Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Yoney    07/04/2011    1 recensioni
Sangue e sangue, unicamente sangue.
Era l'unica cosa che l'assassina veneziana vedeva, ormai.
Ma delle persone, degli atti dolci e pieni di affetto nella villa del conte Phantomhive le fanno capire di non voler spendere così la sua vità e gettare quell'oggetto tagliente con sopra quella piccola lacrima verde è l'inizio.
Attenzione: Ambientato dopo il III oav di Kuroshitsuji I!
"C'è stato un tempo in cui avevo persone che mi volevano bene, che mi dimostravano affetto, che festeggiavano il mio compleanno, che mi dicevano che ero carina, che mi sorridevano, che mi chiedevano scusa, che mi imboccavano, che ridevano con me..
C'è stato un tempo del genere, ma parecchi anni fa.
Ora sono tutti morti, uccisi da uno sbaglio di un idiota mafioso.
E' morto pure lui, l'ho ucciso io..
..Il giorno in cui divenni un'assassina."
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Lacrima di Giada ~

 

Londra, 21 ottobre, mattino.

Sono sulla barca che sta per salpare, ovviamente da sola.
Tutti sono affacciati al parapetto per salutare i proprio cari; ma io no, non ho cari.
C'è stato un tempo in cui avevo persone che mi volevano bene, che mi dimostravano affetto, che festeggiavano il mio compleanno, che mi dicevano che ero carina, che mi sorridevano, che mi chiedevano scusa, che mi imboccavano, che ridevano con me..
C'è stato un tempo del genere, ma parecchi anni fa.
Ora sono tutti morti, uccisi da uno sbaglio di un idiota mafioso.
E' morto pure lui, l'ho ucciso io..
..Il giorno in cui divenni un'assassina.

Cominciai ad uccidere per odio, odiavo tutte quelle persone senza cuore che facevano come pareva loro, che torturavano la gente, che credevano di poter fare tutto solo perché erano importanti e ricchi. Erano vuoti e mi davano i nervi.
Sfruttai il mio bell'aspetto per entrare nelle case di tutti loro e ucciderli.
Piano piano divenni sempre più conosciuta nella mia città.
Lì, a Venezia, mi chiamano Giada. Per via di quella piccola pietra incastonata nel pugnale con cui uccido.
Ma quel pugnale non c'è più ed io non sono più Giada. Oramai non sono più niente.

Qualche settimana fa i Ferro mi mandarono alla residenza Phantomhive.
Dovevo uccidere quel ragazzino arrogante e senza cuore che aveva ucciso Azzurro Vanel senza pietà, bruciandogli la casa. Come avevano fatto ai miei familiari.
Dovevo ucciderlo, mi avevano ingaggiata per questo ma era diventata anche una cosa personale.
Fare amicizia con la sua fidanzata, Lady Elizabeth, fu scandalosamente facile.
Era una marmocchietta esuberante con il sorriso perennemente stampato sulle labbra e fissata con le cose "carine". Bastò raccontarle qualche storia della mia città, subito mi prese in simpatia e in quattro e quattr'otto mi portò alla residenza dei Phantomhive.
-Lady, Ciel ha detto che sarebbe contento di incontrarla! Dobbiamo assolutamente andarci il prima possibile, devo farglielo conoscere! E poi potremmo organizzare un party, sarebbe così carino!-
Mi disse "Lizzy", e accettai senza battere ciglio, non aspettavo altro.

Ma quando arrivai lì tutto quello che credevo fosse il conte Phantomhive risultò errato.
Non era uno spietato assassino, né tantomeno una persona senza cuore. Era un semplice ragazzino di dodici anni, forse un po' più intelligente e maturo della media, ma gentile ed educato.
E poi aveva sofferto tanto per la famiglia, come me.
Ma, a differenza mia, lui aveva dodici anni, avrei dovuto davvero ucciderlo?
Si, dovevo farlo, era il mio lavoro.

