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Autore: PoisonVeleno    25/03/2011    0 recensioni
poesia creata riflettendo su quanto ognuno di noi è piccolo ed insignificante se paragonato a tutta l'umanita, come gocce nell'oceano.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Voi ultime gocce che vi aggrappate alle foglie,

per non cadere nella dolce e piatta superficie

del cristallino lago, dopo la tempesta,

che sapete

che la foglia è l'unica cosa che vi trattiene,

l'unica cosa che permette di distinguervi,

di avere un'identità, una vostra.

Sapete che verrà il momento per voi

di cadere, e quel momento è vicino:

anche voi, come tutte le gocce passate su queste foglie,

sarete costrette a perdere la vostra unicità:

una goccia non si distingue in un mare di gocce.

È una goccia nell'oceano. È la pace dopo la tempesta,

che rimette tutto a posto, e porta le gocce dalle gocce.

 

E come voi, che disperatamente

lottate perchè non vi si dimentichi,

perchè non siate solo gocce

come altre, in un mare di queste,

noi uomini, poveri esseri umani

ci aggrappiamo alle nostre foglie,

per non cadere nell'enorme massa di uomini

che pensa e fa solo in un modo,

solo nello stesso modo.

Io disperatamente invoco qualcuno,

qualcosa, che mi permetta di non cadere e

che mi faccia essere la goccia nell'oceano,

e non una delle tante.

 

 

Ma conoscendo il vostro ed il mio destino,

io qui mi rassegno, con la sola speranza

che del lago, mare, oceano lo sdegno

di avervi ed avermi con loro,

che nulla desideriamo se non evitarlo,

ci allontani così da trovare pace,
e della mente etrno ristoro.

  
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