Guardo il cielo,
guardo il cielo e sussurro il tuo nome.
Solo io devo sentirlo, solo io e il mio cuore.
Nell’immensità indefinibile del cielo ti ritrovo,
ti sogno, ti immagino, sorridente, che mi stringi a te
in un abbraccio senza fine.
Come il cielo.
Nelle notti, prima di addormentarmi,
prego il Signore di ascoltarmi,
di non disprezzare la mia sofferenza,
di darle un senso.
Prego Dio perché mi dia te,
mi doni ciò che di più bello al mondo ci può essere:
il tuo amore.
Un tesoro che mi è proibito,
perché tu non sai di me,
del mio amore infelice,
del mio dolore.
E così mi arrendo,
forse per sempre,
e accetto il peso della verità.
Fa male e soffro, ma so che sopravviverò.
Non sei il premo, né l’ultimo,
che mi ha spezzato il cuore.
Ma ogni volta sembra la prima
e nessuna ferita si rimargina mai del tutto.
Mi ritrovo a scrivere,
scrivere le mie impressioni,
ammettere i miei sentimenti,
possibile solo su un cielo di carta.
Anche se ho rinunciato,
ogni volta che guardo il cielo
mi ricordo del tuo nome
e lo sussurro,
nonostante provochi solo dolore.
Il vero amore non ha confini,
il vero amore è eterno e infinito,
il vero amore supera ogni ostacolo,
il vero amore sa uccidere, se non è ricambiato
e l’unico modo per non morire
è continuare a sognare
e guardare il cielo.
-so che la poesia non è il mio genere, ma questa è nata principalmente come sfogo e allo scopo di contenere emozioni…-.