POV Felì.
Aspettavo da pochi mesi una nuova richiesta, avevo finito di accudire da poco una splendida bambina,ormai ragazza : Amelia.
Erano passati 10 anni dall’ultima volta che avevo visto le mie prime bambine. Pervinca e Vaniglia. Buio e Luce. Le gemelle che avevano salvato il loro regno con il loro amore.
Tutte e due mi scrivevano una lettera ogni settimana,una individuale, e una insieme. Si vedeva la differenza. Pervinca era più riservata, metteva solo aggettivi in quelle parole, e io, che la conoscevo più di chiunque altro con la sua famiglia, vedevo la difficoltà che provava scrivendo, cercava di non essere troppo fredda,perché di certo non lo era, e questo lo sapevo. Vaniglia invece era un’esplosione di felicità. Era aperta, ed essendo il suo lavoro, scrivere era la cosa più facile del mondo.
Spesso ricevevo lettere di Tomelilla, la mia onorevolissima e rispettata strega. La più stra-mitica strega che avessi mai incontrato. La più saggia nel dare consigli in tutta Fairy Oak.
Ah,Fairy Oak. Quel paesino come fermato nel tempo,dove tutto ruotava attorno alla serenità e alla felicità. Sapevo cos’era cambiato, quindi avevo un’idea ben precisa dell’ultimo periodo in paese.
Pervinca e Vaniglia si erano sposate, e io, con il permesso del Gran Consiglio, avevo avuto l’onore di partecipare alla cerimonia.
Come previsto da tutti,Pervinca aveva detto di si a Grisam; fosse stato per lui, si sarebbero sposati anche molto prima, come tutti consigliavano. Non perché Vì,  non amasse abbastanza Grisam, ma sembrava provar piacere nel vederlo in agonia ad aspettare il grande giorno. “Oh,per tutte le rugiade di questo mondo! Quando Vì smetterà di far impazzire quel ragazzo,io smetterò di volare!”. Che risate che mi ero fatta. La mia piccola e impertinente Pervinca non era cambiata per niente, eppure un giorno,aveva deciso di onorare Grisam della sua mano.
La cerimonia era stata del tutto classica, : non fosse stato per Grisam che al momento del “Si,lo voglio” era tutto impegnato ad ammirare Vì, che era al massimo della sua bellezza.
I capelli color cannella,più lunghi di quand’era ragazza, da un po’ architettava una bella acconciatura, erano lasciati cadere sulle spalle, e aveva delle goccie di rugiada qua e la, a darle un aspetto ancora più incantevole; aveva delle mollette, di sicuro erano della mamma di Grisam,Marta, erano bianche e con dei piccoli fiori incastonati.
E a dirla tutta, neanche Vì era molto attenta. Osservava Grisam e si mordeva continuamente il labbro, e, forse senza neanche saperlo, la sua mano cercava ininterrottamente quella di Grisam. Ero scoppiata in lacrime di felicità al “Sì”, e il loro bacio, fu uno dei più privati che avevo mai visto. Le loro labbra si sfioravano appena, con un sorriso a 32 denti, non era possibile baciarsi davvero.
Il matrimonio di Vaniglia era stato leggermente diverso. Anche lei era stupenda, e i lunghissimi capelli color del pane erano avvolti in una complicatissima acconciatura.
Jim aveva il sorriso sulle labbra, e a differenza della sorella,Vaniglia era calma e rilassata, e al momento del “Si” l’aveva pronunciato come fosse un dono poterlo dire.
Anche lì un altro pianto.
Dopo poco,avevano circa 24 anni, anche loro aspettavano un bebè. E avevano richiesto la mia presenza. Non c’erano stati problemi, le bambine sarebbero state sempre insieme, e come approvato dal consiglio, la loro tata sarei stata io.
La figlia di Pervinca, Anthea, era nata il 21 Dicembre. Per il solstizio d’Inverno. Era bellissima, gli occhi erano come quelli di Grisam, azzurri e un po’ verdi, i capelli come Vì. Era una gran dormigliona, e come Vì,  era una ribelle. Voleva crescere in fretta, la piccola, era una tosta.
Per Babù, invece, la sorpresa era stata quella di avere un bel maschietto.  Laurens, era il suo nome. Aveva gli occhi come Vaniglia e i capelli come Jim. Era nato il 21 Febbraio.
Erano due bambini bellissimi.
La lettera arrivò il 17 Febbraio, ero seduta tranquillamente su una margherita a pensare a tutti i bambini che avevo accudito, mi ero sempre trovata bene, ma l’avventura che c’era in casa Periwinkle, era un’altra storia, che già sapete.
Stavo ancora pensando che le mie amiche mi circondarono, e la nuova fata dal nome impronunciabile mi porse due lettere. Il mio cuore iniziò a palpitare già alla prima lettera. Conoscevo quella via.
“Via degli Orchi Bassi”, erano loro,eppure perché tutta quell’eccitazione? Ormai era un’abitudine per me ricevere le lettere dalle mie bambine. “Felì, non sono più tanto bambine se ci pensi!”. Ma in cuore mio lo sarebbero state sempre. Decisi di aprire la lettera. Era la calligrafia di Vaniglia.
 
