Smettila Kate, smettila! Basta pensare a Richard Castle!

Era quasi un'ora che mi rigiravo nel letto, cercando invano di addormentarmi.

Non mi ero ancora abituata del tutto al nuovo materasso, al nuovo appartamento...

Allungai una mano verso l'altro lato ma lo trovai freddo e vuoto.

Già...

Un'ombra di disappunto si formò sul mio viso per sparire velocemente come era arrivata. Josh era dovuto ritornare al lavoro. Grave tamponamento aveva detto prima di prendere i suoi arnesi e sparire. Di nuovo.

Sbuffai e mi girai per l'ennesima volta tirandomi su le coperte fino alla testa. Rimasi così per un paio di secondi prima di buttarle di nuovo all'indietro. Il calore dell'estate si avvicinava sempre di più, si poteva sentire l'aria che durante il giorno si faceva sempre più umida rendendola quasi irrespirabile. Fissai la ventola sopra di me ruotare pigramente. Josh aveva promesso di sistemarla non appena avesse avuto un po' di tempo libero. L'avrebbe mai fatto? Conoscendo Josh e il suo lavoro avrei fatto meglio a chiamare un tecnico...

Josh, Josh, Josh...

Chiusi gli occhi e lasciai vagare la mente. Come sempre negli ultimi tempi i miei pensieri andarono incontro a Castle. Non bastava avercelo tra i piedi per tutta la giornata, ora anche il mio inconscio si protendeva verso di lui.

Quando lo incontrai la prima volta sentii una strana sensazione: come se fossi stata attirata da una calamita in un vortice burrascoso di emozioni. Quel mezzo pagliaccio travestito da uomo glamour mi innervosiva quanto mi faceva ridere. Eppure mi era sempre rimasto accanto, nei momenti belli e brutti, non se n'era andato come tanti altri...

Persino in quel momento lo sentivo più vicino di Josh.

Entrambi caduti dal cielo come angeli, bellissimi angeli senza ali che stavano combattendo per accaparrarsi un posto nel mio cuore.

Castle come un fulmine a ciel sereno aveva fatto irruzione nella mia vita quotidiana e ora con un futile pretesto mi aiutava a risolvere i casi che ogni giorno si accumulavano sulla mia scrivania. All'inizio pensavo fosse solo una palla al piede che mi sarei dovuta portare dietro finchè non avesse trovato l'ispirazione per il suo nuovo romanzo, ma durante quelle interminabili settimane avevamo imparato a conoscerci e infine mi resi conto che in fondo con lui stavo bene, mi faceva sentire bene. D'un tratto era ricomparsa la sua ex moglie, Gina, e quell'estate se n'era andato lasciandomi sola, di nuovo. Mi ero sentita ferita, frustrata... Poi era arrivato Josh. Sapevo che non era lui che cercavo, ma dentro di me ero così sicura che potesse funzionare... O perlomeno così speravo.

Ho cercato qualcuno che fosse l'opposto di lui, qualcuno per potermi fidare, qualcuno con la testa sulle spalle. Qualcuno che di certo non era Rick Castle.

Ma nella loro diversità sono così simili. Ogni cosa che fa Josh, dentro di me la paragono a Castle. Non ho il coraggio di esprimere ad alta voce i miei pensieri, non l'ho mai fatto, non sono mai stata così coraggiosa. Forse è il coraggio che mi serve, o forse è solamente lui...

Io starò qua ad aspettarlo per donargli questo piccolo cuore che ogni giorno palpita al solo pensiero di passare una giornata, una manciata di ore con lui. Nella mia freddezza mi sento timida, cerco di non incontrare mai i suoi occhi per paura di perdermici dentro quell'oceano.

Rido tra me e me per quelle battute, a volte pessime, ma anche in questo caso cerco di non farlo notare. Devo mostrare meno interesse nei suoi confronti, soprattutto perchè ora sto con Josh, ma non è semplice, non è AFFATTO semplice.

Sto lì a fissarlo mentre mi confessa che passerà l'estate con la sua ex moglie; quando allunga l'occhio per ammirare ragazze più giovani di lui; quando ci prova spudoratamente con qualche modella davanti ai miei occhi. E non sa che ogni volta che fa queste cose una piccola parte di me muore.

Quante volte ho desiderato essere io quella che guardava con quello sguardo sexy? Dieci? Cento? Troppe per riuscire a contarle.

Mi accontento solo di stargli accanto per quelle poche ora che passa al distretto, aspettando che un giorno miracolosamente mi dica quelle parole che ho sempre aspettato da quando l'ho arrestato la prima volta. So che in fondo non accadrà mai, ma, come si dice in questi casi, la speranza è l'ultima a morire.

Aspetterò nell'angolo buio, dietro le quinte, in attesa di fare l'ingresso nel suo cuore.

Ciao ragazzi! Sono tornata a rompervi le scatole con un'altra delle mie Fic, spero vi si piaciuta ;) Sotto con i commenti!

Con affetto, la vostra MrsLovett