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Autore: kannuki    08/04/2011    4 recensioni
"Se non riesci ad avere una storia d'amore, consolati con quelle scritte dagli altri." Caroline ha capito che l'unico modo per introdurre in pò di romanticismo nella sua vita, è ficcare la testa in un libro. Quando inciampa sul vampiro più allegro, sexy e dannatamente romantico della terra, Caroline ricorda le tre regole fondamentali: se conosce il tuo nome, è gentile, educato e sorride un pò troppo, è bene prendere le giuste distanze, armarsi di paletti e acqua santa e pregare che non voglia nulla da te. Ma forse stavolta si sbaglia... e in più c'è la questione degli anelli...
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Nuovo personaggio
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Pardon Me, But Your Teeth Are in My Neck'
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Longwood, 5 maggio 1821

'Sei un bravo ragazzo, voglio farti un regalo...'

'La ringrazio, signore, ma...'

'Zitto zitto. Prendilo. Ti porterà fortuna...ha una bella storia dietro...'

'Ma è d'oro massiccio, non posso...'

'Ascolta, invece di interrompere. Ce l'hai l'innamorata?'

'No...'

'Chi ne indossa uno, è destinato ad incontrare l'altro. Ci sono sempre due coppie d'anelli, un maschio e una femmina. La mia Joséphine aveva la femmina... ma non la vedo più da così tanto tempo...'

'Mi dispiace , signore.'

'Prendilo. Ti porterà l'amore...'

Firenze, 5 maggio 2010

La mano formicola da morire. Dragan sfila l'anello d'oro massiccio e lo posa sul tavolino. Vibra producendo un tintinnio metallico. Il vampiro lo osserva incuriosito e quando si ferma, solleva la testa strofinando il mento. Gli anelli magici non si animano di vita propria. Lo fanno nelle vicinanze dei loro simili. Mh. Sta arrivando qualcuno che ha il suo gemello. La storiella che gli ha raccontato quel vecchio francese era carina da ascoltare ma Dragan non ci ha mai creduto molto. L'amore. Bah. Ad un anno esatto dal suo 'divorzio', quel coso si è messo a vibrare. Davvero una cosmica presa per il culo!

Mystic Falls, 5 maggio 2011

Beh, ti sei addormentato?”

Quanto gli sta sui coglioni quel vampiro. “Perchè, è il tuo turno?”

Damon fa una smorfia, osserva il mazzo di fiori che Luka ha deposto in mezzo al prato, nel punto presunto della tomba di Caroline e guarda il proprio con sospetto. E' più grosso.

Luka si solleva sulle ginocchia con la fronte aggrottata. L'erba è ricresciuta e non vede ombra di tosaerba da un anno. Ha comprato la casa per evitare di perderla del tutto. La cosa non l'ha consolato, ha solo fermato il dolore per un po'. Ci sono sempre fiori freschi quando va a trovarla. “Grazie...” mormora rivolto al vampiro che ancora osserva il prato con malcelato dispiacere.

Lo faccio per lei, non per te” borbotta posando delicatamente i fiori a terra. “I suoi amici vengono qui, di tanto in tanto...” Damon alza gli occhi per un breve istante “i cacciatori. Quel tipo tatuato e il prete.”

Proprio in quel momento, un camioncino si ferma poco distante, appena all'imbocco del vialetto. I due vampiri scambiano un'occhiata interrogativa e si voltano con espressione truce.

Toh, c'è il pienone, stasera!” Lorenzo alza gli occhi al cielo, sbuffando e irrigidendo la mascella quando si alzano entrambi in sincronia perfetta. “Sera, signori.” Ha una pala sulla spalla massiccia e muscolosa. Non reca fiori con se. Ha l'aria arrabbiata. Dietro di lui, Orlando cammina compostamente, le mani in tasca. Sembra piuttosto nervoso.

Lorenzo gira il sigaro in bocca, lo accende e sposta Damon con un colpetto. “Ti dispiace, secco?” domanda diretto a Luka che lo guarda furibondo. “Mi ringrazierai, fidati.”

