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Autore: sguardoalcielo    28/03/2011    5 recensioni
"Quando conobbi lui però, capii che i gesti d’affetto erano fondamentali per un rapporto. La prima volta che mi abbracciò non sapevo che fare, ma lui intese all’istante i miei dubbi e prendendomi le mani le pose sulle sua schiena. Il suo torace era caldo e potevo sentire distintamente i muscoli al di sotto della leggera camicia che indossava".
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno/Buona sera a tutti. Questo è il primo racconto che pubblico, siate clementi :) Spero che vi piaccia. Se vi va, gradirei molto leggere qualche recensione. Grazie.
Buona lettura!

Questa storia è dedicata ad una pazza ragazza che rende la mia vita unica. Grazie.



Il paracadute



Lui mi tese le mani e, agitata al massimo, le afferrai.

“E’ un’esperienza meravigliosa, Sam” mi disse.

Non ero ancora riuscita a capire da dove fosse arrivato il coraggio di poco fa. Lui diceva che ce l’avrei fatta, che ero forte, che non ero come tutte le altre. Lasciai le sue mani e mi diressi verso uno dei finestrini dell’abitacolo. Ed ora, come una codarda, pregavo che le nuvole che si intravedevano all’orizzonte si avvicinassero a noi, cosicché l’istruttore potesse vietarci di lanciarci. Eppure quelle stavano lì, lontane da noi e dal mondo.

“Non credo di potercela fare, io non sono come te” sussurrai. Ci furono alcuni attimi di silenzio in cui pensai che non avesse nemmeno sentito ma, ad un certo punto, sentii due forti braccia avvolgermi da dietro. Mi trovavo in piedi, il viso rivolto verso il finestrino, a pensare ad un modo per evadere da quella situazione.

“Ti fidi di me?” mormorò al mio orecchio.

“Sì, mi fido di te”.

“Bene allora, in questo caso non devi stare a preoccuparti. Sai, darei la vita per te”. Non ero sicura di aver sentito bene. Aveva bisbigliato così piano quelle ultime poche parole eppure dal bacio che mi riservò sulla guancia poco dopo capii che non era stata la mia immaginazione a sentirle. Così mi voltai e lo abbracciai. Non ero solita ad abbracciare le persone. Mia madre lavorava tutto il giorno ed era una persona molto distaccata, o almeno si comportava così da quando mio padre morì anni e anni fa. Lei credeva che per una buona educazione non servissero gesti d’affetto. Quando conobbi lui però, capii che i gesti d’affetto erano fondamentali per un rapporto. La prima volta che mi abbracciò non sapevo che fare, ma lui intese all’istante i miei dubbi e prendendomi le mani le pose sulle sua schiena. Il suo torace era caldo e potevo sentire distintamente i muscoli al di sotto della leggera camicia che indossava. Ripensai tutta la notte a quell’abbraccio e non potei essere più felice di vederlo il giorno dopo all’università. Da quel momento in poi riuscii ad aprirmi con lui più che con chiunque altro.

Mi accarezzò i capelli e potei sentire distintamente il suo respiro sul mio collo. Restammo minuti in quella posizione fino a quando l’istruttore ci disse che era il momento. L’agitazione tornò più forte di prima e le mani tremavano a più non posso. Indossammo l’imbracatura e, non essendo una professionista come lui, l’istruttore mi legò a lui. Quando aprirono il portellone dell’aeroplano una fortissima folata di vento mi colpì in pieno viso e i brividi mi percorsero tutto il corpo. Probabilmente sentendomi tremare lui  mi circondò con il braccio. Eravamo molto vicini al portellone e lui mi sussurrò: “Pronta?”. Senza rendermene conto gli risposi: “Solo se sono con te”.
In quel momento l’istruttore contò: uno, due e tre!

Il lancio fu pazzesco.
L’adrenalina era alle stelle, distesi le braccia involontariamente e lui fece lo stesso unendo le sue mani con le mie. Dopo un po’ aprì il paracadute e fummo cullati fino a terra in silenzio. Quando atterrammo lui mi attirò a sé con forza e poco prima che gli addetti arrivassero a liberarci dai cavi lui mi disse deciso: “Ti amo, Sam”.

Non fu necessario pensare a cosa fare, fu tutto così naturale che quando ci ripensai successivamente mi stupii. Mi aggrappai alle sue spalle e lo baciai. Non avevo mai baciato nessuno e di conseguenza non avevo molta esperienza, però mi sembrò il primo bacio più bello che potessi desiderare. Non perché avevamo appena vissuto una delle esperienze più bizzarre e allo stesso tempo meravigliose insieme, non per le emozioni che mi trasmesse quel dolce eppure passionale contatto di labbra, ma perché quel momento lo stavo condividendo con lui. L’unico a cui avrei voluto regalare il mio cuore.

  
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