Anime & Manga > Umineko no naku Koro ni
Ricorda la storia  |      
Autore: ChocoSky    24/03/2011    2 recensioni
Ormai sono rimasta da sola.
Non ha più senso vivere se tu non ci sei più.
Il mio cuore ha finalmente smesso di battere.
E allora... Addio.
Addio per sempre, Ushiromiya Battler.

[Spoiler Ep5]
Genere: Generale, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Titolo: The broken wing
Genere: Angst, Introspettivo
Avvertimenti: Spoilers! Ep5 "End of the Golden Witch"
Personaggi: Beatrice (più accenni a Battler Ushiromiya)
Rating: Giallo
Capitoli: 1/1
In corso: No.

A/N: La parte iniziale in corsivo costituisce la descrizione dello scenario nel quale si svolge la storia, lo stesso dell'Ura Tea Party dell'Ep5.
Gli spezzoni di frasi che si trovano in corsivo all'interno della fic non le ho inventate io (tranne l'ultima frase che chiude la storia). Sono le parole che pronuncia Beatrice stessa in quel momento, sempre nell'Ura Tea Party dell'EP5. 
Il resto della fic, tuttavia, l'ho scritto io. 

Attenzione: Spoilers! 

Questa storia rappresenta tutto ciò che -a mio parere e per quanto possa aver capito leggendo quella parte- potrebbe aver pensato Beato nell'attimo in cui entra nella Cattedrale e vede Battler infilzato dalla spada di Dlanor A. Knox. 
And, so... Ho deciso di scrivere questa fanfiction semplicemente perché mi ha ispirato questa scena, la quale è, secondo me, una delle parti più belle di Umineko no naku koro ni, se non la più bella.

Ah, quasi dimenticavo. Ai fans di Umineko: perdonatemi se questo elaborato risulta privo di senso logico e molto fantasioso verso la storia ufficiale. Ho cercato di fare del mio meglio, cercando di non uscire fuori dall'argomento proposto; tuttavia mi sembra di aver scritto solo una marea di idiozie e di pensieri impregnati con una buona dose di OOC. Spero di sbagliarmi su questo; altrimenti, pazienza. Al limite confiderò nella vostra clemenza, se sarà possibile, anche perché questa è la mia prima fic su Umineko...
Enjoy! ^_^








Era ormai sceso il silenzio in quella cattedrale. Il quinto gioco si era concluso da un bel pezzo. Erano già stati decretati un vincitore e un vinto, e niente e nessuno avrebbe potuto mettere in discussione la storia che fino a quel momento era stata scritta.
Tutti sembravano essere svaniti da quel luogo. Non si potevano più ascoltare né i maliziosi sogghigni delle streghe, né il referenziale monologo di Dlanor riguardo i fatti avvenuti nel Quinto Episodio.
In quella cattedrale così vuota e solitaria, rimase solamente il corpo senza vita di un ragazzo che fino alla fine aveva combattuto con tutte le sue forze per scongiurare una verità ignobile e per questo inaccettabile.

Ad un tratto, quasi a voler rompere quel silenzio, si udirono dei passi leggeri, quasi impercettibili per l'udito umano.
In quel momento si poteva scorgere una sagoma di una persona affacciarsi da una delle colonne che circondavano la navata centrale di quella chiesa.
Poi, dalle tenebre di quell'angolo, emerse qualcuno.
Una donna, la quale, senza far trasparire alcuna emozione dal proprio volto, stava lentamente percorrendo tutta la navata per poi giungere di fronte all'altare.

Giunta presso di esso, la giovane gettò lo sguardo in direzione del cadavere del giovane, infilzato e sospeso da una pesante spada. A quella vista, la ragazza sospirò e abbassò lo sguardo.




Rivolsi lo sguardo nella tua direzione.
Eravamo solo io e te in quella grande cattedrale. Tu sull’altare, ed io poco distante dall’ingresso principale.

Mi avvicinai al tuo corpo e lo sfiorai con le dita. Accarezzandone dolcemente i contorni, sospirai di nuovo.
Non riuscivo a capire cosa stesse succedendo in quella cattedrale ma, soprattutto, cosa ti fosse capitato. Eri sull’altare, ferito e con una spada conficcata nel tuo petto, e con gli occhi chiusi. A prima vista, sembrava che stessi dormendo.
Provai allora ad afferrare lentamente la manica della tua giacca.
Nulla. Nessuna reazione.
“Allora è tutto vero…”, mi venne da pensare.
In quel momento tu non stavi affatto dormendo. Eri morto.

Ti osservai. Ormai senza speranza, lasciai cadere la testa più in basso, sempre più vicino al tuo corpo. Poi sospirai quietamente.

“Tu… bugiardo…”

Ti sfiorai nuovamente. La mia mente si rifiutava di credere all’evidenza. Così, appoggiai la testa sul tuo corpo ormai freddo e immobile e premetti la mia fronte sul tuo petto.
Ma non avvertii nessun battito.
Fu solo allora che compresi appieno la triste realtà che si presentava davanti ai miei occhi. Non si trattava di una tua mossa strategica, di un tuo scherzo ideato per vendicarti di tutte le volte che ti avevo ingannato.
Tu non c’eri più.
Mi rassegnai a quel nefasto pensiero, lasciandomi cadere dolcemente su di te.
Ormai avevo perso la mia ragione di vita.

