Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: daisyNAKJM    05/04/2011    2 recensioni
Basta sulla scena della puntata 2x15 Sexy dopo la dichiarazione di Santana a Brittany. Come dice il titolo, due giorni dopo l'accaduto, succede qualcosa che farà riflettere le due ragazze, sopratutto Brittany.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Artie Abrams, Brittany Pierce, Santana Lopez
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Erano passati 2 giorni da quando Santana era riuscita a confessare i suoi sentimenti a Brittany.

Santana stava malissimo, e, nonostante questo, cercava di soffocare tutti i suoi sentimenti sotto quella maschera da stronza che aveva cominciato a indossare dopo tanto tempo. Era più scontrosa del solito, ancora peggio di quando faceva parte delle Cheerio. Stava sempre da sola durante qualsiasi lezione o pausa, e al Glee club non cantava quasi mai, rimaneva seduta ad assistere alla lezione.
Quando però tornava a casa, dopo essersi chiusa in camera e dopo aver tolto quella maschera, cominciava a piangere, era l'unica cosa che riusciva a liberarla. Stringeva a sé il cuscino che profumava ancora di quella ragazza, della sua Brittany. Sapeva che quel gesto le faceva male, sapeva che doveva dimenticarla ma non ci riusciva. Lei l'amava. Quel sentimento era incontrollabile, e non riusciva a fare a meno.
Tutti i pomeriggi di Santana passavano così. A piangere su quel cuscino, oppure a sfogliare quel libro che conteneva tutte le loro foto, le loro dediche e i loro momenti passati insieme. Ne avevano due uguali, li avevano fatti insieme e ci tenevano ad aggiornarli costantemente.

Brittany era invece due giorni che non si faceva vedere a scuola. Artie non aveva nessuna notizia da parte sua, ogni messaggio che lui le mandava non aveva nessuna risposta. Il ragazzo non dava molto peso a questo; al contrario, Santana era preoccupata, nonostante tutto lei rimaneva la sua migliore amica, anche se i suoi sentimenti non si limitavano ad un semplice affetto.
Dopo il terzo giorno di assenza di Brittany, la preoccupazione di Santana era sempre più grande.
Mentre era seduta alla sua scrivania, impegnata a sfogliare quel libro pieno di ricordi, le arrivo un messaggio
“Mi è arrivato un sms da Brit, il contenuto mi preoccupa. “Non c’è la faccio più..” ti prego, aiutami a cercarla. So che il nostro rapporto non è dei migliori ma sei l’unica che la conosce così bene da sapere dove può essersi cacciata. Grazie..”
Artie aveva mandato quell’sms a Santana, che non appena lo lesse non ci penso su, prese la borsa e uscì di casa. La mora correva, correva verso la casa di Brittany.
“Ti prego, apri, non fare sciocchezze, sono qui per aiutarti, apri la porta, ti prego.”
Santana cominciò ad urlare sotto casa di Brittany e a battere i pugni sulla porta.  Improvvisamente notò che il garage era aperto e che mancava una delle due moto dell’amica. Le venne in mente in quel momento dove poteva essere andata Brittany. Si diresse verso il garage, infilò il casco e, dopo aver fatto rombare il motore, salì in sella e, a tutto gas, andò nel posto dove Brittany prendeva lezioni di motocross.
Arrivata a destinazione, vide che il campo era vuoto, quel giorno non c’erano corsi; però nella pista vide una moto a terra, quella moto gialla che le era famigliare, e vicino c’era qualcosa. Subito capì che si trattava di Brittany. Gettò il casco a terra e cominciò a correre verso la ragazza.
Non appena arrivò da lei la trovò distesa a terra, con la moto sopra e con del sangue sulla sua maglia. Brittany era immobile, non si muoveva. Santana s’inginocchiò davanti a lei, stava piangendo, e voleva assicurarsi che la ragazza respirasse ancora prima di spostare la moto.
“Brit…Brittany..ti prego..rispondimi… dimmi che sei viva…”
Santana non riusciva a controllare le lacrime, la paura che la ragazza fosse in gravi condizioni la stava uccidendo. Lentamente la bionda riuscì a muovere la mano, la mora se ne accorse e la prese tra le sue, stringendola
“Brittany..come stai?...devo toglierti questa moto di dosso, non ti lascio sola. Che cosa ti è saltato per la testa?”
Lasciò la mano della bionda, e lentamente alzò il veicolo che opprimeva la ragazza, buttandola dal lato opposto. Controllò subito che non avesse una ferita profonda alla pancia. Fortunatamente erano solo dei graffi, alcuni erano più peggio di altri, ma niente di grave.
“Adesso ti porto in pronto soccorso. Riesci ad alzarti?”
La bionda non riusciva a parlare con il casco in testa, Santana se ne accorse e lentamente sfilò anche quello dalla testa di Brittany. La ragazza era in lacrime, ma non lo era per i tagli che si era procurata, ma perché era felice di vedere la sua Santana, anche se non capiva come lei sapesse dove si trovava.
“Brit..ti prego dimmi che riesci a muoverti, dimmi come ti senti..”
“Santana…io ti amo”
Santana la fissò, e continuando a controllare le sue ferite disse
“Brit..pensiamo prima  a te, devo portarti in ospedale, devi farti vedere queste ferite e..”
prima che potesse finire la frase Brittany la prese per il polso
“Non voglio andare all’ospedale, voglio solo sapere se mi ami, se mi ami ancora o se è troppo tardi..”
Santana abbassò la testa, e le lacrime cominciarono a scorrerle sul viso più frequentemente
“Certo che ti amo, lo farò per sempre, ma non voglio mettermi in mezzo tra te e Artie..”
Brittany cercò di sollevare il busto, lentamente, per avvicinarsi a Santana; si fece forza sulle braccia della mora, e si portò vicina a lei
“Io amo te Santana. Non voglio Artie, non voglio nessun altro stupido ragazzo, voglio solo te. Ero venuta qui per sfogarmi, e per cercare di farmi male, mi sento una stupida per non aver capito subito che sei tu l’unica mia soluzione a qualsiasi problema, la mia unica cura e la sola fonte di felicità.”
Santana alzò lo sguardo, tenendo tra le braccia la bionda che faticava a stare seduta dati i tagli che aveva sulla pancia.
“Riesci ad alzarti?”
Le chiese con la voce spezzata dalle lacrime
“Ci posso provare, ma devo appoggiarmi su di te”
Pian piano la mora aiutò la bionda a rialzarsi, riusciva a malapena a reggersi in piedi, Santana decise di prenderla in braccio, e la portò verso lo spiazzo di cemento che era lì vicino, dove c’erano delle panchine.
Per tutto il tratto rimasero in silenzio, Brittany era aggrappata alla mora, intenzionata a non separarsi mai più. Quando Santana cercò di farla distendere sulla panchina la bionda rimase aggrappata a lei
“Dai Brit, ti devo medicare, ti prego..”
“Non me l’hai ancora detto..non mi hai ancora detto che mi ami…”