Non t'azzardare ad infastidire Caroline, sacco di sangue!” Damon afferra Lorenzo per la camicia e digrigna i denti. Rimedia uno sbuffo fumoso negli occhi e il vampiro lo omaggia con un'imprecazione.

Luka sposta lo sguardo cupo sul prete e ferma la pala che ferisce la terra con un piede. “Siete sulla mia proprietà, posso farvi arrestare entrambi.”

Lorenzo lascia andare l'attrezzo con un brontolio “la tua ragazza non è morta.”

E' bruciata al sole.”

Pensala come ti pare.”

Luka si volta verso Orlando e lo guarda intensamente mettendogli una paura tremenda addosso. “Poco dopo la vostra sparizione, è arrivata una donna, una di voi... ha minacciato di morte me e la mia famiglia se avessi rivelato che Caroline era ancora viva.”

Damon sposta lo sguardo dall'uomo al vampiro. “Dove è finito l'anello?”

L'abbiamo seppellito con lei. Ci sembrava la cosa più giusta da fare.”

Luka ha un vago sentore di chi sia la donna in questione ma non vuole fare nomi. Non può essere stata Phoebe, lei sapeva quanto amava Carol. “Se è rimasta sottoterra un anno, avrà bisogno di molto sangue per riprendersi...”

Digli il resto!”

E' un filino incazzato anche il cacciatore di nome Lorenzo.

Forbes è viva e cammina alla luce del sole” sussurra Orlando a mo di scusa. “La donna ha preso l'anello e l'ha portata via con se. Ho mantenuto il segreto per un anno, ma la coscienza non mi fa dormire.”

Dovevi farti uscire il fiato prima!”

Tu non hai famiglia!” sbotta in direzione di Lorenzo. “Ho avuto paura!”

Bravo stronzo” borbotta riprendendo la pala. “Solo per esserne certi, che dite?”

La fossa è vuota. I due vampiri guardano il buco che si spalanca sotto i loro piedi. L'odore della terra mista alla rugiada e all'erba divelta entra nelle narici. Si guardando nello stesso momento, mentre Lorenzo si asciuga la fronte con la manica della camicia “grazie dell'aiuto...” sibila ironico ai tre astanti che non hanno mosso un dito. “Ora che siamo tutti convinti che Forbes sia viva, dove possiamo ripescarla?”

Firenze, 5 maggio 2011

FORBES!!!”

Ahia, se n'è accorta. Caroline azzarda un 'si?' mettendo di poco la testa fuori della porta della stanza da letto.

Il mio Plume Dazzle 103! Come può essere già finito se l'ho comprato appena una settimana fa?!”

Phoebe è raffinata anche quando è incazzata come un furetto. Caroline batte le ciglia velocemente. Afferra il gloss vuoto che Phoebe le sventola davanti agli occhi e assume un'aria innocente. “Non so come...”

Patti chiari amicizia lunga, amica” sussurra minacciosa “esauriscilo di nuovo e scoprirai cosa vuol dire restare senza biancheria pulita per un mese!”

Faccio da me il mio bucato...” sussurra imbronciata.

E dimentichi sistematicamente di appenderlo ad asciugare. Sei avvisata!”

Scusa” mormora alzando gli occhi al cielo come gira le spalle.

Ti vedo!”

Ma non ho fatto niente!!”

Phoebe le rivolge un'occhiata azzurra minacciosa. Caroline scrolla i capelli e si infila di nuovo in camera sua. Liz non era così attaccata a quelle cose, pensa gettandosi sul letto a pancia in giù. Batte due tasti sul portatile e dondola le gambe nude. Indossa calzini rossi ai piedi, un paio di pantaloncini bianchi e un top rosso fuoco. Ha i capelli neri e con gli occhi verdi sembra 'una gattina lussuriosa', citando il suo ultimo non - ragazzo. Imbecille. Phoebe si è quasi sentita male quando ha coperto il suo biondo naturale.

Quale donna sana di mente lo farebbe?!”

Quella che vuole cambiare vita” aveva risposto un po' mesta. Poi si era guardata allo specchio e si era piaciuta. Ma non li aveva tagliati, no. A lei piacevano lunghi e arricciolati. Vada al diavolo Katie Holmes e il suo 'bob'!

