Prese Merlino per un braccio e lo trascinò nella prima stanza libera del castello, chiudendola a chiave. Sbatté con forza il ragazzo al muro, iniziando a mordergli il collo.
Il mago gemette dal dolore. “Piano Artù” mormorò, ma il Principe non lo ascoltò. Iniziò a spogliare con ferocia il servo, incurante dell'opposizione, o dei gemiti di dolore dell'altro.