Lost

Mi chiedo se uscirò mai di qui. Se mai smetterò di vagare come un'anima irrequieta che cerca pace in un mondo di oscurità, non ho le mie fattezze, non so più chi sono.
Forse sto diventando anche io immateriale, etereo. Perchè continuo a cercare un'appiglio in questo mondo monotematico, ancora non mi è chiaro, non ho un luogo dove andare, non un sorriso da donare, ma chi prendo in giro, non ho nemmeno la forza di sorridere. Perchè ho iniziato questo viaggio? Non so trovare una risposta alla domanda per me più ricorrente. Continuo a trascinarmi in questo mondo grigio. Grigio come l'anima che mi sto dipingendo.

-Dove vai?-

Mi volto sorpreso, ed una figura slanciata mi appare davanti, I capelli rossi risaltano il suo viso dove rispendono due occhi verdi, smeraldini che mi trafiggono. Non sono solo, non lo sono mai stato, forse... E d'improvviso mi mancano le parole, non rispondo, in attesa.
Lui sorride... Un sorriso di scherno, forse, non so, non ricordo più cosa significhi provare compassione, non so più cosa significhi sentire altro che il suono del mio cuore che batte, ammesso che batta ancora.  Lui si avvicina, un passo dopo l'altro, quegli occhi sempre fissi su di me, che non so mantenerne il peso. Respiro, e le parole che non sapevo di saper ancora pronunciare escono da sole.

-Da nessuna parte-

Quel suono, il mio sono, rimbomba nel nulla, nello spazio minuscolo e infinito allo stesso tempo che ci separa. Mi abbassa il cappuccio della divisa gemella e sembra capire quanto io possa sentirmi perduto. Sembra comprendere tutto, tutto quello che mi trascino dietro. E di colpo ricordo il perchè di quel viaggio. Devo salvare un amico. "Perdere se stessi a volte può essere utile, per ritrovare gli altri" Il primo pensiero concreto, dopo non so quanto tempo. 
Si lascia sfuggire una risata, mentre sento dentro di me il calore aumentare, il mio corpo tornare all'origine e le forze abbandonarmi. Non sento altro che pace mentre crollo a terra, svenuto. Solo delle ultime parole lontane, ovattate.