Carol sta cercando di capire come funziona la nuova app del suo cellulare mentre corregge la relazione che deve consegnare l'indomani. Phoebe l'ha segnata all'università, le organizza la vita per non farle sentire il peso dell'eternità. Caroline le è grata. Così grata che si collega alla pagina internet dell'azienda produttrice del gloss ordinandone qualche confezione. Phoebe l'ha 'adottata' ma le ci è voluto un bel po' per adattarsi al cambiamento. Riprendersi dallo shock di essere ancora viva e doverlo al sangue di Louis, era stata tosta da digerire.

Come è finita con quel tipo carino?”

Quale tipo carino? Caroline muove la bocca in una smorfia, la fisionomia piacevole del suo compagno di università le balza in mente e dopo un attimo scrolla le spalle. “Mah...”

Mah cosa? Ti piaceva.”

Mi piaceva finché non ha cominciato a parlare.”

Nessuno è all'altezza del sarcasmo di Damon, della tenerezza di Louis o dell'intelligenza sagace di Luka. Chiunque destinato al confronto con le tre figure, perde miseramente dopo pochi minuti. Caroline sospira, mette il telefono in carica e afferra l'accappatoio, liberandosi dei vestiti. Guarda l'Iphone, colorato, tentatore, malandrino. E' il suo consulente, no? Può aver bisogno del consulente? Non le funziona la app e lui è un drago con quelle robe da nerd. “Spiacente, nessuno all'orizzonte.”

Se provasse a contattarlo, Phoebe le spezzerebbe le dita. Cosa ha combinato Luka per farla arrabbiare a quel modo?

Cara...”

Sì?!” sbotta nascondendo il telefono dietro la schiena.

Ha l'aria colpevole. “Tutto a posto?”

Certo!” esclama un po' troppo velocemente.

Sto uscendo...”

Ciao!”

Phoebe stringe un po' di occhi. “Non torno per cena.”

Perfetto!”

Andiamo bene. Non può obbligarla a non pensarlo. Quando scoprirà – se mai avverrà - che l'ha lasciata morire senza muovere un dito, ci penserà da sola a farsi passare la cotta. A lei toccherà ascoltarla mentre piagnucola e mangia biscotti al cioccolato intinti nel gelato alla vaniglia.

Il cellulare tweeta e Caroline sbianca. Ci mette un po' a leggere il messaggio. Mrgh. La compagna di studi che le chiede una dispensa. Lancia l'Iphone sul letto e si mette a sedere con aria sconsolata. Deve prendere una decisione, ha rimandato fin troppo.

Giovedì

E' geniale, semplicemente geniale. Caroline nasconde il libro nella rivista di moda che ha infilato nello zainetto e si guarda intorno. Sta divorando quel libro da giorni, è quasi arrivata alla fine e non può attendere di tornare a casa. Mangia il pranzo con gli occhi inchiodati alle righe. Conta il numero di paginette che mancano alla fine. Ha bisogno di un happy end ma sa che non ci sarà: ha già pronto il secondo tomo sul comodino. Se non riesci ad avere una storia d'amore, consolati con quelle scritte dagli altri.

Carol!”

Caroline trasale e chiude il libro di scatto.

Che cavolo fai qui?! Non avevi lezione di storia finanziaria?! Quel bastardo prende le firme, se salti una lezione, non puoi dare l'esame!”

Merda! Caroline scatta in piedi, infila il libro nello zainetto e corre dietro l'amica. Era talmente assorbita dalla storia che non si è resa conto del tempo che passava.

Ha chiuso la porta, come facciamo?!”

Niente panico. Abbiamo un infiltrato all'interno.” Caroline digita un sms che rimbalza in un Nokia vecchio modello. La ragazza è seduta nelle ultime file, si alza lentamente e si avvicina alla porta facendola scattare. Il professore sta spiegando e da le spalle all'aula. Caroline e l'amica scivolano negli ultimi posti disponibili e si siedono col batticuore.

Come facciamo per le firme?”

