Era un giorno come tutti gli altri me lo sentivo. Era la solita vita a scuola solite lezioni soliti professori e soliti compagni noiosi. Nella nuova scuola non avevo relazionato moltissimo e non mi ero fatta un'amica con cui confidare tutto nei momenti belli e brutti. Ero in amicizia solamente con una persona ma stava in un altro continente. Io a Parigi e lei a Torino. Si chiama Amanda Michelle ma io la chiamo Amy.Una ragazza molto semplice come me alta 1.65 capelli biondi e occhi azzurri lei ha una sola caratteristica non è nata in Italia perché sua mamma quando partorì si trovava in vacanza a Allentown, Lehigh County in Pennsylvania negli Stati Uniti d'America cosi nacque americana ma ha sempre vissuto in Italia.Ci sentiamo ogni giorno al telefono (anche per le piccole stupidaggini) e stiamo delle ore che una volta arrivò una bolletta un po’ esagerata, mi ricordo quel giorno come se fosse oggi! Era il 15 Gennaio quel giorno (eravamo entrati da poco dalle vacanze natalizie) dormivo cosi bene...erano le sei e mezza quando sentii suonare la sveglia sobbalzai e mi voltai per guardarla "le sei e mezza posso dormire un altro pochino" cosi mi girai e mi addormentai. Al piano di sotto sentivo le urla di mamma nel dormiveglia quando aprii solo gli occhi notai che erano le otto e un quarto. <>dissi. Mi preparai alla rinfusa...quella mattina non mi truccai per niente! I capelli erano un disastro,una pettinata sola velocissima,i vestiti scelti a caso e mi sentivo ridicola con una maglietta rossa Jeans e un cappotto bianco con sciarpa blu (colori messi male che per me quella mattina era diventato carnevale).Presi la borsa preparata la sera prima e cosi scesi giù in cucina a prendere la merenda che mi sarei mangiata a scuola (il solito panino con il pomodoro fatto dal mio papà). In più oltre ad essermi svegliata in ritardo quel giorno stava piovendo e la macchina era dal meccanico. <>. Cosi ritornai in casa a prendere l'impermeabile e presi la bicicletta e mi diressi il più veloce verso scuola. C'era molto traffico ma in bicicletta non avrei dovuto preoccuparmi molto perché potevo infilarmi nel traffico. All'improvviso una macchina parcheggiata a sinistra aprii uno sportello cosi mi fece perdere l'equilibrio e finii sul pavimento della strada. Mi svegliai su un letto. Era comodo ma non riuscivo a capire dove mi trovavo cosi mi alzai e sentii un mal di testa terribile. <> esclamai ad altissima voce. Mi diressi verso la porta e l'aprii quando mi resi conto davvero di fossi finita. Ero in ospedale. Mio dio cosa mi era successo?? Non ricordavo bene cosi cercai di mettere a fuoco ma venni distratta da un ragazzo alto 1.16 all'incirca, aveva si e no una trentina di anni, capelli castani e occhi azzurri dentro di me pensai è il principe azzurro! Mi chiese <> Mi chiedevo il perché di tutte quelle domande. <>. <> mi domando. <>. <> era quello che mi raccontò il un solo fiato. <>. Non sapevo il suo nome coi dissi guardando i suoi occhi <> e li feci un sorriso. <>e ricambio il sorriso. E che sorriso porca vacca!