SERENATA

Per quanto le giornate siano lunghe e stancanti, questa non è stata così male. Hanno trascorso solo 13 ore sul set, così mentre il sole si sta accingendo a tramontare, si infilano nel SUV di Clif per andare a casa. Ci sarebbe anche il tempo per andare fuori con i cani e vedere qualcosa alla televisione prima di andare a dormire e ricominciare poi un'altra giornata di lavoro e l'idea solletica non poco Jensen più di quanto voglia ammettere. Vede il suo collega tutti i giorni ma lavorare insieme non è lo stesso che trascorrere del tempo facendo altre cose più interessanti con lui.
Sfortunatamente, Jared sembra avere qualche problema a rimanere sveglio mentre percorrono il parcheggio fino all'auto del loro autista. Oggi le scene di Sam erano particolarmente emozionali e quel tipo di riprese lo lasciano sempre svuotato da ogni energia per quanto si sia impegnato a girarle. Quelle di lotta lo rinvigoriscono ma l'ansia o la preoccupazione lo buttano giù incredibilmente e così non riesce a uscire fuori dal suo personaggio finchè non riesce a 'dormirci sopra'. Probabilmente Jensen dovrà uscire da solo con i cani e vedere in solitaria la televisione, pensa mentre entra in auto e sospira.

“Hai intenzione di andare subito a dormire quando arriviamo a casa?”, Jensen sussurra a Jared mentre entrano in auto.

Il sorriso di Jared è stiracchiato. I suoi occhi, mezzi chiusi, dicono tutto. Solo dopo aver sistemato i suoi due metri di altezza e i cento chili di peso in una posizione abbastanza comoda, si gira verso Jensen e risponde sottovoce: “Forse!”, poi si muove in modo da appoggiare la testa sulla spalla di Jensen e dopo aver passato una mano sul suo braccio, l'appoggia sulla sua mano stringendogli le dita.

“Cosa vuoi che faccia?”, chiede Jensen, rispondendo alla stretta e prendendo la mano di Jared fra le sue.

“Tienimi sveglio!”, risponde l'altro, mezzo addormentato.

Jensen sorride, sornione.

“L'unico modo per tenerti sveglio è quello di iniziare a litigare con te oppure....uhm, ma qui non possiamo farlo...si, forse sarebbe l'unico modo...ma non si può”, risponde Jensen un po' agitato.

“Smettila di agitarti se no Clif se ne accorge”, biascica Jared, cercando di sistemarsi ma ormai quasi del tutto addosso a Jensen.

“Credo che anche un cieco se ne sia accorto, Jay”, sussurra Jensen.

“Non mi frega niente dei ciechi, l'importante è che le persone attorno a noi non se ne accorgano”, replica Jared, sottovoce.

“E allora bisogna essere anche stupidi. La smettessi di guardarmi con quegli sguardi adoranti...”, ribatte Jensen, dopo essersi districato dalle braccia e dal peso insopportabile della 'piovra' accanto e aver tirato fuori il suo Ipod dalla custodia.

“Come se tu non mi guardassi mai...”, sussurra Jared.

Jensen assorto nello scorrere le canzoni sul display del suo lettore non si accorge del fugace tocco di Jared sul suo ventre. Poi gli offre un auricolare e a quel punto vede la mano scendere verso il basso.

“Jay, che cazzo stai facendo?”, mormora allarmato Jensen, togliendo la mano 'galleotta'.

“Voglio vedere quanto è stupido Clif!”, replica Jared, deluso.

“Tanto, tranquillo! Stai fermo o ti arriva una sberla”, esclama Jensen, a voce un po' alta. Poi, nel girarsi a guardarlo, si agita ancora di più.

“Non osare mettere il broncio, Jared. La colpa è tua che stai per addormentarti nell'unica sera, da mesi, che abbiamo libera!”, replica Jensen, accendendo l'Ipod su una canzone sdolcinata e malinconica a tutto volume: 'Never gonna be alone”.

Un singulto prorompe dalla gola di Jared, il quale si mette quasi seduto. “Abbassa quell'affare Jensen e cambia canzone, maledizione, è orribile. Come fai ad ascoltare questa lagna. Mi sarei già suicidato a sentire i Nickelback!”

“Ti sta bene! Ora rimettiti giù e stai zitto che devo cercare qualcosa che ti tenga sveglio!”, esclama l'altro, sbuffando.

La musica per Jensen è qualcosa di importante. Deve essere un misto di sentimento, relax e riflettere lo stato d'animo della persona che ascolta. Perciò nel suo lettore ce ne sono molte: alcune di devastante malinconia, alcune neutre, molte di country, o scritte e suonate da lui assieme a Jason o Steve e altre di rock e hard rock.

Sceglie quelle suonate e cantate da lui, perciò clicca su 'Crazy Love' e cerca di rilassarsi, nonostante la piovra stia avvinghiato a lui, neanche fossero su una zattera in mezzo al mare.

Con gli occhi chiusi e cullato dalla voce dolce di Jason Manns, viene improvvisamente riportato alla realtà dalla mano di Jared che lo accarezza sul viso.

'Maledizione a quelle mani', pensa Jensen, mentre apre gli occhi.

“Mi stai facendo una serenata?”, chiede Jared con una voce bassa e languida.

Jensen non intendeva quello. L'ha scelta solo perchè lo tenga sveglio prima di arrivare a casa e nient'altro. Non può fare altro che sorridere e ribatte: “Sta funzionando?”

“Anche troppo”, risponde Jared, non aprendo gli occhi.