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Autore: jessromance    28/03/2011    0 recensioni
Inserire accenno alla trama della storia (breve riassunto o anticipazione) e/o citazione dal testo. No linguaggio SMS, No tutto maiuscolo, No Spoiler! NON C'E' BISOGNO DELL'HTML PER ANDARE A CAPO IN QUESTA INTRODUZIONE.
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusate per questa fan fiction,la scrissi per un compito a casa,di religione,4 anni fa.Purtroppo non seppi mai quanto presi perchè il professore,con mio sommo dispiacere cambiò scuola,ma le sono comunque affezionata e dopo tanto tempo ho deciso di postarla.

Già a quel tempo amavo i chem e quindi be...mi lasciai prendere.Ma adesso vi faccio leggere in pace,buona lettura

Ancora oggi ho il ricordo vivo di quegli anni,ero nel cortile a giocare con i miei amici quando sentimmo le grida del parroco,subito accorremmo a vedere quello che era successo,sapendo che sicuramente ci avrebbero mandati via ci nascondemmo dietro un cespuglio e ascoltammo in silenzio

-adesso si calmi è praticamente impossibile,forse ha visto male magari qualcuno gli ha giocato uno scherzo…un brutto scherzo-

-no vi dico che era lui e adesso è tornato-il prete si tappò il viso con le mani come se facendo quel gesto sarebbe diventato invisibile, attorno a lui cerano tutti i confratelli della chiese,noi bambini ci guardammo con sguardo interrogativo,chissà di cosa stavano parlando,e soprattutto chi era tornato?e cosa era venuto a cercare?,vedemmo i confratelli accompagnare il prete dentro la chiese,ero una ragazzina di 11 anni molto curiosa e soprattutto nonostante la mia età capivo il significato di molte cose, anche se nonostante le raccomandazioni di mia madre mi cacciavo spesso nei guai,insieme ai miei due amici tornai nel mio giardino

-secondo te di chi parlano?-chiese Rose,la mia amica non che la più piccola dei tre

-non lo so ma sicuramente è qualcosa di brutto hai visto quanto era sconvolto padre Giacomo?-

-già,magari è qualche mostro..-subito Rob con le sue scemenze si fece avanti proponendo che magari erano stati dei vampiri.

"si vampiri certo come no"pensai-Rob i vampiri non esistono…ti fai troppo influenzare da tuo fratello-

-che significa influenzare?-

-che credi a tutto quello che dice…comunque dobbiamo scoprire cosa sta succedendo in questo paese…ieri sera mio padre è tornato a casa,lo sentito lamentarsi con mia madre che da qualche tempo girare per le strade la notte non è più sicuro…-i ragazzi erano pensierosi e stettero li in giardino fino a quando il sole tramontò-ci vediamo domani..-entrai in casa e corsi a lavarmi.

Le domeniche per la messa Don Giacomo non si vide,ci dissero solo che era malato,al che io mi insospettii ancora di più ma lasciai correre fino a quando una mattina sentii gridare fuori dalla mia finestra delle persone che dicevano di aver trovato una ragazza morta in un campo,subito corsi in cucina,mia madre non mi fece uscire-stai in casa se so che sei uscita saranno guai signorinella-imbronciata andai in camera e dalla finestra guardai il via vai di gente che andava e tornava dalla finestra,poi sentii rincasare mia madre ,ma non era sola stava parlando con qualcuno così mi nascosi dietro un porta e ascoltai-era la figlia di Gordon,poverini,chissà cosa è successo tu hai visto il corpo?-

-si-era una voce maschile-il medico ha detto che era praticamente dissanguata eppure non aveva tagli né era sporca di sangue,inoltre hanno trovato due segni sul collo,due buchini per l’esattezza…mi chiedo se il prete avesse ragione ,se è davvero tornato…-”di nuovo questa storia….oddio cosa avevano detto?l’avevano trovata senza sangue?due puntini…e se fossero veramente vampiri?”pensai,corsi in camera molto spaventata,quella notte non dormii molto anzi non dormii proprio,continuavo a guardare la finestra aspettandomi che qualcuno entrasse da un momento all’altro. La mattina uscii di casa presto e mi diressi verso la chiesa,mi intrufolai di nascosto e arrivai all’ufficio del parroco,bussai nessuno risposi e così entrai,su un tavolo c’erano dei libri aperti,mi avvicinai e cercai di leggere,per quanto sapevo,quello che c’era scritto riuscii solo a capire qualche parola ma niente di tanto importante,in quel mentre la porta si aprì e il parroco entrò,quando mi vide si spaventò

