Jonas Brothers, 'Her eyes as the Sky' di

Riuscivo a scorgere il bianco perlaceo del suo collo anche da qui. Sapevo che stava studiando, come ogni giorno. E a giudicare da come teneva i capelli legati in una coda di cavallo fin troppo disordinata, era matematica. Un ciuffo di capelli rossi le cadde libero sulla fronte. Prese a giocarci con la mano sinistra scrivendo con la destra velocemente sul foglio che aveva davanti. Un momento di contemplazione inarcando il sopracciglio e qualche secondo dopo esultava saltando qua e là per la sua stanza. Non riuscii a trattenermi da una piccola risata. Amavo osservarla ogni giorno, amavo immaginare cosa stesse pensando, e scrivere su di lei. Il mio cassetto ormai era fin troppo pieno di spartiti che portavano il suo nome come titolo. Dichiararmi? Ci avevo pensato, ma la paura che potesse dirmi di no era fin troppo grande e poi.. Un ragazzo moro e alto entrò nella sua stanza, portando in mano una tazza bianca fumante. Le diede un bacio sulle labbra poggiando la tazza sul tavolo. Le baciò il collo, mentre lei gli scompigliava i capelli. Distolsi subito lo sguardo e presi un foglio bianco dal cassetto. Cominciai a scriverci qualcosa sopra.

'Probabilmente non sei nemmeno a conoscenza della mia esistenza. Come potrei sperare che tu possa accorgerti di me, e soprattutto di quello che provo per te? È da quando quella volta sotto la pioggia i nostri sguardi si sono incrociati che non riesco più a smettere di pensare a te. E mi sembri così irraggiungibile, anche se vivi a qualche metro da me. Ma i tuoi occhi del colore del cielo mi hanno letteralmente catturato. Non ho niente da perdere adesso che tu sai quanto amore provi per te. E so che anche tu non sconvolgeresti mai il tuo equilibrio accettando delle stupide attenzioni da un perfetto sconosciuto. Credimi, quello che provo non è semplice interesse fisico.
Nick'

Stracciai il foglio gettandolo alle mie spalle: troppo. Alzai lo sguardo. Stavano discutendo. E da come gesticolava non doveva essere una semplice lite tra fidanzati. Lo buttò fuori sbattendo la porta dietro le sue spalle. Respirò profondamente, poi si affacciò alla finestra osservando il cielo lasciando che alcune lacrime le rigassero il viso.

{E gli occhi han preso il colore del cielo a furia di guardarlo}

Impotenza. Ecco cosa stavo provando in quel momento. Avrei voluto abbracciarla, baciarla, aiutarla e farle sentire che io c'ero.

'Nessuno è così importante da meritare le tue lacrime'.

Chiusi quel pezzo di carta in una busta con lo spartito di una di quelle canzoni per lei: Your Eyes - For Audrey. Scesi in giardino prendendo una rosa rossa da quelle che aveva piantato mia madre poco tempo prima. Poggiai la rosa e la busta per terra, suonai il campanello, e tornai velocemente in camera mia.
Non ebbi il coraggio di vedere la sua reazione.

Nicholas continuò ogni giorno a lasciarle una rosa con uno spartito sigillato in una busta per almeno due mesi. E la ragazza dai capelli rossi lentamente s'innamorò di quel ragazzo che la conosceva così bene semplicemente osservandola.

Era la prima rosa del terzo mese quella che stava lasciando fuori dalla porta in quel primo giorno d'estate. Audrey aprì la porta sperando di trovare quel ragazzo. I loro occhi si incrociarono per un lunghissimo istante. Nicholas sentì una fitta allo stomaco quando gli occhi color cielo si incastrarono impassibili in quelli color nocciola del ragazzo.
Lo baciò quando fu in grado di realizzare che quel ragazzo inchinato ai suoi piedi, era quel ragazzo. Le loro labbra erano fatte le une per le altre. Le loro anime erano fatte le une per le altre. Erano fatti l'uno per l'altro.

-Abbey

Salve gente, so che fa schifo.. ç_ç ma avevo voglia di scrivere..
Che ne dite di recensire, anche se fa schifo?
Conto su di voi!