Santana non voleva dirglielo, non voleva che rovinasse la sua storia con Artie per colpa sua. Rimase quindi in silenzio, la bionda si lasciò appoggiare sulla panchina, si fece forza e si alzò, andando via, lasciando la mora lì, da sola e immobile. Anche Brittany piangeva, l’idea di aver perso Santana la stava uccidendo. Poco dopo inciampò  e cadde nuovamente a terra, Santana le corse un'altra volta incontro, e quando fece per prenderla ancora in braccio Brittany le fece gesto di allontanarsi. Santana cominciò a prendersi pugni e manate dalla bionda, che in lacrime e con quelle poche forze che aveva continuava a dirle
“Ti prego, vai via, ho rovinato tutto, non ti merito..”
Dopo che Santana riuscì a prenderla in braccio, Brittany strinse tra i pugni la giacca dell’altra, e, continuando a parlarle tra le lacrime, le chiese
“Ma perché continui ad aiutarmi?”
La mora allora si fermò, le spostò i capelli che aveva davanti agli occhi e accarezzandole il viso le disse
“Perché io ti amo. Non posso stare senza di te.”
Brittany strinse ancora di più quella giacca tra le sue mani, cercando di avvicinarsi il più possibile alla mora.
“Ora preparati, ci aspetta una lunga camminata fino a casa mia.”
continuò Santana sorridendo alla ragazza che portava tra le sue braccia, la sua amata Brittany.
Arrivate a casa, la mora portò la bionda in camera sua, sopra il letto. La lasciò sola per alcuni minuti, il tempo di andare a prendere l’occorrente per disinfettarla. Quando tornò, vide che Brittany si era addormentata su quel cuscino che profumava di lei, sul quale Santana aveva versato un fiume di lacrime nei pomeriggi passati. Decise di medicarla velocemente, togliendole la sporcizia che c’era attorno alla ferita, lo fece delicatamente, cercando di non svegliarla. Dopo averla medicata le si distese vicina e cominciò a coccolarla. Aveva finalmente ritrovato la sua felicità.
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: daisyNAKJM