-mi scusi nessuno ha risposto e sono entrata-

-cosa ci fa una bambina come te in piedi a quest’ora e soprattutto qui,giovane Slithyn?-”non sono una bambina”pensai ma questo non glielo dissi

-sono venuta per sapere cosa sta succedendo,insomma i nostri genitori non vogliono neanche che stiamo in giardino a giocare e..-

-ecco quindi non dovresti trovarti qui..-

-si ma io mi chiedevo se quello che sta succedendo qui a qualcosa a che vedere con i vampiri?- ve l’ho ripeto anche se avevo 11 anni ragionavo come una persona adulta e volevo sapere veramente sapere cosa era successo,qualcosa mi disse che forse mi ero avvicinato alla realtà perché il parroco fece una faccia spaventata,poi riprese il suo contegno e disse

-e chi ti ha messo in testa queste cose bambina??-”se non la fa finita di chiamarmi bambina…”

-vede i segni che erano sul corpo di certo non sono di un’animale…almeno in questa zona non ci sono animali che hanno denti con quelle caratteristiche..-

-e tu cosa ne vuoi sapere?-adesso il tono della sua voce era aspra

-mio padre è un cacciatore quindi so tutte le specie di animali che vivono qui…-notai la sua faccia “bene l’ho messo in crisi”sorrisi e lo guardai-allora?-

-sei solo una bambina non dovresti stare qua,adesso scusami ma ho cose più importanti da fare,tipo il funerale di quella povera ragazza adesso esci…-con una spintarella mi fece uscire dalla stanza,imbronciata me ne andai ma non avevo voglia di andare a casa così andai nella biblioteca dove cercai dei libri sui vampiri e li portai a casa

-ehi Elen che ci fai a giro a quest’ora?-

-ciao Luis…niente,senti mi faresti un favore?-,Luis era un ragazzo di 23 anni,era una cacciatore e per questo conosceva mio padre-dimmi pure...-

-vedi non è che sappia leggere molto bene,non è che mi potresti aiutare?-

-certo-,così con l’aiuto del ragazzo scoprii le cose più essenziali su quei mostri:come avevano bisogno di sangue per “vivere”,come avevano paura della luce e delle cose sacre,poi di come ucciderli-grazie Luis mi sei stato di aiuto..-

-di niente…ma come mai questa curiosità verso questi mostri?-

-no niente…-.Il giorno incontrai i miei amici per metterli al corrente delle sue scoperte

-senti facciamo così stasera i miei genitori sono di ronda,dopo quello che è successo è normale che abbiano messo sotto controllo il paese,comunque stasera usciamo e troviamoci tutti alle 9 alla piazza-;La sera i tre ragazzi uscirono di casa di nascosto e si incontrarono, anche se non sapendo cosa fare

-allora??-

-andiamo nei pressi della chiesa in fondo è la che il prete ha visto…insomma andiamo…-“bene andiamo a cosa facciamo non sono neanche sicura che si tratti di quegli esseri…”pensò la bambina,quando arrivarono però nei pressi della chiesa videro delle ombre così decisero di nascondersi,sentirono due voci,una era di Don Giacomo,la sua voce tremava e ogni tanto era rotta dal pianto-no ti prego lasciami-diceva,poi il sangue di Elen si gelò quando sentì la seconda voce,aveva qualcosa di strano come se a parlare fosse stato un serpente,mi sporsi di più e lo vidi,quell’essere era inginocchiato sul prete,poteva sembrare un comune uomo se non fosse per i suoi occhi di un rosso sangue,mi si bloccò il respiro quando poi Rose urlò,io e Rob cercammo di chiuderle la bocca ma troppo tardi quell’uomo ci aveva sentito,lasciò il prete e si avvicinò a noi piano,volevo fuggire ma le mie gambe non si muovevano