In quel momento, un pensiero balzò improvvisamente nella mia mente.

“Idiota”.

Certo. Chissà quante volte avrò pronunciato quel termine...
Quella parola mi riportò alla mente moltissimi ricordi del passato. Ricordi nostalgici, per certi aspetti piacevoli, ma pur sempre dolorosi.
Ricordi in cui c’eri tu. E quella promessa ormai infranta.
Avevi giurato di uccidermi, e invece... alla fine sei stato tu ad essere ucciso, non riuscendo in questo modo a mantenere la promessa...
Perché non ti sei ribellato al tuo destino? Perché non hai provato a contrattaccare come era tuo solito fare?
Ti ho sentito quando hai detto di arrenderti. Tu forse non lo sapevi, ma io avevo visto tutto sin dall’inizio.

“Tu sei… solo un idiota”.

Mi chiedo cosa sarà stato a non farti cambiare idea sulla tua decisione. O forse era destino.
Forse tutto doveva finire in questo modo.
Ma allora... è giunto anche per me il momento di uscire di scena?
In fondo... io non ho più nulla da perdere. Ho perso la ragione per la quale vivevo, quindi non credo che ci sia più bisogno di me.
E’ tempo di sparire, di fuggire da questo mondo, di spezzare le catene che mi tenevano legata.
In realtà non era la fine che sognavo di avere, però una cosa è certa: finalmente sono libera.
Libera di volare fuori da quest’isola. Libera da tutte le preoccupazioni e le incertezze che prima mi avvolgevano. Libera da tutto.


Ma prima di andarmene e di sparire per sempre, avvertii l'esigenza di dirti un'ultima cosa. Ti abbracciai e ti strinsi forte.

"Grazie…"

Grazie per essere stato un degno avversario.
Grazie per aver speso gran parte del tuo tempo con me.
Grazie per essere sempre stato al mio fianco, anche solo come rivale e non come una persona cara.
Non mi sono mai sentita da sola quando tu eri seduto di fronte a me ed enunciavi le tue stupide teorie sugli omicidi.
Per un attimo, ho capito cosa significasse essere veramente felici.
Sei stato tutto per me. La mia felicità e il mio mondo.

"... bugiardo..."

Ma tu invece non saprai nulla di tutto questo.
A causa del tuo grande sbaglio, non ti sarà più permesso di ascoltare la mia voce. Se solo tu avessi mantenuto quella promessa... a quest'ora io e te saremo nuovamente insieme... Per tutta l'eternità.

"... addio..."

Da questo momento in poi io e te non ci incontreremo più. Le nostre strade si dividono qui.
Io non ritornerò più in questo luogo. Addio.

"... e..."

Tuttavia, dal profondo del mio cuore, io ti ho sempre amato.
Per questo, c'è ancora una cosa della quale mi voglio pentire e che non ti ho mai detto.

"... scusami."

Perdonami per tutto il male che ti ho fatto.
Perdonami per tutte le parole che ti ho detto.
E scusami se non sono riuscita a dirtelo prima. Sono sempre stata una persona orgogliosa, testarda e sicura di me. Ero convinta che ci sarebbe stato un finale diverso per questa storia. La nostra storia.
Ecco perché non mi sono comportata diversamente. Dovevo farmi odiare da te, per farti giungere alla verità. Ma tu sei stato troppo ingenuo per comprenderla.
Per questo è finita così. Mi dispiace... In fondo è anche colpa mia. Anzi, della nostra disfatta siamo colpevoli entrambi.
Tu sei stato troppo sciocco, ed io sono stata così incomprensibile.
Tu dovevi giungere alla verità! Ed io dovevo essere colei che ti avrebbe guidato in questo difficile percorso!
E invece... non sono stata capace di svolgere questo ruolo.
Per questo motivo, io sono costretta a scomparire. Tu sarai qui, immobile su questo altare, mentre io ti sarò accanto solo sottoforma di cenere. Alla fine non resterà nulla di me, perché ormai il mio compito è terminato, ma tu, forse... un giorno tornerai a vivere, e allora -ne sono certa- tu ti sarai ricordato tutto.
Ma allora io non ci sarò più.
Mi cercherai ovunque tu vada; tuttavia non mi troverai più, perché a quel punto io sarò già andata via. E sarà in quel momento che ti renderai conto del grande peso del tuo peccato che hai commesso contro di me, e inizierai a provare un immenso dolore di fronte alla mia scomparsa.



Ma cosa sto dicendo? Non è forse questo il mio più grande desiderio?
Ahahah... Sto sicuramente delirando. Tu non tornerai mai più in vita.
Perché crederci?
Perché per un attimo ho sperato che si potesse realizzare questo sogno?
No, è ormai certo. Non si avvererà mai. E questa volta nemmeno un miracolo potrà accadere.
E' impossibile... E' assolutamente impossibile.


Ormai sono rimasta da sola.
Non ha più senso vivere se tu non ci sei più.
Il mio cuore ha finalmente smesso di battere.


E allora... Addio.
Addio per sempre, Ushiromiya Battler
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Umineko no naku Koro ni / Vai alla pagina dell'autore: ChocoSky