Gli diremo che siamo arrivate all'ultimo momento e non volevamo disturbare la lezione” farfuglia in fretta aprendo il quaderno. “Già lo odio questo esame” sussurra nel momento stesso in cui il professore si volta verso la classe.

Dragan stringe la mano più volte. Formicola da morire, l'anello sembra impazzito. Lo infila in tasca sentendo ancora la vibrazione lieve contro il tessuto dei jeans. Ad un certo punto si interrompe come se avesse esaurito la carica. Comincia ad avere paura di quella ferraglia.

Caroline ha la schiena gelata: c'è un vampiro in quell'aula... e qualcos'altro che prima non aveva notato. L'anello sta vibrando, è impercettibile ma lo sente. Gli è scaduta la garanzia? Bonnie è morta e la protezione è cessata?! Si sposta sulla sedia, a disagio, e si guarda attorno. Non capisce da dove proviene la sensazione. Amico, nemico? Osserva i compagni uno ad uno. La maggior parte sta dormendo per colpa di un pranzo particolarmente abbondante, altri sono annoiati e solo quelli in prima fila sono davvero attenti alla lezione. Non c'è nulla di strano. Tranne che per il fatto che il riverbero le drizza i capelli sotto la nuca e non la fa quasi respirare. Mare, onde, nausea. Grida di pescatori, canti marinai. Non ha più bisogno di mordere un vampiro da quando Phoebe l'ha nutrita col suo sangue. Riesce a vedere la loro vita senza sgradevoli contatti fisici. Non ha incontrato molti vampiri da quando è arrivata in quel paese, è troppo soleggiato per i gusti della maggior parte di essi. Phoebe le ha spiegato che si trovano per lo più in Inghilterra e nei paesi dell'Est, dove il sole è poco appariscente o malato di nuvole cariche di pioggia. Caroline si aggrappa al tavolo sudando, lo sguardo fisso sulla spalla del compagno di fronte a lei. Dovrebbe usare uno shampoo antiforfora o evitare di indossare colori scuri. Batte le palpebre chiudendo un'altra volta gli occhi e cercando di concentrarsi sul vampiro ma sebbene l'aula sia silenziosa e oda solo la voce del professore...

Mangiato troppo all'ora di pranzo?”

L'anello ha smesso di ronzare. Caroline apre gli occhi e alza lo sguardo verso l'alto. E' troppo figo per essere un professore. L'uomo sorride e mette in mostra denti bianchissimi. Ha lo sguardo celestiale, i capelli neri un pò lunghi, non così tanto da poter essere legati in un codino, ma abbastanza da regalare un'aria rilassata e attraente. Bracciali di pelle ai polsi, un anello al pollice destro e maglietta stropicciata su jeans stracciati a regola d'arte. Caroline oltrepassa le ciglia nere, si infila in fondo ai suoi occhi e sente il sangue salire alle guance e alle labbra. Il respiro si blocca sotto il diaframma e i muscoli del corpo tremano facendola saltare in piedi. Sembra che studiare sia IL passatempo vampiresco. “Ho sbagliato aula” mormora radunando i quaderni mentre le sue amiche la guardano sbalordita.

Sei Caroline Forbes, giusto?”

Non è una buona cosa che un vampiro sappia il tuo nome. L'uomo dispiega un foglio di fronte a se. Prima non l'aveva notato. “Annalisa Quattrocchi, Marina Tedeschi e Caroline Forbes. Tutte e tre in ritardo.” mormora soppesando Caroline che è rimasta in piedi e le sue amiche che sono sprofondate nelle vergogna. Il vampiro sorride. Non è buon segno quando un vampiro sorride. “Per favore, firmate il foglio delle presenze e cercate di arrivare prima, la prossima volta.” Gira lo sguardo su Caroline e batte le palpebre privandola per un istante dell'azzurro sconfinato dei suoi occhi. Quando partorisce la frase, si rende conto di aver letto troppi libri d'amore e si siede con lo sguardo fisso nel vuoto. Phoebe sa che quell'uomo è un vampiro? Deve avvertila?

