La
cosa
giusta da fare.
{When
the water meets the sky,
where
your heart is free,
and
hope comes back to life}
Non
c’é
confine tra cielo e
mare, solo una
diversa sfumatura di blu che si scurisce lentamente, tanto che non ti
accorgi
del cambiamento se non alla fine, quando lo sguardo non segue
più il colore ma
si concentra sul paesaggio in generale. C’è la
sabbia, però, bianca e
finissima, che scivola tra le dita, fuggendo come il tempo che ti
rimane qui,
in questo luogo di cui ormai conosci tutto.
Non
c’è
null’altro che tu possa scoprire e imparare, a Narnia, ormai
lo sospettavi già
da tempo, ed ora ne hai conferma; eppure quest’imminente
cambiamento, cui hai
cercato di prepararti almeno un po’, ti incute timore ed
anche un leggero
dispiacere, nel realizzare che non lo vedrai mai più, il tuo
amato Bosco
dell’Ovest, se non nei tuoi sogni o nei ricordi che si
stagliano nitidi nella
tua mente.
Anche i
tuoi ricordi sono infiniti granelli di sabbia, che però non
lascerai scivolare
via per nulla al mondo: li chiuderai in uno dei cassetti della tua
memoria,
come chiudevi la sabbia in una bottiglietta, convinto che
così un pezzo di mare
sarebbe venuto via con te.
Davanti
a quest’altissimo muro d’acqua che
s’innalza fino a toccare il cielo, non
c’è
niente se non il battere emozionato del tuo cuore, che somiglia tanto
allo
sbattere delle ali di un uccellino imprigionato in gabbia: la cassa
toracica è
troppo piccola per contenere tutte le emozioni che stai provando in
questo
momento, il respiro quasi si blocca lungo la gola.
Chissà
se, davvero, Oltremare, è
dietro quel mare in verticale. Somiglia tanto ad una cascata. Una
cascata che
viene dal cielo e che, se attraversata, conduce al Paese delle
Meraviglie.
Ma
c’è è
un unico modo per saperlo, attraversare l’acqua e non fare
più ritorno, e tu non
puoi, devi tornare nel tuo mondo.
Caspian,
Ripicì, tutti gli abitanti di Narnia ti mancheranno da
morire, come le continue
avventure, d’altronde. Però, ora che hai
conosciuto Narnia, c’è un altro posto
che devi imparare a chiamare “casa”.
Perché
ci sono persone – Peter, Susan, i tuoi genitori.. –
che ti aspettano,
nell’altro mondo.
Perché
con il tempo hai cominciato ad apprezzare anche la
“realtà, ed hai capito che
non è così male viverci, che vale ancora la pena
di continuare a sperare e a
coltivare dei sogni.
Si
potrebbe considerare quasi una “seconda
opportunità”, un altro modo per
crescere e diventare persone migliori. Chissà, forse siete
destinati a cambiare
il mondo. O forse, diventerete delle persone come tanti altri, che
s’impegnano
nel proprio piccolo per rendere migliore la propria vita e quella degli
altri.
Non
diceva sempre così, il vecchio parroco della tua
parrocchia? Fate anche i gesti più
piccoli, ma fateli
con il cuore.
Sarebbe
bello, provarci.
Ed ora
non hai più paura di tornare a Londra, perché ora
l’hai capito, si, hai capito
che è la cosa giusta da
fare.
NdA
~
Uhuh,
era un sacco che non scrivevo su Edduccio. >w<
Ammetto
che questo obrobrio non mi piace per nulla, ma mi manca intasare la
sezione,
così lo posto lo stesso u.u
In
più,
il titolo, non mi convince per niente, ma pace amen.
La canzone
è dei Sonohra, “There’s a Place for
Us”, penso che chi ha visto il film la
conosca^^
Il pezzo
a cui mi sono ispirata mi è sempre piaciuto molto, trovo sia
perfetto per
descrivere in poche parole quello che è Oltremare.
Bien.
Non ho nient’altro da dire.
Commenti
sempre ben accetti, obvious *jaja*
Anh, mi
rendo conto di non aver citato né Lucy né
Eustace, ma avevo voglia di scrivere
solo su Edmund, e quindi s’attaccano >.>
Love ya!
<3
_ L a l a
P.S.
onore e gloria a mio padre che venerdì va a comprarmi il
nuovo DVD di Narnia!
*___*