La nuvola solitaria, che protegge la famiglia da un punto esterno, e la nebbia, che avvolge la famiglia e confonde i nemici.
Nube e foschia, non così diversi in fondo, legati assieme in questa sfrenata danza.
Si cercano e si allontanano, si graffiano ma poi si leccano le ferite.
Tra amore e odio, senza sbilanciarsi verso nessuna delle due parti ma camminando in perfetto equilibrio sulla staccionata.
Godendo del piacere dell'altro ma anche del suo dolore.
Sarebbe inutile negare l'attrazione, l'hanno capito entrambi.. sfogandola in modi diversi, si appagano.
Un letto disfatto, una finestra un po' aperta a lasciar passare i flebili raggi del sole, vestiti sparsi a terra, manette e macchie di sangue.
Non proprio una scena da film d'amore, è vero, ma per loro era così. Non c'erano sguardi teneri, parole dolci e carezze nel loro rapporto.. quelli li lasciavano a chi poteva. Per loro non era possibile ma non gli interessava.
Due corpi nudi, mani vogliose, gemiti e labbra calde; ecco loro cosa avevano.
Pelli morbide a contatto e la passione che ardeva negli occhi.
Il Guardiano dell'Anello della Nuvola spesso si ritrovava legato dalle sue stesse manette, costretto a sentire su di sé il peso del ragazzo che approfittava della situazione vantagiosa, ma altrettanto spesso si vendicava.. per così dire.
Mordeva il suo collo, con più forza che poteva, fino a lasciare segni profondi, facendo sgorgare a volte qualche goccia di sangue. Sperava, così, di trattenere almeno un po' le urla ma il Guardiano dell'Anello della Nebbia non si sarebbe fatto fermare da qualche morso, il suo corpo ricoperto di lividi lo dimostrava.
Aumentava il ritmo, spingeva con più forza.. sarebbe riuscito ad ottenere un "Mukuro-sama" a fior di labbra anche quella volta.
Avrebbero abbandonato la stanza poi, come ogni volta, e come ogni volta avrebbero ricominciato ad odiarsi e a tenersi lontani l'uno dall'altro e dalla famiglia.
Erano entrambi fin troppo bravi a fingere.