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Autore: OurLadyOfSorrows    10/04/2011    4 recensioni
A volte, guardare un album di fotografie può letteralmente stravolgerti la vita.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mikey Way, Nuovo personaggio | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il numero 5 di Summet Road pareva fosse stato colpito da un uragano e nessun angolo della casa si era salvato. Il divano, così come il grande tappeto che domina l’ingresso o il tavolo di legno di ciliegio della sala pranzo erano sommersi da ricordi.
Approfittando della bella giornata di sole, la famiglia Way aveva deciso di darsi alle pulizie primaverili e, tra una spolverata e l’altra, aveva trovato numerosi scatoloni ormai dimenticati, chiusi in soffitta. Essi contenevano di tutto di più: da bizzarri oggetti comprati alle fiere a cui andavano ogni anno, a libri di cucina tramandati di generazioni in generazioni, a vecchi album di fotografie. Proprio quest’ultimi avevano catturato l’attenzione della signora Way.

“Ragazzi!” - urlò lei dal salotto - “Venite un attimo giù!”
“Arriviamo mamma!” risposero Gerard e Mikey, quasi all’unisono.
“Guardate cos’ho trovato” disse la donna, indicano il grande album polveroso appoggiato sulle sue ginocchia.
Lo aprì, lentamente, quasi timorosa di poterlo rovinare. In prima pagina erano apportati i dati relativi ai suoi due figli: nomi completi, date di nascita, altezza e peso al momento della nascita. Accanto ad essi vi erano i braccialettini di riconoscimento che avevano indossato nel periodo di permanenza all’interno dell’ospedale. Girò la pagina e lì trovò alcune foto che ritraevano Gerard e Mikey rispettivamente all’età di quattro e un anno.
“Oh Gerard, guarda com’eri bello! Sembravi un bambolotto! Amore della mamma” disse lei.
Mikey tossì, alquanto infastidito.
“Tu lo eri altrettanto, tesoro”.
Il figlio minore sorrise, compiaciuto.
“Ecco il primo giorno di scuola di Gerard.. E qui quello di Mikey.. Oh ragazzi guardate, la nostra gita a New York.. Ci siamo diverti così tanto.. Le vacanze in Florida.. Il Natale passato con i nonni. Il tempo vola!” disse con un tono di voce che tentava in tutti i modi di nascondere la nostalgia per i bei momenti passati.

I suoi figli erano ormai grandi e lei era consapevole del fatto che ben presto l’avrebbero lasciata, pronti ad uscire dal nido. Temeva quel momento, ma sapeva anche che era inevitabile. Ai suoi occhi di mamma erano ancora dei bambini indifesi, così piccoli e fragili.
Gerard, con i suoi vent’anni ed i sogni più grandi di lui, era un ragazzo paffuto con occhi grandi e sinceri, di una tonalità indefinita tra il verde e il nocciola: speciali, insomma. Costretto ad interpretare improvvisamente il ruolo di uomo di casa già all’età di quindici anni, a seguito della morte del padre, era abituato a prendersi cura della propria famiglia. Era cambiato molto rispetto ad un tempo e la signora Way, in cuor suo, sapeva che era dovuto a ciò che aveva passato. Da classico adolescente timido si era trasformato in un uomo sicuro di sé, esuberante e tanto, tanto buono. Sul viso da adulto era però rimasto un sorriso da bimbo, quasi a dimostrazione di un’infanzia incompleta, lasciata a metà, per dare spazio a mille nuove responsabilità.
Mikey invece preferiva restare nell’ombra. Era un ragazzo taciturno, che amava nascondersi in un suo mondo personale piuttosto che vivere a pieno ciò che la vita reale aveva da offrirgli. Nonostante fosse di tre anni più piccolo del fratello, era molto più alto rispetto a quest’ultimo. Lunghe gambe scheletriche reggevano tutti quei centimetri, una delle sue peculiarità fisiche, impossibile non notarle. Magrezza non faceva affatto rima con debolezza nel suo caso. Anzi. Era il più forte sotto il punto di vista psicologico: abile nel dosare e controllare i sentimenti, tranquillo e riflessivo. Ovunque c’era Mikey, regnava uno strano senso di calma.
I fratelli erano così diversi da sembrare complementari. L’uno era esattamente l’opposto dell’altro.

Mikey si alzò dal divano, con l’intenzione di riporre l’album di fotografie nello scaffale accanto alla finestra, quando si accorse che una fotografia era caduta sul pavimento. Si chinò per raccoglierla e restò qualche secondo fermo, intento a guardarla.

“Dai muoviti, voglio vedere anch’io!”
Ecco Gerard, il solito inguaribile curioso.
“Uffa! Allora tieni, così almeno stai zitto” gli rispose il fratello minore.

Gerard assunse un’espressione perplessa quando la vide. Ritraeva una giovane donna, dai lineamenti molto dolci. Avrà avuto al massimo ventidue/ventitre anni. Aveva lunghi capelli castano scuro che le incorniciavano il volto ed indossava un abito leggero a fiorellini, di quelli che si usano in primavera inoltrata. Era bella, molto bella.

“Mamma chi è questa ragazza? E come mai la sua foto è tra i ricordi di me e Mikey?” urlò Gerard alla madre, che nel frattempo era andata in cucina a prepararsi un tè.
Fece subito capolino sulla porta, con il viso  ed i muscoli facciali contratti. Aveva già capito a quale foto si riferisse il figlio.
“Gerard, Mikey. Sedetevi, dobbiamo parlare…”


Note dell'autrice: L'intera storia è naturalmente frutto della mia fantasia, non conosco personalmente i personaggi. Per quanto riguarda l'aggiornamento dei capitoli, studi permettendo dovrei pubblicare il seguito sabato prossimo!
  
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