Ma si verificò qualcosa che davvero non avevo previsto.
Il suo maggiordomo.
Quando gli chiesi se anche lui fosse come me lo negò, dicendo che era solo un diavolo di maggiordomo.
Ma dopo aver sentito uomini con strane armi parlare di anime che sarebbero morte ed aver visto maggiordomi saltare come se avessero le ali non sapevo bene fino a che punto stesse scherzando con quel suo "diavolo".
Ma non era un problema mio, dovevo solo uccidere Ciel Phantomhive.
Non ci riuscii.
Perché? Non lo so.
Non potevo uccidere un dodicenne che aveva fatto tutto quello per me.
Non potevo uccidere una persona che aveva vissuto le mie stesse esperienze.
Non potevo ucciderlo durante la festa di compleanno che mi aveva organizzato, durante le risate di tutte quelle persone, quei balli, quei "Sei così carina", quelle dimostrazioni d'affetto.. Non potevo farlo e non lo feci.
Quel giorno incontrai molte persone e capii che forse non era davvero questo quello che volevo fare.
Uccidere, uccidere e uccidere. Forse non c'era solo quello.
E così lo gettai via.
Il mio pugnale, il compagno di molte avventure non mi serviva più.
Lo lanciai dal finestrino, con quella piccola pietra di giada verde che brillava come la mia unica, calda lacrima.


~~~~~


La nave è partita, sto tornando in Italia.
Ho alcune cose da sbrigare prima di fuggire e trasferirmi per sempre qui in Inghilterra.
Lì non posso più restare, se i Ferro venissero a sapere del mio tradimento mi ucciderebbero ed io non voglio. Non ora che ho capito come vivere.
Ho ancora molte cose da fare.. Devo confidare al conte ciò che stavo per fargli, devo scusarmi con Elizabeth, devo imparare ad essere davvero una lady, devo conoscere meglio un principe che mi ha proposto di sposarlo, devo restituire un abito e devo scoprire qualcosa di più su quel maggiordomo. Così, solo per interesse.

Ma forse non potrò fare nessuna di queste cose, forse morirò prima.
In questo caso alla persona che troverà questa lettera devo chiedere un favore.
La prego di consegnarla alla residenza del conte Ciel Phantomhive, a Londra. Vorrei che tutte le persone che erano a quel party, quella sera, sappiano qualcosa in più di me, perché, anche se solo per una giornata, mi hanno fatto ricordare cosa significa provare tenerezza ed avere delle persone che ti vogliono bene.
per questo io sarò loro sempre grata.
Grazie davvero.
Con affetto..

 

~ Giada.

 

__________________________________

 

Eccomi, eccomi! ^^
E' la terza volta che riscrivo questo angolo. Tutta colpa del piccì! -.-
Comunque.. *Tanti auguri a me, tanti auguri a me!*
Oggi è esattamente un anno che sono su Efp, che emozione! *ç*

Ma, suvvìa, parliamo della ff.
Decisi di scrivere questa storia da quando finii il III oav di Kuroshitsuji I. Il personaggio dell'assassina mi attirava parecchio, così le diedi un nome, un volto (Che, lo ammetto, somiglia parecchio a quello di una mia amica che si chiama come lei.. ^^), un carattere ed una storia.
Non so quanto possano essere reali le cose che ho scritto, comunque mi sono divertita abbastanza.. (Ci ho impiegato più tempo a scrivere l'angolo autrice che la storia. -.-)

Oh, oh, una parentesi sulle note..
Io il personaggio "Sorpresa" l'ho inteso come "Personaggio che appare mezza volta e sul quale nessuno farà mai ff", quindi l'ho cliccato, se ho sbagliato scusatemi.. Dovrebbero mettere l'opzione "Altro personaggio"! u.ù

Mmm, non ricordo, prima avevo scritto altro.. Uff.
Vabbè, se mi verrà in mente lo aggiungerò.
Grazie per l'attenzione, aspetto recensioni sia negative che positive, eh. x)
Grazie ancora, con affetto..

 

~ Elle(na)

   
 
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