Il martedì è giorno di ricevimento. Se hai problema con la lingua...”

Non ho problemi con la lingua” mormora scollando le labbra “ho lavorato in Italia per molti anni...”

Che lavoro facevi?”

Il cacciatore di vampiri. “La cameriera.”

L'uomo la fissa, di nuovo. Caroline ha l'impressione che sappia che è una bugia. Le porge il foglio, manca solo la sua firma. Le tremano le mani quando afferra la penna. Sta firmando con l'inchiostro fucsia. Dove è finita la sua BIC nera?

Non importa” mormora osservando lo svolazzo tremante che risalta come un bacio in fondo ad una lettera d'amore. Dio, ma come le è uscita questa?!

Ricordatevi che il vostro prof di storia finanziaria è un vero bastardo e prende le domande dalle didascalie in fondo al capitolo!” grida tornando verso la cattedra.

Caroline lo guarda allontanarsi cercando un particolare... eccolo lì. Un bello strappo orizzontale sotto la natica destra.

Che ti è successo?!”

E' troppo figo per essere un vampiro. Troppo sorridente e gentile. Solo gli Anziani possono permettersi di essere così accondiscendenti verso gli altri vampiri. Non hanno nulla da temere.

Mi viene da vomitare” sussurra alle amiche col cuore che batte nelle vene dei polsi e nel collo. Il vampiro la guarda proprio in quel momento. Ha sentito il richiamo del sangue?

***

Cinquanta minuti dopo, l'aula è vuota. Caroline non è riuscita a schiodargli gli occhi di dosso e le gambe si rifiutano di rimetterla in piedi. Continua a fissarlo a tratti e quando si accorge di essere studiata a sua volta, batte le palpebre in fretta interrompendo il contatto visivo. Ma una volta non era difficile incontrare un anziano?! Sta litigando con lo zaino mentre cerca di far entrare tutto il materiale e il libro. Mancano dieci pagine alla fine. Dovrà rassegnarsi a portarlo in mano.

Credevo fossi morta.”

La fase la raggela sul posto. È sicura di essere impallidita e quando il vampiro si avvicina Caroline deve fare uno sforzo enorme per non gettargli addosso dell'acqua santa. Se ne avesse lo farebbe. No, se le gambe non la tradissero, scapperebbe all'istante. Da quando è tornata in vita - un anno fa - e beh, dopo i sogni, non tollera più la presenza di alcun vampiro. Phoebe è un'eccezione. Le vuole bene. “Ero...” sussurra sulle spine.

Non ti ricordi per niente di me, eh?”

Caroline nota solo in quel momento la giacca di pelle marrone e la borsa del tipo che portano gli studenti come lei. Non è la classica valigetta da professore.

Ero quello nel panico, sull'altare” mormora osservando la sua espressione cambiare.

Merda! Il vampiro a cui avevano rovinato il matrimonio nel castello della Loira! Come si chiamava?

Studi in questa facoltà?”

Caroline annuisce senza aprire bocca.

Ti ricordavo più loquace” mormora osservando la sua espressione terrorizzata. “Tranquilla, sono contrario al morso a scopo ludico.”

Devo inchinarmi o... qualcosa del genere?” bisbiglia stringendo il libro contro lo stomaco.

No, no. Minimo lo scambiano per un pompino in cambio di un bel voto” borbotta e Caroline arrossisce e si schiarisce la voce. Non l'ha detto davvero. Posa lo sguardo sulle sue mani. Ha un anello al medio sinistro. È piuttosto bello e antico.

Il vampiro segue la traiettoria del suo sguardo e fa lo stesso con lei. Una strana espressione si dipinge sul volto. “Posso vederlo?

Caroline lo fissa agitata. Il suo anello protettivo. Osserva il sole dietro le finestre. Titubante, lo sfila e lo lascia cadere sul palmo della mano. L'uomo lo rigira con una buffa espressione.

Caroline nota solo in quel momento che sono simili. Il taglio dei suoi petali è tondeggiante mentre l'altro è squadrato. Sporge un po' la testa per osservare altri particolari in comune. Lo sguardo celeste si infila nel suo e Caroline si tira indietro di scatto.

