cos’è la festa, senza un Dio??-
Ma niente, nessuno
pareva ascoltarlo. Questo gli fece venire in mente quella volta che quando i Meister dovevano scegliere la Buki
tutti se l’erano filata da lui. Sospirò, questa volta triste al ricordo, e si
sedette a gambe incrociate a guardare davanti a se, pensoso.
Intorno al
lui c’era silenzio e il silenzio era una cosa che lui sopportava a malapena. Si
sentivano i rumori della festa e strinse i pugni, arrabbiato forse con se
stesso.
-Se non
avessi fatto il cretino, sarei lì con loro a divertirmi!- sibilò tra se e se
senza cambiare posizione.
Ad un tratto
avvertì dei passi, restò all’erta e poi si rilassò, riconoscendo subito quei
passi leggeri e forse un po’ timidi.
-Black Star?
Sei tu?-
-Tsubaki!-si
girò e la guardò con aria divertita- Solo io potevo essere cacciato da una
festa per i troppi casini,no?-
La ragazza
si avvicinò ridendo-Si hai ragione. Hai fame? Ti ho portato qualche panino e…-non
finì di parlare che il ragazzo le aveva afferrato il vassoio tra le mani e
stava letteralmente divorando i panini. Lei sorrise, scuotendo il capo
rassegnata, e poi si sedette accanto a lui guardandolo mangiare.
-Ah! Era tutto
squisito Tsubaki!-rispose lui dopo aver finito di mangiare –Grazie!-.
-Ma ti pare
Black Star- sorrise lei guardandolo in silenzio. Lui ricambiò lo sguardo e poi
si perse nei ricordi per qualche secondo.
Anche quella
volta, tornando al pensiero di prima, quando tutti se ne erano andati, lei era
rimasta li, ad applaudirgli. Lei era stata accanto da sempre e lui le sarebbe
sempre stato grato, anche se non lo ammetteva pubblicamente.
-A cosa stai
pensando?-
-Eh?- lui
sussultò e si grattò la nuca imbarazzato-A nulla! A quanto sono big! Lo sono
così tanto che a volte mi sorprendo di me stesso ahahahahah!-.
La Buki rise
divertita e quando finì, la musica della festa si fece più acuta. Erano arrivati
i balli di coppia.
Il Meister
la guardò un attimo, incerto, poi si alzò e le tese la mano, non smettendo di
fissarla.
Lei lo
guardò sorpresa, arrossita leggermente sulle guance -Ba-ballare con te...?-
-So che
ballare con un Dio può spaventare-annuì lui, con viso serio –Ma stai tranquilla,
prendilo come un onore!-
-Ma è un
onore-sorrise e gli prese la mano. Con sua sorpresa, Black Star le cinse la
vita, stringendola forte a se senza mai smettere di guardarla.
Lei gli mise
le braccia intorno al collo e poi rise un attimo.
-Cosa c’è?-
-Nulla ma…tu
sei troppo basso e io più alta di te, siamo un po’ ridicoli così!-
Lui la fece
abbassare e le sussurrò all’orecchio-A te importa…?-
Tsubaki sobbalzò
e arrossì scuotendo il capo-No…-
-Yahooo! Bene!-sorrise
lui come se nulla fosse muovendosi con lei.
Ballarono
insieme per un tempo a loro indefinito. Sapeva solo che lei si era persa negli
occhi di lui e lui altrettanto con quelli di lei. La presa sulla vita si era
rafforzata, come se non volesse lasciarla andare, forse mai più.
Tsubaki
pensò commossa che quel suo incosciente di un Meister stesse davvero crescendo…
All’improvviso
lui le aveva preso il polso, dopo essersi fermato, e glielo aveva sfiorato con
le labbra. Lei era troppo confusa, rossa in faccia e cominciò a balbettare -M-m-ma
che significa!-
-Tsubaki, non
interrompere un Dio !-le aveva detto con rimprovero, tenendo però la voce
serena. La fece piegare all’improvviso e le prese il volto tra le mani-Non
pensare a nulla piccola camelia…- e detto questo, lui la baciò.
Tsubaki riaprì
gli occhi e si stiracchiò un poco nelle lenzuola. Era ancora buio ma non
riusciva a dormire. Era stato tutto bellissimo, quasi un sogno.
Per precauzione
si diede qualche schiaffetto ma nulla, era sveglia.
Il bacio che
le aveva dato, il primo della sua vita, era stato inaspettato ma tenero. In fondo
era sempre lui, sempre quel Black star
egocentrico, pazzo ma che infondo possedeva con un grande cuore. Lei lo aveva
capito subito.
Chiuse gli
occhi respirando l’aria fresca della notte.
-Sei sveglia…?-
il ragazzo era dietro di lei e si reggeva con un gomito. La voce era roca e
flebile.
-No…-
-Bene…-sorrise
lui accarezzandole la vita e il fianco nudo con mano delicata ma quasi bramosa.
Lei si girò,
rossa in viso –Pensavo fossi stanco…-
-Stanco io? Devo
ricordarti chi sono?-
-No no
grazie-sorrise lei divertita cercando di coprirsi con una coperta.
-Non
coprirti...dopo questa notte non ce ne è più bisogno, non credi?-sorrise mentre
la faceva aderire a lui.
La ragazza
sorrise poggiando il viso sul suo petto -Maniaco.-
-Ha parlato
la santa,vero?-
Entrambi risero
finché lei arrossì -Ma come p-pensavo avessimo finito!-
-Finire ? Potrei
non finire mai Tsubaki,non con te…-e mentre lui se la portava sotto di se
lentamente, le sussurrò all’orecchio.
-Grazie per
essermi sempre stata accanto. Sono egocentrico, stupido e cretino ma grazie a
te ho capito cos’è l’amicizia e l’affetto quando nessuno mi voleva. Grazie Tsubaki,
ti amo …– e non la fece rispondere perché non le diede il tempo di farlo quella
notte.
-Angolo autore-
-////- eh si, ecco Blacky che fa il
maniaco!
Allora che dire sto sfornando ff tsubakixBlack star quasi ogni giorno xD
fermatemi!. Questa è una piccola ff troppo sdolcinataaaa D: ma dovevo farla
quindi mi dispiace ù_ù
Per la gioia di _kagura_kaze_ sarainsb
e Juliet__Albarn che ne vogliono
altre da me xD
PAZZE o_ò
Spero sia
stata gradita e grazie di cuore^^
Ps: la festa è
completamente invitata così come la divisione in trimestrexD
Un bacio a
tutti!
Trisha_Elric