Titolo:
Rancore
Titolo
del Capitolo:
Il
difetto fatale
Fandom:
Percy
Jackson
Personaggi:
Nico
D’Angelo (Citati Bianca D’Angelo
e Percy Jackson)
Genere:
Introspettivo
Rating:
Verde
Avvertimenti:
One-shot.
Spoiler
Conteggio
Parole:
442
Note: 1.
Pur troppo non è betata
2.
Il difetto fatale dei figli di Ade è il rancore, ma
anche il morboso attaccamento alla famiglia. Bianca è morta per
recuperare una
figurina mitomagica che mancava a suo fratello. Dunque visto che
effettivamente
l’unico legame che Nico aveva con il suo passato era Bianca, la
sua morte l’ha
devastato totalmente.
3.
La frase che dice Percy a Nico per tranquillizzarlo,
non credo sia propriamente questa, però il senso è quello.
4.
La penultima frase è sulla base di una frase che dice
Nico a suo padre, cioè che possiede un rancore tale da
distruggere l’olimpo.
5.
Io adoro Nico. Sapete che probabilmente è Italiano. In
pratica gesticola, ha un forte rapporto con la famiglia, il suo cognome
è
Italiano, nato nel periodo della seconda guerra mondiale, quando
l’Italia era
alleata con il nazismo e Hitler era figlio di Ade. Poi il suo nome
è il
diminutivo di Nicolò (Da: Nicola), che è italiano, che
prende nome da quello
greco Nikolaos (Vittoria del popolo).
6.
Forse ho esagerato il rapporto di Nico con la sorella.
Ma effettivamente lei era l’unico legame che aveva con il mondo e
se mia
sorella morisse, anch’io mi incazzerei che non un bel po’
di gente,
particolarmente con chi mi ha assicurato di proteggerla. Be però
insisto a dire
che l’ho reso più un amante che un fratello, ma ero in
buona fede, non so come
pensa un fratello minore, so come pensa una sorella minore però
e so che io e
mia sorella ci proteggeremmo a vicenda.
7. Be ho detto più volte che è colpa dell’Olimpo, perché in effetti è più facile prendersela con gli Olimpo che per la pura sfiga della vita. Bianca è morta perché per caso, per una cosa stupida. Poi alla fine il fantasma di Bianca riesce a convincere Nico a non provare più rancore ed inseguito stringe un forte rapporto con percy.
Rancore
Non
l’avrebbe più rivista. Non
avrebbe più rivisto il sorriso più dolce del mondo, non si sarebbe potuto più aggrappare a
quelle
mani sicure quando si sarebbe perso, quando sarebbe stato triste non si
sarebbe
più potuto stringere nel suo abbraccio. Lei non c’era
più. Era andata via, per
vivere la sua vita, per coglierla appieno ed adesso non ne aveva
più una. Era
tornata ad essere polvere alla polvere, come tutto il resto della sua
vita.
Lei
era l’unico contatto che aveva
avuto con la sua vita. Lei era la sua famiglia. Lei era tutto.
Eppure
lei non era disposta ad
essere la sua balia per tutta la vita, si era presa cura di lui, fino a
quanto
aveva potuto, ma poi aveva scelto di prendere il volo e le ali le erano
state
tarpate. Era colata appicco, come un uccellino che aveva preteso troppo
presto
di prendere il volo. Lui lo sapeva che doveva restare, così non
sarebbe morta e
lui avrebbe avuto ancora un collegamento con il mondo.
Ma
lei era dovuta andare via.
E
ora non c’era più.
E
non sarebbe mai più tornata.
“Non le succederà nulla … Mi
prenderò cura io di lei”
Queste
parole continuavano a
rimbombare nella sua testa. Così aveva detto Percy? Si, aveva
detto così. L’avrebbe
protetta, aveva detto che sarebbe andato tutto bene.
Invece
non era andato bene, lei era
morta.
Perché
Percy non l’aveva protetta.
L’aveva lasciata morire.
Era
colpa sua …
Era
interamente colpa di Percy.
E
di tutto lo stupido Olimpo, che
aveva lasciato che la migliore persona al mondo morisse.
Sarebbe
marcita sotto terra.
Era
colpa di Percy.
Aveva
analizzato quel racconto
tantissime volte, fino a saperlo a memoria, aveva risentito nella sua
teste
quelle vane promesse ed aveva compreso che non poteva essere
altrimenti. Lei
era morta perché Percy non l’aveva
protetta.
L’avrebbe
pagata Percy, con lo
stesso prezzo con cui l’aveva pagata lei.
Percy
sarebbe morto, l’avrebbe
ucciso lui stesso.
Avrebbe
vendicato la sua morte.
Il
suo rancore si sarebbe esaurito,
una volta che Percy avrebbe smesso di respirare.
Il
dolore sarebbe rimasto in eterno
…
Nessuno
gli avrebbe ridato sua
sorella.
Era
colpa loro: di Percy e del suo
stupido Olimpo.
L’avrebbero
pagata tutti.
Perché
era giusto. Perché avevano
ucciso sua sorella. Perché lui non l’aveva mai chiesto di
essere un semidio. Perché
lui avrebbe rinunciato a tutto se avesse potuto riabbracciare sua
sorella.
Perché
per lui era tutto.
E
per questo tutti l’avrebbero
pagata.
Il
suo rancore avrebbe distrutto l’olimpo.
Nico
lo sapeva.