Credo siano stati forgiati della stessa mano. Puoi lasciarmelo? Vorrei risalire all'artigiano che li ha creati.”

Non posso” mormora a bassa voce “quell'anello...”

E' un anello incantato.” Le prende la mano infilandolo all'anulare destro della ragazza. “Andrò a memoria.”

Caroline sente il cuore bloccarsi. Per il gesto, lo sguardo limpido e le mani calde. Se l'avesse spogliata non avrebbe ottenuto quell'effetto arrapante. “Come va... la vita matrimoniale?”

Sai come succede, gli dai il tuo cuore e loro lo calpestano miseramente” sospira con un sorriso comico. Infila la borsa a tracolla e le fa cenno di precederlo all'uscita. “Vieni a cena una sera di queste e porta Lutoin.”

Chi è?”

Quel coglione maniaco del lavoro che hai preso a ceffoni al mio matrimonio” risponde allegro “è stato davvero divertente. Inaspettato, soprattutto!”

Lutoin. E' questo il vero nome di Luka? Un po' impronunciabile. “Non posso...”

C'è un limite a tutto, quel ragazzo lavora troppo.”

No... è che noi... non stiamo più insieme” farfuglia perdendo la presa sul libro. “Non siamo mai stati insieme...”

Il vampiro si ferma in mezzo al corridoio e la analizza. Non crede alle sue parole? “Perchè stupisce di più che sia single... piuttosto che viva?” domanda timidamente come se fosse troppo sfacciata nel chiederlo.

Conosco il mio pollo” annuncia infilando le mani in tasca. “Che stai leggendo?” Il vampiro le sottrae il volume senza che possa impedirlo. Per forza, ha una paura folle che la tocchi.

Mh... di cosa parla?” domanda osservando la copertina e leggendo all'interno il sunto in breve.

Caroline arrossisce e riporta il libro con lo stomaco dopo averglielo sfilato dalle mani. “E' una storia... d'amore, morte e disperazione” borbotta impacciata. Sta regredendo ai dodici anni.

Non ne hai avuto abbastanza dei drammi, nella tua vita?” domanda di punto in bianco lasciandola senza parole. “Si baciano, alla fine?”

Perché ha tanto l'impressione che la stia prendendo in giro? “Sì...”

A chi non piacciono gli happy end...” sussurra sorridendo. “Vieni a cena da me, una sera di queste?”

Caroline lo fissa ancora senza parole. Gli occhi azzurri sorridenti le ricordano Damon, ma non hanno quella malizia che li accendeva ad ogni battuta. Emana una specie di aura protettiva che la scioglie dentro e la fa sentire al sicuro. L'ultima volta che si era sentita così...

Ti hanno detto che Louis è morto? E' una cosa assurda, non capita mai.”

Ora sviene. O vomita. Caroline annuisce e distoglie lo sguardo. Sa che è morto, ma non sa come. Phoebe non le ha rivelato nulla.

Senti, Caro...” sussurra guardandosi attorno “non è il luogo per una rimpatriata amichevole... e non posso farmi vedere con te essendo il tuo docente del semestre...”

Per fortuna!, pensa sentendo il sollievo scivolare lungo la schiena.

Però pensa a quella cena” mormora porgendole un fogliettino di sottobanco.

Caroline lo prende in fretta. Quando il vampiro si allontana, sempre con un sorriso disarmante e la gentilezza che intride ogni gesto, infila la mano in tasca ed estrae l'indirizzo. Sta per stracciarlo in quattro parti quando un movimento attira il suo sguardo. La borsa le scivola lungo il braccio e Caroline abbassa le spalle. Ma che... oh mio dio...

Il vampiro è fermo sotto il sole. Si è tolto gli occhiali scuri e ha tirato indietro la testa inclinando il collo. Anche a quella distanza, può udirlo sospirare di piacere, immerso nella luce.

Dragan sogghigna un po' prima di scoppiare a ridere. L'anello gemello che doveva portargli il grande amore è arrivato... indosso a una ragazzina romantica che crede ancora alle favole della buonanotte!

  
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