-Rose,Rob scappate a chiedere aiuto forza-,loro scapparono senza dire niente troppo shoccati,l’uomo si curvo esattamente nel punto dove ero io,poi quando mi vide sorrise,ma la cosa più strana i suoi occhi era di colore verde,non erano più rossi

-ciao ragazzina lo sai che non si origlia?è maleducazione-disse con un accento francese

-s-si…mi-ma le parole mi morirono in gola,quando poi riuscì finalmente a pensare,subito nella mia testa ci furono delle domande”come mai erano spariti i suoi occhi rossi?e quella voce strana?”

-non ti preoccupare non ti farò niente,per quanto riguarda il colore degli occhi e la voce mi succede quando sono terribilmente arrabbiato-disse l’uomo

-co-come avete…-l’uomo scoppiò in una risata-è uno dei miei doni..posso leggere nella mente…e so anche che sai cosa sono nonostante tu non ci credi affondo..-,stranamente non ero spaventata,mi alzai e lo guardai negli occhi troppo curiosa di sapere-ma che sbadato non mi sono presentato…je suis le vampire Gèrard…e tu?-

-Elen…il mio nome è Elen…ma è impossibile i vampiri non esistono…-

-davvero?e secondo te l’umanità da dove viene?-

-come ci ha spiegato più volte Don Giacomo..-

-sciocchezza mon chèrie…sono tutte balle…in realtà è grazie ad un vampiro traditore se voi esistete…-

-non capisco…-

-ci sarà tempo..ora scusa ma devo andare..un giorno ci incontreremo di nuovo-e sparì,dopo neanche 5 minuti metà villaggio arrivò

-Elen…Elen-sentì urlare mia madre disperata,ma io ero persa nei miei pensieri-stai bene?-

-si…-riuscì solo a dire poi fui presa in braccio da mio padre che mi portò a casa,mentre gli abitanti andarono dal prete che era ancora a terra,più tardi poi scoprirono che era morto .Non riuscii a dormire,ripensavo al discorso di quell’uomo “je suis le vamperi Gèrard…no i vampiri non esistono”cercò di ricordarsi il volto dell’uomo ma era difficile poiché nel buio non era riuscito a vederlo completamente,mi ricordavo solo dei suoi occhi verdi,mi addormentai più tardi con ancora il pensiero di quello sconosciuto.

Passarono anni da quel giorno e diventai una bellissima ragazza di 23 anni,insieme alla mia amica Rose lavoravo nei campi da frumento,una bellissima sera d’estate durante una delle feste del paese ballammo fino a quando stanca mi allontanai da quel frastuono per tornare a casa-ci vediamo domani-dissi ai miei amici-mi raccomando stai attenta-

-si certo..-stavo attraversando la piccola strada quando vidi dall’altro lato un ragazzo dall'aria familiare,mi fermai a guardarlo,questo si girò e mi sorrise

-buonasera..-”quella voce..mi ricorda qualcuno..”-vedo a quanto pare che non ti ricordi di me..-”oh no non può essere lui…”-si mon chèrie sono io..-finalmente riuscii a parlare-Gèrard?!?-

-oui…vedo che sei cresciuta..-

-tu invece non sei cambiato…per quello che mi ricordo..- già in effetti nel buio di quella notte non avevo visto quanto era bello quel ragazzo,troppo bello per essere vero-te l’ho detto cosa sono,questo è un altro dono,l’immortalità e la bellezza-”oh ora si spiega tutto”pensai,il vampiro rise di gusto

-finiscila di leggere nei miei pensieri non è davvero carino..-

-non ci posso far niente sono i tuoi pensieri che invadono la mia testa..e non il contrario…-

-cosa ci fai qui vampire Gèrard?!?-dissi con un finto accento,stranamente riuscivo a fare anche del sarcasmo

