AUTRICE:
_piccy_
BETA:
Me stessa e Open Office XD
COPPIA:
VillexMigé
DEDICA: Direi che la dedico a loro, scusandomi
per aver scritto un'atrocità simile
>.<
RINGRAZIAMENTI:
Un grazie particolare va a Ville e Migè che, a loro insaputa, si sottopongono a
tutto questo. XD Spero non me ne abbiano, ma li trovo assolutamente perfetti
insieme <3
DESCLAIMERS:
Indi per cui, loro non sono miei *sigh* ma proprietà di loro stessi. Scrivere
per me è solo un divertimento, ahimè non me ne viene in tasca niente. Solo tanta
felicità quando vedo una mia bambina venire apprezzata. Ovviamente se il fatto
che tratti una relazione UomoxUomo vi da fastidio, in alto a sinistra c'è una
freccina tanto carina che vi farà tornare alla pagina
precedente.
Un respiro.
Un altro ancora.
Il suo petto si alza e si abbassa, coperto a malapena dal lenzuolo, il braccio sinistro sotto il cuscino, la testa voltata verso di me.
Dorme.
Non sa che lo sto osservando.
Non sa che ogni notte mi alzo e mi siedo qui sulla poltrona e lo osservo.
Mi prenderebbe per pazzo forse.
O mi sorriderebbe, facendomi capire che lo sa, che capisce, che anche per lui è la stessa cosa.
Non sono ancora riuscito a dirglielo a parole quello che provo, è più forte di me.
Dentro di me so di amarlo, ma c'è qualcosa che mi blocca dal dirlo ad alta voce.
Forse è la paura di vedere le cose cambiare, la paura dell'aspettativa, la paura di chiedere troppo ricambiandomi.
O forse è solo la paura della partenza che mi blocca.
Passerà sei mesi in Germania, per imparare bene la grammatica tedesca dice, con il programma Erasmus dell'università.
Per me non è altro che un viaggio che lo terrà lontano troppo tempo, un viaggio che potrebbe fargli vedere quanta bella gente c'è al mondo, gente solare e soddisfatta della vita, gente diversa da me.
Ho paura di ricevere la sua chiamata dove mi dice quanto stia bene lì, magari raccontandomi di un qualche ragazzo così gentile da fargli da guida.
E le telefonate diminuirebbero, sarebbero sempre meno minuti e discorsi futili, fino a quando smetterebbero del tutto.
Si sentirebbe dire che il ragazzo, fin troppo gentile, era anche dolce e carino e così spensierato e, senza volerlo, se ne era innamorato. Che gli dispiaceva ma non poteva farci nulla, al cuore non si comanda.
E lui sarebbe rimasto lì, il telefono appoggiato all'orecchio a dirsi che, vero, al cuore non si comanda.
Altrimenti il suo sarebbe ancora intero.
Ed allora ogni notte lo osserva, per imprimersi nella memoria ogni sua sfacettatura.
Un movimento da letto, Migè si rigira e tasta dalla mia parte di materasso e non sentendomi si agita e si tira su, cercandomi per la stanza.
“Che fai?” mi domanda con voce impastata.
Io non so che rispondergli, le paure di prima tornano ad affollare la mia mente.
Lo guardo mentre si alza e mi raggiunge.
Mi guarda di rimando, un interrogativo nei suoi occhi.
Poi scuote la testa e si abbassa a baciarmi.
Un bacio veloce, le sue soffici labbra che appoggiano pochi secondi sulle mie.
Poi sorride e mi prende per mano, riportandomi sotto le coperte e mi abbraccia.
“È qui che devi stare, così da poterti tenere vicino tutta la notte. Così il tuo profumo si infiltrerà sotto la mia pelle e lo porterò con me. E quando sentirò la tua mancanza, mi basterà chiudere gli occhi ed inalare profondamente e sarà come averti lì.”
Detto questo mi tira ancor più vicino a sé e si riaddormenta.
Io fisso il soffitto, colpito dalle sue parole.
Sorrido.
Forse una di queste sere gli svelerò che lo osservo.
{Sclero
Time}
Saaaaalve!
* scappa
*
E' una cagata, lo so. Ma mi è uscita così
^//^
Quindi prendetela un po' come viene, senza darle
troppo peso :)
E intanto ne ho approfittato per eliminare altri due prompts
XD
Ricordate?
-Grammatica
tedesca
-Erasmus
-Amburgo
-Liquirizia
-America
Baci, piccy <3
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