“Cara Sefelicetusaraidircelovorrai,
scusa se ti avvertiamo con così poco anticipo, ma la sorpresa avrebbe avuto un maggior impatto in questo modo.
Sia io che Vì aspettiamo due bimbi.
Pervinca partorirà tra pochissimo, il 21 Dicembre, dice il nuovo dottore del villaggio.
Io invece molto prima. Tra pochi giorni. Il 21 Febbraio.
Abbiamo già richiesto la tua presenza come fata- baby sitter, se tu sei d’accordo.
Dopo tempo siamo riusciti a convincere il Gran Consiglio che la cosa migliore era avere una fata che badasse a tutte e due i nostri bimbi,il mio sarà un bel maschietto. Per Vì è ancora un mistero.
Ti porgo i miei saluti, carissima Felì, e aspetto la tua venuta qui a Fairy Oak con ansia! Stessa via, Orchi Bassi,se ricordi bene. La casa di famiglia è andata a me e a Jim, ci sono troppo legata e Vì mi ha concesso di restare. Lei e Grisam invece sono andati nella casa accanto, è una nuova costruzione,simicissima alla nostra. Solo che in giardino ci sono delle pervinche, non delle rose bianche. Idea di Grisam;comunque le case sono collegate dal giardino!
Un bacione anche da Pervinca, è qui accanto a me, spero che tu capisca perché sono io a scrivere, Vì ha ancora una calligrafia illeggibile!  
Un abbraccio anche da Jim e Grisam,
Pervinca Burdock e Vaniglia Burium”.
 
Io…avevo un nuovo incarico…dalle mie bambine. Le mie bambine…che stavano accogliendo dei piccoli esserini dentro di loro.
Stringiticuore! Che felicità! Iniziai a piangere di gioia e le mie antenne percepirono gli stati d’animo degli altri,erano tutti ansiosi,volevano sapere.
L’altra lettera era del Consiglio.
 
“Sefelicetusaraidircelovorrai,
ci è stata posta diversi mesi fa la tua presenza in casa Burdock e Burium, che attendono dei bebè. Abbiamo acconsentito. Dovrai quindi badare a due bambini. Le previsioni dicono una strega per la famiglia Burdock e un mago per la famiglia Burium.
Dovrai arrivare in casa Burium la sera del 20 Febbraio.
Una serena partenza,
Il Gran Consiglio.
 
 
E così iniziava una nuova avventura a Fairy Oak. Ero immobilizzata dalla felicità. Non riuscivo a non pensare che sarei dovuta partire tra poche ore per raggiungere le mie bambine! E i loro futuri bebè!  
Feci per andare, ma gli sguardi delle mie amiche fate si soffermavano, e mi fecero capire che le dovevo delle spiegazioni, e in fretta.
Raccontai tutto a quelle piccole fate, che sospiravano ogni tanto di felicità per me.
Corsi alla mia piccola casetta sotto un girasole, presi le mie poche cose e partii.
Dire che ero ansiosa era un eufemismo. Volevo vedere i loro pancioni,vedere com’erano cambiate. Erano delle 23enni,sposate, e tra poco mamme e zie.
Per Vaniglia era logico che il suo bambino sarebbe stato un Magico della Luce, ma per la piccola, una bambina!,di Vì? Buio o Luce? Avremmo avuto abbastanza tempo per ragionarci sopra.
Ora l’importante era andare da loro, a trovare Quercia e tutti gli altri.. Flox,Shirley,Tom, Acanti e tutta la banda! Dalia,Cicero, Marta e Vic, i futuri nonni di Fairy Oak! E poi, Duff  e  Tomelilla, la mia strega.
Ero strepitosamente pronta per quella nuova avventura.