Anime & Manga > Higurashi no naku koro ni
Ricorda la storia  |      
Autore: Nene_chan    28/03/2011    3 recensioni
Rispondo all'iniziativa indetta dal « Collection of Starlight »: The Fandom Show.
“Dio… se ciò che ti ho chiesto non è possibile, se dovessi morire ancora… ti prego, facci almeno rinascere assieme. Desidero essere ancora amica di Mion-chan, Keiichi-chan, Rika-chan, Shion-chan, Satoko-chan e… sì… sì, anche di Satoshi-chan… te ne prego, Dio…”
Una delle frasi che preferisco. Spero piaccia anche a voi!
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Aprì gli occhi. Bianco.
Quello che stava fissando era un soffitto.
- Rena! - una voce dal piano di sotto la chiamava. Era forse la voce di sua madre?
Si rigirò nel letto. Si stava ricominciando, di nuovo. E, di nuovo, lei sarebbe stata maledetta.
Chiuse gli occhi e si alzò, fece come ogni mattina. Si lavò la faccia, si vestì, fece colazione… e uscì per andare a scuola.
Mion e Keiichi erano già là quando entrò in classe.
- Mi-chan, ‘sta mattina non hai aspettato Rena-chan. - sentenziò imbronciata. Mion la guardò e arrossì. - Ehm.. be, è un po’ che non lo faccio… - si voltò verso Keiichi che arrossì a sua volta e si voltò dall’altra parte.
Ora aveva capito. In questa vita… Mion era la ragazza di Keiichi.
Durante il pranzo si erano scambiatinil sacchetto del pranzo… Rena cominciava a innervosirsi. Ma in fondo… non era sempre lei l’antagonista di ciò che viveva? Era maledetta…
Tornò a casa subito dopo il termine delle lezioni. Mion la raggiunse.
- Rena-chan! Non rimani al club oggi? - chiese sorpresa - Dai sbrigati o comincieranno senza di noi! - tentò di prenderle la mano, ma lei la scostò.
- Oggi Rena-chan non viene. Non sta molto bene. - fece per andarsene ma Mion la fermò di nuovo. - Non ti vorrai perdere Kei-chan vestito da ragazza! - scherzò.
Ma per Rena questo non era uno scherzo. Lepupille le si assottigliarono come quelle di un rettile.
“No… No. No!” afferrò Mion per la gola e la sollevò da terra con una sola mano.
- Rena-chan non vuole vedere ancora Mi-chan e kai-chan fare i piccioncini. - sibilò.
Lo stava facendo ancora. Il demone si stava impossessando di lei.
Ma con sua grande sorpresa gli occhi di Mion divennero come i suoi, le afferrò la mano graffiandola.
Rena mollò la presa e ritrasse la mano sanguinante e la strinse al petto.
- Non sei più l’unica a essere maledetta Rena-chan. - disse beffarda Mion. Lei digrignò i denti.
E attaccò ancora Mion buttandosi addosso a lei e spingendola a terra. A cavalcioni sul suo corpo le bloccò le braccia con una mano e con l’altra prese a colpirla al volto ma, vedendo che il sorriso beffardo sul suo viso non si cancellava, lo graffò facendolo sanguinare copiosamente. Se ne imbrattò tutto il vestito cercando di ripulirsi la mano.
In quel breve istante la situazione si ribaltò: ora era Mion a stare sopra di lei e, stringendole entrambe le mani sul collo, spinse forte con le unghie contra la giugulare di Rena; lei boccheggiò cercando a sua volta di reciderle la carotide.
“Smettila! Fammi smettere!” una lacrima rigò il suo volto.
Fece appena in tempo a vedere la pietra che Mion  aveva sollegavto su di lei e si scostò liberandosi dalla sua presa.
Si colpirono ancora ripetute volte a mani nude, finchè non furono troppo stanche per continuare.
- Sei innamorata anche tu di Kei-chan, vero? - le chiese improvvisamente Mion ansimando.
Rena tornò lucida - Io… s-sì. Mi-chan, mi dispiace… - ma era tardi, Mion aveva già preso in mano nuovamente la pietra. E questa volta non la mancò. Tutto si tinse di un nero denso e pastoso.
 
“Dio… ti prego, Dio… se esisti, liberaci da questa condanna. Dio, ti prego… se mi stai ascoltando… liberaci da questa maledizione. Ti prego… ti prego! Facci svegliare da quest’incubo, perfavore!”
Vide una luce. Si svegliò.
Mion era lì, seduta vicino al letto dell’infermeria della scuola.
- Mi-chan… - lei si accorse che aveva ripreso conoscenza, senza dire nulla ‘abbracciò.
Rena non oppose resistenza, ricambiò invece l’abbraccio e due sottili lacrime rigarono ancora il suo volto.
- Scusa… scusami, Mi-chan… mi dispiace… - singhiozzò.
- Ti voglio bene, Rena-chan… - le sussurrò piano lei stringendola più forte.
“Dio… se ciò che ti ho chiesto non è possibile, se dovessi morire ancora… ti prego, facci almeno rinascere assieme. Desidero essere ancora amica di Mion-chan, Keiichi-chan, Rika-chan, Shion-chan, Satoko-chan e… sì… sì, anche di Satoshi-chan… te ne prego, Dio…”
La porta si aprì cigolando. Era Rika, aveva un coltello insanguinato in mano.
Rena capì che era arrivato il momento di morire, di nuovo.
Si alzò.
“Questa volta moriremo assieme. Dio.. ti prego, Dio!” lacrime più copiose le scesero sul viso; poi un dolore acuto e tutto attorno a lei divenne rosso.
Sentì il freddo del pavimento, sorrise.
E tutto si spense.
 
Aprì gli occhi. Vide nuovamente un soffitto bianco.
- Rena! -sua madre…
Stava ricominciando. Tutto iniziava ancora.
Sospirò e si alzò dal letto. Fece come tutte le mattina, le solite, monotone, azioni che in tanto tempo non erano cambiate.
Quando uscì per andare a scuola vide Mion. Shion, Keiichi, Satoshi e Satoko che teneva per mano Rika: la stavano aspettando.
Si commosse. Questa volta, sarebbe stata quella buona…?
Corse incontro ai suoi compagni e abbracciò Mion.
“Grazie… grazie!”

Quando il fandom ti chiama non puoi non rispondere! The Fandom Show, è un'idea del « Collection of Starlight », said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Higurashi no naku koro ni / Vai alla pagina dell'autore: Nene_chan