-sono venuto a prendere ciò che mi appartiene…-disse ora con un ghigno

-e cioè?qui non c’è nulla che le appartiene…-

-ne sei sicura?- ora mi sentivo nervosa così decisi di entrare nella casa ma qualcuno mi fermò

-non vuoi sentire la storia di come siete nati?infondo mi ricordo che quando eri più piccola eri molto curiosa di ascoltarla..- lo guardai poi mi sedetti e stetti ad ascoltarlo-bene-disse questo-vedi molto anni fa il mondo era popolato di vampiri,questi si cibavano di uno strano nettare molto buono,un giorno Alucard,un giovane vampiro cercò di sfidare il capo supremo,un puro sangue,questo non lo uccise,anzi li levò la sua immortalità come segno del suo potere,da allora nessuno contrastò il supremo,ma Alucard per vendicarsi rubò tutto il nettare necessario per nutrire i vampiri e lo distrusse,così il supremo per non morire decise di trasformare i suoi vampiri in mortali,da qui nacque l’umanità…-

-scusa ma allora tu come fai..-

-vedi-disse senza neanche farla finire-alcuni vampiri rimasero nella loro immortalità,come il supremo,questo per vendicarsi di Alucard lo uccise facendolo mordere dai sui ultimi vampiri,vedendo che questi succhiavano il suo sangue con piacere decisero che alla fine si sarebbero cibati proprio con il sangue degli umani..-

-ma è spaventoso infondo prima erano vampiri come loro..-

-lo so ma la fame e volte gioca brutti scherzi-

-va bene è stato un piacere sentire la tua storiella ma ora devo andare…-

-no tu non vai da nessuna parte…vedi il supremo a deciso che rivuole il suo mondo di soli vampiri e ha assegnato ad ogni vampiro la propria vittima… quella sera di 12 anni fa io ero venuto per te… per ucciderti ma poi avevamo deciso di trasformarti in una di noi..-

-e parchè proprio io?!-dissi cercando di indietreggiare

-vedi ti sei dimostrata molto coraggiosa stando li…e il supremo diciamo a gradito questa tua dote…-disse con un sorriso soddisfatto Gerard

-ma scusa ma come farete a nutrirvi se ci ucciderete tutti?-

-il supremo a trovato una sostanza che è più o meno come il nettare di miliardi di anni fa…quindi non moriremo di fame…-fece un’altra risata

-e se io non volessi?-chiesi con voce poco convinta

-ci sarebbe la morte…ma ti prego non voglio ucciderti…-lo disse con un tono che da un vampiro non si sarebbe mai aspettato nessuno,lo chiese come se mi stesse pregando,come se davvero ci tenesse a me

-…senti ma è vero che avete paura della luce solare?-

-no sono tutte sciocchezze…-

-bene allora fai pure quello che devi non ci tengo a morire per sempre…-;il vampiro non se lo fece ripetere due volte e mi morse.

Dopo una settimana dall’accaduto la congrega decise di sterminare i vampiri che ormai si erano impadroniti del paese,in pochi giorni scovarono e uccisero più di 30 vampiri tanto che Gerard incominciò a preoccuparci così decise di passare all’attaccò ma quando scoprii che nella congrega c’era anche mio padre lo convinsi ad andare vi di li così decidemmo di andare in Francia,dal quel giorno la mia vita è cambiata,ho visto il mondo cambiare nelle sue epoche,ho vissuto sempre nascosta nel buio aspettando il momento giusto per uscire allo scoperto e raccontare la mia storia-

-e mi scusi che fine ha fatto Gèrard?-

-oh lui è sempre stato con me..anche ora,solo che non è del mio stesso parere di far sapere della nostra esistenza-

-capisco…quindi lei non ha paura delle conseguenze??-

-no poiché io non ho mai ucciso nessuno per i loro sangue poiché mi potevo nutrire con altro..ora scusi ma devo andare è stato un piacere-

-no è stato per me un piacere che l’ho potuta intervistare.. e arrivederci-.

 

PS:A cavolo quasi dimenticavo,è tutto frutto della mia mente malata e non scrivo a scopo di lucro. =)

xoxo Jess

  
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