Benritrovato popolo di EFP! Questa volta cambio assolutamente genere o almeno ci provo XD
Parto col ringraziare tutti voi per essere "sbarcati" su questa fic, grazie infinite!
E' una storia che da mesi ho in testa, ma non ho mai trovato il tempo per scriverla ^^ Per questo sono felicissima di potervela presentare, gente!
Che dire ancora?, buona lettura! ^^
GIO
<< Vive cada dia como si fuera el ùltimo >>
Vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo
- E’...
difficile da spiegare, signora Ramìrez – Iniziavo sempre così, gli occhi
abbassati in puro segno di resa davanti a quella stramaledetta paura di
parlare. – Io... fa parte di me - .
Carolina Ramìrez,
talentuosa psicologa di cinquant'anni, mi squadrò guardinga
cercando di cavare qualcosa dal mio tremulo tono di voce. Probabilmente era lei
la persona che mi conosceva di più, probabilmente mia madre non aveva mai potuto
carpire il suo sapere. Mi andava bene così. – Pamela, sei grande oramai - .
Grande! Mi
venne da ridere! Vent’anni buttati nel cesso, un’infanzia mai vissuta ed
un’adolescenza normale solo sperata.
- Pamela – mi
chiamò ancora. – Seguo il tuo caso da anni: ti ricordi quando eri piccola così?
– Con la mano si sporse oltre la scrivania e posò il palmo aperto sulla testa
di una bimba immaginaria, una bimba che non aveva mai conosciuto né un sorriso
né un briciolo d’amore.
- Sì, mi
ricordo - .
- E’ passato
molto tempo da allora, eppure è ancora così difficile per te lasciarti alle
spalle il passato - .
Per forza, tu
puoi solo immaginare quello che io ho vissuto.
Mi scostai un
ciuffo di capelli dal viso e solo allora decisi di degnare la signora Ramìrez
di uno sguardo, un veloce sguardo che preannunciò il mio silenzio. Non volevo
parlare.
- Eri una
bellissima bambina, sei una bellissima ragazza e sarai una bellissima donna,
Pamela – mi disse dolcemente stringendomi la mano. Lei voleva aiutarmi, eppure
io la deludevo con i miei capricci...
Avvertii un
brivido corrermi lungo la schiena. – Non ce la faccio, io... io non posso
riuscirci – Calde lacrime iniziarono a rigarmi il volto, sintomo della mia
debolezza. Sospirai per contenere singhiozzi più violenti. – Appena un uomo più
grande di me mi si avvicina, appena tenta di toccarmi... - .
- Hai paura?
- .
- Paura e...
voglia di sparire – Soffocai queste ultime parole in un singulto strozzato e
con la mano mi asciugai le lacrime che m'imperlavano il volto. –
Proprio è... è più forte di me, signora Ramìrez - .
Mi sentii
battuta. Battuta dal mio più grande incubo, battuta da ciò che fino a quel momento
mi aveva rovinato l’esistenza.
- Androfobia –
disse piano la signora Ramìrez, stringendomi ancora di più la mano. – Paura degli
uomini. Una brutta gatta da pelare, vero? - .
Annuii.
- E se per
caso dovessi innamorarti, Pamela? Come farai? - .
- Non credo potrà
mai succedere - .
- La vita è
fatta di imprevisti, tesoro - .
Non riuscii a contenermi: la sua voce,
così dolce, mi sciolse in un pianto liberatorio. – E la mia vita non ha mai
conosciuto amore! - .
- Sst – Si
alzò e prendendomi per le spalle mi abbracciò da dietro, cullandomi come faceva mia madre tanto
tempo fa. Tanto tempo fa... – Non dire queste cose, piccola
mia - .
Annuii
ancora, forse inconsciamente: dentro di me mi sentivo scoppiare, un terribile
nodo alla gola non mi dava nemmeno la possibilità di piangere come avrei
voluto. Senza tregua.
- Ho una
bella notizia per te, Pamy – mi disse teneramente la signora Ramìrez, ancora
cullandomi. I miei singhiozzi si fecero meno violenti. – Credo d’aver trovato
una soluzione al tuo problema, una soluzione molto... molto insolita. Dopo così
tanti anni dovresti essere ormai pronta - .
Mi
incuriosì
parecchio. Le lanciai un'occhiata, dopodiché tornai a guardare
nel vuoto ed annuii. Ancora non sapevo che la soluzione di cui stava
parlando mi avrebbe cambiato la vita.
Scherzi a parte, spero di avervi incuriosito con questo corto (come sempre) prologo xD
Credo di aggiornare nel fine settimana -^^-
A presto popoloooo! :D