Ti voglio bene, mamma.
- Cos’ è questo posto? -
- I miei genitori… i tuoi nonni… la misero qui quando diventò chiaro che la polizia non avrebbe mai trovato il mio corpo. Vengono qui ogni settimana a portare dei fiori… anche se qui non c’è seppellito nessuno.
Elena fissava Isobel senza ascoltare realmente ciò che diceva. Non riusciva a capire perché l’aveva rapita e portata in quel cimitero.
Ma, l’istante in cui la vampira l’aveva guardata con gli occhi tristi e si era contemporaneamente strappata la collana protettiva dal collo, le era sembrato l’istante più lungo di tutta la sua vita.
Le ci era voluto qualche secondo in più, prima di capire quello che aveva fatto la donna e allo stesso tempo vederla bruciare tra le fiamme, dibattersi senza forza tra gli steli d’erba.
Pochi secondi e Isobel se n’era andata.
Per sempre.
Rimaneva solo un mucchio di cenere ai piedi della lapide che per anni aveva fatto credere di possedere anche il corpo di quella che in vita era stata una donna irrequieta e inappagata.
Anche ora che era morta davvero, quella tomba non avrebbe accolto nulla e sarebbe rimasta fredda e vuota per l’eternità.
Elena non aveva lacrime.
Raccolse come un automa la collana di lapislazzuli azzurra e la strinse tra le mani, guardando ancora quel nome inciso sulla lapide.
Non avevano avuto un vero rapporto, ma sentiva comunque di non averla mai capita fino in fondo.
Mentre si allontanava da quel posto, Elena non potè fare a meno di pensare a Miranda Gilbert, la sua vera madre, e sovrapporla alla figura di Isobel, sua madre.
Sulla soglia del cimitero, si voltò ancora una volta, sussurrando poche e flebili parole.
Ti voglio bene, mamma.
Ma ora, è finita.
Note:
Dopo aver visto la puntata 2x17, non ho potuto fare a meno di scrivere qualcosa su quello che mi è sembrato un vero colpo di scena: la morte di Isobel.
Spero vi possa piacere!:)
Baci,Giraffetta